SALVARE LE BANCHE IN CRISI CONVIENE - SCONTO FISCALE PER GLI ISTITUTI CHE VERSERANNO CONTRIBUTI PER EVITARE I FALLIMENTI DEI RIVALI - PAGARE QUESTI OBOLI È UN AFFARE. QUALE SARÀ LA PRIMA BANCA AIUTATA GRAZIE ALLO "SCHEMA VOLONTARIO" DEL FONDO DI TUTELA DEI DEPOSITI? MAGARI MONTE DEI PASCHI DI SIENA...
Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"
C' è uno succoso sconto fiscale già pronto per le banche che interverranno nei salvataggi di istituti di credito in crisi. Si tratta di uno sgravio tributario, introdotto con la legge di stabilità per il 2016, che di fatto rappresenta un incentivo a versare contributi nei fondi anticrac «volontari».
ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA
Una norma, varata dal governo di Matteo Renzi con la manovra finanziaria approvata alla fine dello scorso anno, che sembra disegnata su misura proprio per il nuovo strumento interbancario appena creato dalle banche italiane nell' ambito del Fondo di tutela dei depositi.
L' applicabilità dello sconto a questo tipo di operazioni - sconto che consiste nella deducibilità dall' ires e dall' irap del denaro «investito» per evitare il fallimento di una banca - era incerta. L' Abi (Associazione bancaria italiana), però, ha chiarito tutto pochissimi giorni fa. In un documento riservato spedito a tutti gli istituti associati, firmato dal vicedirettore generale Gianfranco Torriero, la Confindustria del credito ha spiegato che lo schema volontario del Fitd rientra fra i casi in cui scatta la defiscalizzazione.
Una buona notizia per il settore bancario ai quali, in tempi non sospetti, il governo aveva dunque riservato un altro dono: una sorta di regalo «post datato». Al momento non è possibile calcolare l' ammontare del beneficio: dipenderà dai futuri versamenti, tutti deducibili, come accennato.
In buona sostanza, 100 milioni di euro versati al Fitd determineranno un abbattimento del medesimo importo dalla base imponibile ires (imposta sul reddito delle società) e irap (imposta regionale sulle attività produttive).
Quanto vale questo regalo, in effetti, interessa fino a un certo punto. Perché il chiarimento estivo dell' Abi svela, in qualche modo, che le grandi banche del Paese si preparano a nuove emergenze. E tengono pronte tante cartucce: Atlante e Atlante 2 non bastano. Nuovi salvataggi sono all' orizzonte. Quando e dove sarà utilizzato lo schema volontario del Fitd? Per ora è difficile azzardare previsioni.
Non si può escludere nulla, in linea teorica nemmeno una fiche per il Monte dei paschi di Siena: del resto, se la ex banca del Pd incontrerà difficoltà a condurre in porto l' aumento di capitale da 5 miliardi garantito dal colosso finanziario Usa JpMorgan, serviranno soluzioni alternative. Ed è chiaro che ai piani alti delle grandi banche non c' è intenzione di fare i conti con gli effetti di un eventuale collasso del terzo gruppo del Paese.