PIAZZA AFFARI CHIUDE A +1,1% SULL’OTTIMISMO PER LA GRECIA - SPREAD CALA A 365 - EUFORIA SU FINMECCANICA COI JET PER ISRAELE (+15,9%) - PARMALAT, MAXI DIVIDENDO IN ARRIVO (CON IL CASH FATICOSAMENTE CONQUISTATO DA BONDI) - IL COMPAGNO MARPIONNE INCONTRA PUTIN PER PRODURRE IN RUSSIA - ISVAP CHIEDE, ARPE E PALLADIO RISPONDONO - BENE I CONTI DI ATLANTIA E FERRARI - SUCCESSO DEL BOND ENEL - BUFFETT VUOLE L’ORO DI AREZZO - MESSAGENET, L’ITALIANO CONTRO SKYPE - SAWIRIS PACIFICA VIMPELCOM…

1 - BORSA,LA GIORNATA: OTTIMISMO SU GRECIA,NEL MIB VOLA FINMECCANICA
(LaPresse) - Il maggiore ottimismo sulla Grecia fa tornare in positivo i listini europei. La Borsa di Milano chiude tonica, con l'indice Ftse Mib che sale dell'1,09% a 16.547,21 punti e il Ftse All-Share che mostra un incremento dell'1,01% a 17.533,23 punti. Oggi il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha avuto una telefonata con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il primo ministro greco, Lucas Papademos. I tre partecipanti, recita una nota di palazzo Chigi, "si sono dichiarati fiduciosi che lunedì all'Eurogruppo potrà essere raggiunto l'accordo sulla Grecia" per il prestito da 130 miliardi di euro.

A contenere l'entusiasmo sui mercati è stato il Il 'superindice' Usa, calcolato dal Conference Board, che ha mostrato un incremento dell'attività economica dello 0,4% a gennaio. A dicembre l'indice era salito dello 0,5%. In questo contesto, chiusura positiva per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra che sale dello 0,33% a 5.905,07 punti, il Dax di Francoforte che avanza dell'1,42% a 6.848,03 punti e il Cac 40 di Parigi che mostra un incremento dell'1,37% a 3.439,62 punti. A Madrid l'Ibex cresce dell'1,16% a 8.657 punti, mentre ad Atene il listino generale balza del 5% a 824,26 punti.

A Milano vola Finmeccanica. Il titolo del colosso pubblico vola del 15,89% a 4,04 euro, sulla scia dell'accordo annunciato ieri tra la controllata Alenia Aermacchi la Difesa di Israele che vale circa 1 miliardo di dollari. Tra gli industriali salgono anche Fiat (+4,67% a 4,75 euro) e Fiat Industrial (+2,29% a 8,035 euro), con Sergio Marchionne che ha incontrato il premier russo, Vladimir Putin, confermandogli l'impegno di lungo periodo di Industrial in Russia. Ancora rally per Parmalat, che sale dell'1,82% a 1,73 euro, sulle voci insistenti di un maxi-dividendo in arrivo.

Buona la performance del comparto bancario, con Popolare di Milano (+2,29% a 0,46 euro), Unicredit (+1,49% a 4,22 euro), Intesa Sanpaolo (+1,52% a 1,541 euro), Banca Montepaschi (+1,74% a 0,35 euro), Banco Popolare (+0,63% a 1,427 euro), Ubi Banca (+0,38% a 3,744 euro). Oggi lo spread tra Btp e Bund a 10 anni è tornato a scendere sotto quota 370 punti base. Nel resto del paniere soffre Enel (-1,36% a 3,036 euro) e chiude debole Enel Green Power (-0,2% a 1,48 euro). Si riprende nella seconda metà della seduta Impregilo (+0,47% a 2,574 euro). Atlantia (+3,92% a 12,74 euro) ha reso noto che le trattative con il gruppo Gavio sulla Igli, la holding di controllo del gruppo delle costruzioni, proseguono e l'accordo dovrebbe essere finalizzato entro il 29 febbraio.

