ADDIO SENZA “INCHINI” - AFFONDATO PIER LUIGI FOSCHI, AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO COSTA CROCIERE - MOLLA LA POLTRONA OPERATIVA AL TEDESCO MICHAEL THAMM E VIENE SPEDITO A FARE IL PRESIDENTE DEL CDA - PER IL 65ENNE MANAGER, CHE ERA GIÀ VICINO ALL’ADDIO DOPO BUONI RISULTATI DI GESTIONE, SONO STATI FATALI SCHETTINO E IL NAUFRAGIO DELLA “CONCORDIA”…

Fabio Pozzo per "la Stampa"

Alla fine l'avvicendamento ai vertici di Costa Crociere - annunciato dai rumors - è stato sancito. Pier Luigi Foschi, l'attuale amministratore delegato del Gruppo Costa, a luglio lascia i gradi del «numero uno» esecutivo, che passano al tedesco Michael Thamm. Riconfermato, invece, il direttore generale Gianni Onorato.

Era nell'aria. Foschi ha 65 anni, il suo contratto da ceo era annuale e scadeva a luglio. Il manager aveva già manifestato all'azienda l'intenzione di lasciare la carica esecutiva al compimento dei 65 anni. «L'annuncio di oggi (ieri, ndr) è quindi parte di un piano di successione a lungo termine» ha spiegato il boss di Carnival Corporation, il primo gruppo di crociere del mondo, Micky Arison.

Certo, gli ultimi avvenimenti, leggasi il naufragio della Costa Concordia, non è escluso che possano aver accelerato i tempi. Foschi, però, non esce di scena: resterà presidente del cda del Gruppo Costa (che comprende anche Aida Cruises e Iberocruceros) e ad (non esecutivo) e continuerà a far parte del cda di Carnival Corporation. In particolare, sarà l'uomo che curerà i rapporti e gli adempimenti che si riferiscono alla rimozione della Concordia (si attende l'autorizzazione ai lavori, che dovrebbero partire entro giugno e costeranno 300 milioni di dollari). Foschi non è stato, insomma, messo da parte.

Non poteva esserlo: è stato lui, infatti, a guidare come ceo dal ‘97 la crescita di Costa, portando il fatturato del Gruppo da 572,4 milioni di euro a 3,1 miliardi nel 2011 (+ 540 %), con utili positivi e in costante crescita negli ultimi dieci anni, e facendo aumentare i passeggeri trasportati dai 363 mila nel 2000, ai 2,3 milioni nel 2011.

Risultati positivi, che hanno fatto di Costa la «gallina dalle uova d'oro» di Carnival. Non è un caso, dunque, che lo stesso Arison abbia riconfermato come direttore generale il napoletano Gianni Onorato, manager cresciuto in casa (ha cominciato con Zerbone Catering, società poi acquisita da Costa). Proprio Arison e il suo braccio destro Howard Frank, subito dopo il caso Concordia, avevano ribadito la loro fiducia nel management di Costa: la riconferma di Onorato - dicono fonti interne - va interpretata in tal senso.

Il nuovo ceo, Thamm, arriva dalla controllata Aida Cruises (diventa nuovo direttore generale il già numero 2, Michael Ungerer), compagnia che in questi ultimi anni ha fatto registrare ottime performances. Arriva da un mercato, quello tedesco, dove Aida ha quasi il monopolio. Con Costa sarà diverso.

 

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