ONDA SU HONDA - MULTA RECORD DI 70 MILIONI DI EURO ALLA HONDA NEGLI STATI UNITI - LA CASA AUTOMOBILISTICA GIAPPONESE NASCONDEVA I DATI SUGLI INCIDENTI, ALCUNI DEI QUALI PROVOCATI DAGLI AIRBAG DIFETTOSI

Da Corriere.it

 

logo hondalogo honda

Una mega multa alla Honda di 70 milioni di dollari per aver «nascosto» alle autorità americane per la sicurezza stradale dati su incidenti che hanno provocato morti e feriti e altri file che riguardano pendenze legali con i clienti su garanzia e rimborsi.

 

La sanzione, la più pesante di sempre nei confronti di una casa automobilistica, è stata imposta dalla potente Nthsa che ha scoperto 1.729 casi negli ultimi dieci anni «non comunicati» dal costruttore giapponese. Alcuni di questi riguardavano sinistri provocati dagli airbag difettosi costruiti dalla Takata, per cui è stato necessario richiamare 20 milioni di automobili.

 

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Giro di vite

«L’annuncio di oggi invia un messaggio chiaro al settore intero ossia che i produttori hanno la responsabilità di comunicare in modo completo e tempestivo informazioni cruciali per la sicurezza», ha dichiarato Mark Rosekind, il nuovo numero uno dell’agenzia.

 

La Honda da parte sua aveva già dichiarato di essere a conoscenza delle mancate comunicazioni, parlando di «errori tecnici» nel periodo compreso fra il 2003 e il 2014, ma ha aspettato tre anni prima di agire: «Abbiamo risolto questa faccenda e adesso ci impegneremo per fornire tutta l’assistenza di cui ha bisogno l’Nthsa per aumentare la trasparenza e migliorare i nostri report» ha detto il vice presidente della divisione americana Rick Schostek.

HyundaiHyundai

 

Maxi multe anche Gm, Hyundai e Ferrari

Nel mirino della Nthsa nel 2014 sono finiti anche altri costruttori. Fra questi la General Motors e Hyundai - multate per 35 e 17,5 milioni di dollari- per non aver richiamato nei tempi giusti i veicoli difettosi. Sorprende anche la cifra che dovrà pagare la Ferrari (3,5 milioni di dollari), colpevole secondo l’Nthsa di non aver tramesso alcuni dati sui incidenti nei quali sono stati coinvolte le «rosse» negli Usa. Il Cavallino, da quando Fiat ha acquisito il controllo di Chrysler dando vita alla fusione, è sottoposto agli stessi obblighi di comunicazione degli altri gruppi automobilistici.

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