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN CALO A 365 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiude in calo a 365 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il rendimento dei buoni del Tesoro italiani al 5,57% sul mercato secondario. Ad alleggerire la pressione sui Btp è stata la possibilità che si arrivi a un accordo per il prestito di salvataggio alla Grecia da 130 miliardi di euro già all'Eurogruppo di lunedì prossimo, dopo la telefonata di oggi tra il presidente del Consiglio Mario Monti, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il primo ministro greco Lucas Papademos. Lo spread aveva chiuso ieri a 376 punti base.

3 - ATLANTIA: STIMA +5% EBITDA 2011 A 2,38 MLD, +6,8% RICAVI
Radiocor - Il gruppo Atlantia ha realizzato nel 2011 un ebitda pari a 2,38 miliardi, in crescita del 5% rispetto al 2010, a fronte di ricavi consolidati per oltre 3,97 miliardi, in aumento del 6,8% (+2,9% su base omogenea). Lo stima la societa' sulla base dei dati preliminari approvati in cda. Il traffico ha registrato una flessione dell'1,3% sulla rete italiana del gruppo e una crescita del 6,4% complessivo sulla rete all'estero. In diminuzione l'indebitamento finanziario netto, al 31 dicembre 2011 pari a circa 9 miliardi (-700 mln rispetto al 2010).

4 - FERRARI: RISULTATI RECORD 2011, UTILE NETTO A 209 MLN, FATTURATO +17,3%
(Adnkronos) - Utile netto 2011 a quota 209 milioni di euro, in leggera crescita rispetto al 2010 per la Ferrari. I risultati all'attenzione del cda, che si e' riunito oggi a Maranello, sono giudicati 'estremamente positivi e, in alcuni casi, mai raggiunti prima nella storia' della casa automobilistica, come sottolinea una nota,

Nel 2011 il fatturato ha superato per la prima volta i due miliardi di euro raggiungendo i 2,251 miliardi di euro (+17,3%). Record anche per le vetture consegnate alla rete, sono state 7195 con una crescita del 9,5% rispetto allo scorso anno. Il ROS (Return on Sales) si e' confermato tra i piu' alti del settore raggiungendo il 14,1%.

Il risultato della gestione ordinaria del 2011 e' stato di 312,4 milioni di euro (+3,2%). Anche nel 2011 sono stati significativi gli investimenti che, incluso quelli in Ricerca e Sviluppo, hanno complessivamente raggiunto i 279 milioni di euro, in linea con lo scorso anno. Confermata la capacita' della Ferrari di autofinanziarsi, tanto da avere al 31 dicembre dello scorso anno una posizione finanziaria industriale netta di 707,5 milioni di euro.

5 - SEAT: LUNEDI' CDA, SALVATAGGIO POTREBBE SLITTARE DI QUALCHE GIORNO CREDITORI CHIEDONO PIU' TEMPO PER OK RIASSETTO...
Radiocor - Il salvataggio di Seat Pagine Gialle va verso un ulteriore breve slittamento ma sia tra i soggetti impegnati nel riassetto - che parlano di 'concreti passi avanti'- sia sui mercati del debito i segnali sono di una soluzione positiva ormai alla portata. Alcuni creditori, chiamati a dare l'ok all'accordo di ristrutturazione del debito da 2,7 miliardi - secondo quanto ricostruito da Radiocor - hanno chiesto alla societa' un breve differimento delle scadenze fissate in modo da poter procedere formalmente all'approvazione e, per valutare l'ipotesi, il cda di Seat e' stato convocato nel pomeriggio di lunedi'.

