INTESA SCENDE AL FIANCO DEL BISCIONE IN CASO DI OPA OSTILE DI VIVENDI - MEDIASET CHIAMA ANCHE UNICREDIT, MA MUSTIER E’ TROPPO IMPEGNATO CON L’AUMENTO DI UNICREDIT (EPPOI, OLTRE AD ESSERE AMICO DI BOLLORE’, INSIEME SONO I PRINCIPALI AZIONISTI DI MEDIOBANCA)
Paola Pica per il Corriere della Sera
L' ombra dell' Opa si allunga sulla sfida per Mediaset nonostante i molti ostacoli sulla strada di un (eventuale) affondo dei francesi. In finanza si sbaglia sempre a escludere qualcosa e infatti il mercato che ieri ha ripescato il titolo da un tonfo del 9% segnala in fondo come credibile, l' ipotesi che Vivendi vada avanti.
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Mentre Mediaset chiama in squadra Intesa Sanpaolo e Unicredit. Con le due banche gli approfondimenti inizieranno già nelle prossime ore: quella di oggi si annuncia una giornata importante per capire il passo di Vincent Bolloré. Il bretone dovrebbe mettere sul piatto un po' più di 3 miliardi per quell' 80% delle tv di Silvio Berlusconi che oggi non è nelle sue disponibilità. Cifra impegnativa anche per uno che ha in cassa 2,5 miliardi di euro e forse non sufficiente a coprire le Opa che a cascata dovrebbero essere lanciate sulle controllate Ei Tower e Mediaset Spagna. Un nodo è poi Telecom Italia.
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La società che vede Vivendi come primo socio ed è soggetta all' attività regolatoria di un Paese che definisce «inappropriata» l' avanzata transalpina nella tv privata. Per l' italianità del gruppo da oltre 4 mila dipendenti si spende pubblicamente Carlo Messina, capo di Intesa, banca che accompagna Mediaset da anni.
Ma anche Jean-Pierre Mustier non si tira indietro. Il francese impegnato nel rilancio di Unicredit ha appena confermato la rilevanza della posizione di primo azionista in Mediobanca, proprio a fianco dello stesso Bolloré. E dopo aver ceduto ai parigini di Amundi la controllata nel risparmio gestito Pioneer, tira dritto tra i sospetti di voler vendere agli ex colleghi di SocGen la seconda banca italiana.