gas energia 5

L’EUROPA ALLA CANNA DEL GAS! PERCHÉ LA CRISI DELL’ENERGIA DURERÀ ALMENO ALTRI 6 MESI – GLI AUMENTI RECORD DELLE TARIFFE (CHE CI SONO COSTATE 40 MILIARDI IN PIÙ IN SEI MESI) SI PROTRARRANNO FINO ALL'ESTATE. L’EUROPA E’ DIVISA, CON I PAESI DEL NORD CHE FRENANO IL PIANO DI BRUXELLES SUL CARO PREZZI. E RUSSIA E ARABIA SI AVVANTAGGIANO DEI RINCARI DI GAS E PETROLIO

PAOLO MASTROLILLI per la Repubblica

 

GAS ENERGIA

I costi di petrolio e gas sono saliti su scala globale, in larga parte perché l'offerta non è riuscita a tenere testa all'aumento della domanda, seguito alla rapida ripresa dopo la crisi del Covid.

 

A ciò ha contribuito il fatto che i paesi dell'Opec+, guidati da Arabia e Russia, non avevano interesse economico ad accrescere la produzione, perché dovevano svuotare le riserve accumulate durante la pandemia e recuperare i ricavi perduti, né interesse politico ad aiutare gli Usa, critici verso Riad e Mosca per motivi geopolitici. Così il gas naturale è salito ai suoi massimi storici di sempre, mentre ad ottobre la quotazione del greggio Wti è arrivata a 80 dollari al barile, livello più alto dal 2014. Tutto questo ha spinto verso l'alto i prezzi di benzina e riscaldamento, alla vigilia dell'inverno e delle feste di Thanksgiving e Natale, contribuendo al calo di popolarità del presidente Biden nei sondaggi.

 

mario draghi all'evento lavoro ed energia per una transizione sostenibile 6

Ora almeno tre elementi si stanno muovendo nella direzione giusta, anche se non tutti positivi. Il 23 novembre Biden ha rilasciato 50 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche Usa; il 26 è cominciato il ribasso sui mercati per la variante Omicron, che potrebbe frenare la domanda globale; e giovedì l'Opec+ ha deciso di non bloccare il promesso aumento di produzione da 400.000 barili al giorno, rinunciando a punire la mosse di Biden con le riserve. Perciò il petrolio è calato del 20% da ottobre, e si spera che il gas faccia altrettanto, in attesa di sbloccare i problemi con l'offerta e gli imbuti nella catena di approvvigionamento, per continuare i ribassi in primavera quando si spegneranno i riscaldamenti.

 

 

GLI AUMENTI CI SONO COSTATI 40 MILIARDI IN PIÙ IN SEI MESI

LUCA PAGNI per la Repubblica

GAS ENERGIA 5

Una spesa aggiuntiva di oltre 40 miliardi di euro. Secondo i calcoli dell'Autorità dell'energia è il costo degli aumenti delle bollette per cittadini e imprese in Italia, in seguito ai rincari delle tariffe nel corso della seconda metà dell'anno in corso. E non è finita: i prezzi del gas naturale sono visti ancora in salita per il primo trimestre del 2022 (aumenti tra il 30 e il 40%), in previsione di una maggiore domanda durante i mesi più freddi dell'inverno.

 

vladimir putin

Salvo poi cominciare a scendere con la fine della primavera e tornare a livelli pre-pandemia con l'inizio del 2023. È per questo che il governo sta cercando ulteriori fondi (dopo gli oltre 5 miliardi già stanziati nella prima parte dell'anno) per sterilizzare una parte degli aumenti: per evitare la "botta" sulle bollette che potrebbe colpire i cittadini, nel caso di temperature superiore alla medie tra gennaio e marzo. E per il futuro? Ambientalisti e operatori della green economy insistono nel dire che per pagare meno le bollette la soluzione non può che essere una soltanto: accelerare lo sviluppo delle rinnovabili.

ursula von der leyen 2

 

Secondo un calcolo di Elettricità Futura, che raccoglie oltre 500 imprese del settore, con l'attuale mix che vede le rinnovabili coprire fino a un massimo del 40% della domanda complessiva, il costo della bolletta nel 2021 per l'Italia è di circa 75 miliardi. Se le rinnovabili fossero al 70%, il costo complessivo scenderebbe a 45 miliardi. Ricordando che le rinnovabili non sono soggette all'andamento del mercato delle materie prime.

 

 

 

 

mohammed bin salman 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…