In base alla proposta di riassetto azionario e di riscadenziamento dei dei debiti Seat, che dovra' avere il via libera da almeno il 75% di tutto il ceto creditizio, le scadenze sono per ora fissate al 21 febbraio (data entro cui i creditori si vedrebbero riconosciuta una fee dell'1%) e al 28 febbraio (con fee allo 0.4%). Il board, da quanto si apprende, prendera' in considerazione uno slittamento delle due scadenze nell'ordine di pochi giorni. Intanto la sensazione di un salvataggio probabile arriva anche dal mercato del debito: sul secondario, il bond Lighthouse da 1.3 mld e' passato da una quotazione a 7 segnata prima della stesura dell'accordo finale a una a 14, il senior secured bond e' risalito a 62 da 50, il debito bancario a 70 da 55.

6 - FONSAI: ISVAV A CHIESTO PATTO A PALLADIO E SATOR PER APPRONDIMENTI
(Adnkronos) - Faro dell'Isvap sul patto di consultazione fra Palladio e Sator in Fonsai. L'Autorita' ha chiesto ai due soci il documento per valutarne e approfondirne i dettagli. Si tratta, si fa presente dall'autorita', di "un atto dovuto". La priorita', da un punto di vista regolatorio, e' quella di accertare che non si possano configurare eventuali profili di concertazione tra le societa' di Roberto Meneguzzo e di Matteo Arpe nelle prossime eventuali mosse su Fondiaria-Sai. La soglia per l'autorizzazione da parte dell'Isvap e' comunque fissata al 10% per il ogni singolo fondo.

7 - FONSAI: DOMANI ALL'ISVAP RISPOSTE SATOR E PALLADIO SU PATTO...
(Adnkronos) - Le richieste provenienti dall'Isvap saranno prontamente evase domani dai pattisti Sator e Palladio. E' quanto si apprende da fonti accreditate, dopo che l'Autorita' ha chiesto ai due soci di visionare il patto di consultazione sottoscritto sulle quote detenute in Fonsai, per valutarne e approfondirne i dettagli.

8 - FIAT: MARCHIONNE INCONTRA PUTIN ALLO STABILIMENTO DI NABEREZHNYE CHELNY
(Adnkronos) - 'Sergio Marchionne, Presidente di Fiat Industrial e di CNH Global, ha incontrato il Primo Ministro Vladimir Putin - insieme a Rustam Minnikhanov, Presidente della Repubblica del Tatarstan, Sergey Chemezov, Direttore Generale di Rostechnologii e Sergej Kogogin, Direttore Generale di KAMAZ - per discutere le attivita' di cooperazione attuali e future del Gruppo nella Federazione Russa. L'incontro si e' svolto in occasione della visita ufficiale della delegazione governativa russa nello stabilimento di produzione delle macchine agricole della joint venture CNH-KAMAZ, totalmente rinnovato e oggi pienamente operativo'. E' quanto si legge in una nota della Fiat

'Nel corso dell'incontro, Marchionne ha confermato il forte impegno di Fiat Industrial per mettere a disposizione le proprie tecnologie avanzate alla Federazione Russa e per soddisfare la richiesta del governo di localizzare la produzione di macchine per l'agricoltura nello stabilimento di Naberezhnye Chelny. Ha inoltre ripercorso i progressi fatti nell'impianto nel corso degli ultimi mesi', continua la nota.

'Le attivita' della joint venture CNH-KAMAZ a Naberezhnye Chelny sono la testimonianza della cooperazione positiva e a beneficio di tutte le parti, che abbiamo sviluppato con il nostro partner e con il governo', ha commentato Marchionne, confermando l'impegno di lungo periodo di Fiat Industrial in Russia. 'Vogliamo contribuire allo sviluppo del settore agricolo di questo paese, che ha bisogno di tecnologie di eccellenza per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di sviluppo, facendo leva sulle nostre consolidate relazioni con la Russia e sulle risorse di Fiat Industrial'.

'Sergio Marchionne ha sottolineato che questo modello di industrializzazione richiede anche lo sviluppo di una forte base di fornitori per rendere possibile il processo di localizzazione, cosi' come di supporto finanziario per incoraggiare la rapida crescita del settore dell'agricoltura', continua la nota Fiat.

