marina berlusconi elisabetta sgarbi

LA MONDADORI DEVE CEDERE MARSILIO E BOMPIANI PER L’ACQUISIZIONE DI RCS LIBRI - ORA VIENE IL BELLO PER GLI AUTORI DELLE DUE CASE EDITRICI SCORPORATE: DA CHE PARTE FINIRANNO?

Alessandro Gnocchi per “il Giornale

 

berlusconi marina fininvest cir esproprio  crop display berlusconi marina fininvest cir esproprio crop display

L' acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori si farà. Ma per ottenere il via libera dell' Antitrust, il gruppo di Segrate dovrà cedere Marsilio e Bompiani (marchi controllati da Rcs Libri, e quindi facenti parte dell' accordo economico). Queste, al momento, le indiscrezioni sulla complessa vicenda editoriale.

 

Formalmente, il primo passaggio verso la definitiva ratifica dell' affare dovrebbe avvenire domani, giorno in cui è prevista l' audizione finale. Quindi si dovrà esprimere il collegio dell' Autorità garante della concorrenza e del mercato presieduta da Giovanni Pitruzzella. Il giudizio è atteso nel giro di tre settimane. Sarà l' Antitrust stessa a stabilire modalità e tempi delle cessioni.

MARINA E BERLUSCONIMARINA E BERLUSCONI

 

Lo scorso ottobre Mondadori e Rcs avevano firmato, dopo lunghe trattative, la compravendita di Rcs Libri per 127,5 milioni con il quale il gruppo di Segrate avrebbe raggiunto una quota di mercato intorno al 35% nel trade e al 25% nella scolastica. A questo punto, l' Antitrust ha cominciato a vagliare l' affare, chiedendo modifiche strutturali nell' accordo.

 

Di fronte alle richieste dell' Autorità, Mondadori stessa, suo malgrado, ha proposto prima la cessione di Marsilio, giudicata non sufficiente, e in seguito quella di Marsilio e Bompiani, che insieme valgono circa il 3 per cento del mercato. Con l' aggiunta di Bompiani, l' iter si è sbloccato.

francesca pascale e marina berlusconifrancesca pascale e marina berlusconi

 

Ieri l' agenzia Reuters ha ribadito le voci già circolate a mezzo stampa, citando una fonte dell' Autorità garante per la concorrenza e il mercato che ha chiesto di rimanere anonima. Una seconda fonte, definita «vicina alla situazione», ha dichiarato: «Mondadori ha presentato degli impegni che prevedono, fra le altre cose, la cessione di Bompiani e Marsilio per ottenere il via libera all' acquisizione di Rcs Libri». Nessun commento invece filtra dalle parti coinvolte.

 

umberto ecoumberto eco

Oggi però sono in calendario due avvenimenti che potrebbero riaccendere il dibattito sulla acquisizione, vista come il fumo negli occhi da una parte del mondo della cultura. Nel primo pomeriggio, alle 15, si terranno a Milano i funerali pubblici di Umberto Eco, storico autore di Bompiani, e fuoriuscito dalla casa editrice al momento della acquisizione.

 

Con lui, oltre a Elisabetta Sgarbi, altri autori del catalogo Bompiani. Insieme hanno fondato La nave di Teseo, che esordirà col primo libro postumo del professore, Pape Satàn Aleppe, la cui uscita è stata anticipata a venerdì prossimo (era prevista per maggio). Motivazioni ufficiali: difendere il mercato dalle concentrazioni editoriali. Motivazioni ufficiose, neanche poi tanto nascoste: non pubblicare con il gruppo guidato da Marina Berlusconi.

 

UMBERTO ECO UMBERTO ECO

In serata (ma la registrazione avverrà in tarda mattinata) Ernesto Mauri, amministratore delegato del gruppo Mondadori e presidente di Mondadori Libri, nella sua prima intervista televisiva, parlerà di editoria e del futuro dei periodici nell' era digitale, nella puntata di 2Next - Economia e Futuro, il programma condotto da Annalisa Bruchi, in onda alle 24.10 su Raidue.

 

Previsioni per i prossimi giorni, nel caso le indiscrezioni diventino notizie confermate: retoriche fiammate di orgoglio anti-berlusconiano da parte dei famosi salotti. Quelli che si accorgono che esiste il mercato solo se a comprare (e investire) è la Mondadori.

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…