piersilvio berlusconi fedele confalonieri

PERCHÉ MEDIASET SPOSTA LA SEDE LEGALE IN OLANDA? “REPUBBLICA” SGUAINA LO SPADONE: “LO SCUDO DELLE LEGGI AD AZIENDAM CHE HA PROTETTO PER DECENNI IL GRUPPO È VENUTO MENO CON IL TRAMONTO POLITICO DI SILVIO BERLUSCONI. NETFLIX, LE PAY-TV E LA CONCORRENZA DI YOU TUBE, FACEBOOK, AMAZON & C. STANNO INCRINANDO UNO SPETTATORE ALLA VOLTA - LA RACCOLTA PUBBLICITARIA È CALATA DI UN MILIARDO (-25%) IN DIECI ANNI…”

Ettore Livini per “la Repubblica”

 

CONFALONIERI PIERSILVIO BERLUSCONI

Il Biscione cambia pelle per sfuggire all'estinzione. E apre con il trasloco in Olanda la fase due della sua esistenza. La svolta non era più rinviabile: lo scudo delle leggi ad aziendam che ha protetto per decenni Mediaset è venuto meno con il tramonto politico di Silvio Berlusconi. Netflix, le pay-tv e la concorrenza di You Tube, Facebook, Amazon & C. si stanno incrinando uno spettatore alla volta - lo strapotere del duopolio del piccolo schermo.

 

La raccolta pubblicitaria di Cologno - tra recessione e spot in fuga verso il mondo digitale - è calata di un miliardo (-25%) in dieci anni. Tutti nodi, tra l' altro, arrivati al pettine nello stesso momento: Arcore ha provato a difendersi tagliando i costi di 450 milioni in tre anni, dando l' addio alla zavorra della pay-tv (un miliardo di perdite in 13 anni) e al sogno - troppo costoso - del calcio.

 

mediaset prosiebensat

La cura dimagrante però non basta più. Il mondo dei media - come dimostrano le nozze miliardarie Sky-Comcast o Disney-Fox e i 26 miliardi investiti quest' anno dai giganti dell' hi-tech in produzione di film e di contenuti propri - non è più un gioco per pesi mosca. E Mediaset ha deciso di sparigliare le carte per provare a essere protagonista e non vittima dello tsunami che sta travolgendo i media tradizionali. «Rimanere fermi sarebbe stato miope - ammette l' ad Pier Silvio Berlusconi - . Questo è un atto di coraggio imprenditoriale per creare un' eccellenza italiana che lancerà una sfida europea».

 

berlusconi confalonieri mediaset

Il numero uno del gruppo, in effetti, ha scelto da tempo una direzione chiara: «La nuova holding olandese Media For Europe (Mfe) sarà la casa per la creazione di un broadcaster continentale». Una sorta di maxi- Mediaset «aperta ad altri due, tre quattro partner di altri paesi», con le spalle e il portafoglio abbastanza larghi per resistere all' assalto dei nuovi media digitali e di Netflix.

 

Arcore ha mosso il primo passo in questa direzione entrando con il 9,6% nel capitale della tedesca ProsiebenSat. L' idea è quella di convincere il management della public-company bavarese (in apparenza non troppo sensibile alle sirene italiane) a convolare a nozze per poi provare ad agganciare all' alleanza la francese Tf1 e magari l' inglese Channel 4.

torri mediaset

 

Il progetto ha una sua logica. Il percorso per realizzarlo è però in salita: Fininvest vorrebbe - almeno per ora - tenere il controllo di questa santa alleanza nell' etere, grazie anche alle opportunità offerte dalla legislazione olandese che trasformano il 36% di Mfe in portafoglio a Fininvest in una quota che potrebbe superare il 50'%. Lo stesso vale per la famiglia Bouygues, padrona di Tf1, mentre i tedeschi vorrebbero coltivare l' asse già creato con Discovery senza troppe distrazioni.

 

pier silvio berlusconi ai palinsesti mediaset 2018

«Noi comunque guardiamo avanti, al futuro», ha spiegato Berlusconi Jr.. Fossilizzarsi sullo status quo , del resto, sarebbe stato rischiosissimo: i giovanissimi snobbano le reti tradizionali, gli ascolti - sostiene Goldman Sachs - sono crollati del 6,6% negli ultimi 12 mesi. Negli ultimi sei mesi gli abbonati a piattaforme come Netflix nel nostro paese sono cresciuti del 18% a 8 milioni. Il boom di queste realtà nel resto del vecchio continente ha sforbiciato di un quarto il tempo passato davanti alle tv classiche mentre da noi - complici il duopolio e a una banda larga ancora zoppicante - siamo fermi a per ora a un modesto -7%.

 

antenne mediaset ei towers

Le scelte radicali fatte ora con il pieno appoggio della Fininvest («oggi è un giorno da ricordare», ha detto Marina) sono la spia della serietà della situazione. Il trasloco in Olanda non è stata di certo una decisione semplice per un' azienda controllata dall' ex-premier del paese. La marcia verso un' alleanza europea è destinata in prospettiva ad annacquare il peso dei Berlusconi nel capitale di Mfe. Come è successo agli Agnelli quando hanno unito Fiat e Chrysler o a Leonardo Del Vecchio con la fusione Essilor-Luxottica.

 

«Mediaset è italiana e si lancia verso un' avventura internazionale» ha rivendicato ieri un patriottico Pier Silvio. Il rischio però - malgrado cambio di residenza e buona volontà del management - è che Cologno, se le alleanze rimarranno sulla carta, resti un peso mosca in mezzo a una guerra riservata ai pesi massimi.

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