'Abbiamo trovato in KAMAZ il partner giusto per contribuire allo sviluppo dell'agricoltura russa attraverso la fornitura delle migliori macchine disponibili sul mercato, con le migliori tecnologie e con servizi post-vendita e di formazione della piu' elevata qualita'', ha concluso Marchionne.

9 - ENEL: CHIUSA IN ANTICIPO OFFERTA BOND PER 3 MLD, DOMANDA 5 MLD
(Adnkronos) - Si e' chiusa in anticipo il 13 febbraio 2012, visto "il grande successo", l'offerta pubblica delle obbligazioni Enel a tasso fisso e a tasso variabile riservate ai risparmiatori retail. Lo comunica Enel, che ha aumentato il valore nominale dell'offerta fino all'importo complessivo massimo di 3 miliardi di euro e la domanda e' stata superiore a 5 miliardi di euro.

L'elevata richiesta "testimonia la fiducia del pubblico dei risparmiatori nella solidita' del Gruppo Enel".

L'ammontare complessivo emesso risulta essere pari a 2,5 miliardi di euro con riferimento alle obbligazioni a tasso fisso, assegnate a 126.172 investitori, e a 500 milioni di euro con riferimento alle obbligazioni a tasso variabile, assegnate a 30.037 investitori. Con successivo comunicato verra' indicato il rating delle obbligazioni in questione, non appena assegnato dalle agenzie.

10 - BUFFETT VUOLE AFFITTARE L'ORO DI AREZZO
Da "il Corriere della Sera" - Il miliardario americano Warren Buffett guarda all'oro di Arezzo. Richline International, azienda statunitense che fa parte del gruppo di Buffett, ha depositato presso il Tribunale di Arezzo la richiesta di affittare, con possibilità futura di acquisto, la UnoaErre, una delle più grandi aziende orafe italiane attualmente in amministrazione controllata. I liquidatori stanno valutando la proposta.

11 - MESSAGENET, IL PICCOLO ITALIANO CONTRO SKYPE
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Il Davide - una piccola società italiana, Messagenet, che offre un servizio di comunicazioni VoiP - non si arrende contro i Golia. Dopo aver tentato lo scorso luglio di bloccare presso l'Antitrust europeo l'acquisizione di Skype da parte della Microsoft, ora la società fondata da Marco Fiorentino e Andrea Misa Galli (avviata verso il mezzo milione di utenti, meno di 15 dipendenti e sempre in utile) ha fatto ricorso alla General Court of the European Union contro la stessa Antitrust.

La motivazione è la stessa che aveva spinto il management di Messagenet a partecipare alla consultazione pubblica del watchdog Ue: la richiesta dell'interoperabilità anche nei servizi VoiP (oggi chi ha un servizio diverso non può dialogare con chi ha un account Skype). È vero che vengono percepiti come servizi gratuiti ma in realtà l'offerta free veicola quella premium e dunque la morte dei piccoli (possibile nel momento in cui Skype sarà embedded nei processori degli smartphone con il nuovo Windows 8) inciderà sulla concorrenza del settore.

Da qui la competenza dell'Antitrust. Con i dovuti distinguo è come se chi ha una sim Tim non potesse parlare con chi a Vodafone, Wind o 3G (peraltro gli smartphone con Skype embedded daranno un bel fastidio, non secondario, anche agli operatori tradizionali). Sulla strada Messagenet ha scoperto che anche Cisco, che offre un servizio di videocomunicazione VoiP, aveva mosso le stesse critiche alla fusione. Nella sostanza la richiesta è di aprire i codici anche agli altri utenti. Un copione che ricorda da vicino lo scontro della società fondata da Bill Gates con il Mario Monti all'ora sulla poltrona dell'Antitrust Ue. Ora al giudice l'ardua sentenza.

12 - SAWIRIS IL «PACIFICATORE» NEL BOARD VILPELCOM
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Naguib Sawiris questa volta sarà costretto a lasciare il Cairo, città che negli ultimi mesi non ha quasi mai abbandonato per seguire da vicino la complessa transizione al dopo Mubarak. Per ora non c'è nulla di ufficiale, ma è molto probabile che il risultato della complessa operazione di scambio conclusa con il passaggio di 234 milioni di azioni privilegiate VilpelCom da Weather a Telenor sia l'ingresso dell'imprenditore nel board della società russa.

Nella sostanza la transazione non ha diluito gli azionisti nel capitale di VilpelCom ma ha comunque trasformato Telenor nel bacino di voti più importante (36,36%) dell'operatore. L'accordo ha anche pacificato gli azionisti sciogliendo l'impasse. In cambio Sawiris ha ottenuto due poltrone. E sembra scontato che una la terrà per se stesso. Nei giorni scorsi, peraltro, l'ad di Wind Ossama Bessada aveva lanciato l'allarme durante un'audizione alle camere sul rischio che la transizione dal rame alla fibra sia un'occasione per Telecom di "ri-monopolizzare" la rete fissa.

13 - ORO, NEL 2012 LA CINA BATTERÀ L'INDIA
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Il 2012 dovrebbe essere l'anno del sorpasso della Cina sulla più sfarzosa India, la «principessa» che ama ricoprirsi del metallo scintillante, a primavera, nella stagione dei matrimoni e per il Diwali, il festival delle luci, a novembre. È il World Gold Council (che riunisce i grandi gruppi auriferi) che nel suo rapporto sottolinea come la Cina potrebbe diventare per la prima volta il più grande paese acquirente di oro. Secondo il Wgc il consumo cinese di lingotti è cresciuto del 20% nel 2011 a quota 770 tonnellate, mentre la domanda indiana è calata del 7% a 933 tonnellate penalizzata dalla svalutazione della rupia.

E nel 2012 la Terra di Mezzo dovrebbe soppiantare l'India, in un mercato mondiale sempre sostenuto dall'appetito degli investitori e gli acquisti della banche centrali. E infatti la domanda mondiale di oro del 2011 ha stabilito un nuovo record storico: 4.067,1 tonnellate, i massimi dal 1997, per un valore complessivo di 205,5 miliardi di dollari (+29%).

Il World Gold Council sottolinea che a spingere la domanda sono stati soprattutto gli investimenti (a conferma del tradizionale bene rifugio) e i mercati che hanno tirato di più India, Cina ed Europa mentre anche lo scorso anno è proseguita la tendenza iniziata nel 2010: la fame d'oro delle banche centrali. Intanto ieri le quotazioni del metallo prezioso hanno segnato un rallentamento: sul Comex, l'oncia d'oro cede 7,50 dollari a quota 1.720 dollari.


14 - GDF SUEZ: LES ECHOS, CDA PROPORRA' MODIFICA STATUTO PER CONFERMA MESTRALLET
(Adnkronos) - Il Cda di Gdf Suez dovrebbe presentare all'Assemblea degli azionisti del 23 aprile una modifica degli Statuti della societa' per spostare il limite di eta' del presidente e del direttore generale da 65 a 67 anni in modo da confermare per altri quattro anni l'attuale numero uno, Gerard Mestrallet, al guida del gruppo. A rivelarlo e' 'Les Echos' che cita fonti del board del gruppo. Gli Statuti attuali del gruppo prevedono che Mestrallet, 63 anni, debba lasciare il suo incarico nel 2014.

 

MARIO MONTI ANGELA MERKELAD FINMECCANICA GIUSEPPE ORSI Enrico Bondigilberto benetton 01 lapSeat Pagine GiallePALLADIO MARCO DRAGO ROBERTO MENEGUZZOMATTEO ARPE Enelbuffett suona l ukulele alla tv cinese Skypesawiris naguib 02gerard mestrallet -gdf suez

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)