mario draghi daniele franco soldi europa

SCOSTAMENTO SFUGGENTE – IL DECRETO SOSTEGNI È AL RUSH FINALE E GIOVEDÌ POTREBBE ARRIVARE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI: DENTRO CI SARÀ UN MILIARDO IN PIÙ PER IL REDDITO DI CITTADINANZA. I RISTORI SARANNO CALIBRATI SUI DANNI ECONOMICI E COPRIRANNO LE PERDITE DI UN’INTERA ANNUALITÀ - IL LEGHISTA DURIGON: “SE CONTINUANO I LOCKDOWN DOBBIAMO METTERE MANO AD ALTRE INIZIATIVE. IO DICO SÌ AD ULTERIORI SCOSTAMENTI DI BILANCIO”

Luca Monticelli per “La Stampa”

 

mario draghi

Un miliardo in più per il reddito di cittadinanza e una proroga di due o quattro mensilità del sussidio di emergenza. Il menu del Decreto Sostegni si allunga e arrivano nuove risorse per aiutare le persone in difficoltà economica. Possibile anche un bonus speciale per chi esce dalla Naspi, l'indennità di disoccupazione. Ma nell'esecutivo si respira un clima di sospetti e accuse tra le varie anime della maggioranza.

 

daniele franco g20

Il rifinanziamento della norma bandiera dei 5 stelle è stata oggetto di un incontro nei giorni scorsi tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e il titolare del Tesoro, Daniele Franco. Esulta il Movimento che in un post su Facebook ricorda come durante la pandemia il reddito di cittadinanza abbia garantito «protezione sociale a tantissimi cittadini in difficoltà».

ANDREA ORLANDO

 

Ora, si legge sui social, «tutti riconoscono la sua importanza e nei mesi scorsi la Commissione europea ha affermato che questa misura può mitigare l'effetto della crisi». Infatti sono più di 1,2 milioni le famiglie (pari a 2,8 milioni di persone coinvolte) che, attualmente, ne beneficiano. Secondo gli ultimi dati dell'Inps, inoltre, in quasi 213 mila nuclei vivono 509 mila individui con disabilità. Cresce il malessere nel centrodestra.

GIANCARLO GIORGETTI MARIO DRAGHI LUIGI DI MAIO

 

Da fonti del ministero dello Sviluppo economico filtra la notizia che il provvedimento allo studio del governo stabilirà per imprese e partite Iva ristori calibrati sui danni economici effettivamente subiti, prendendo a riferimento un'intera annualità e non singole mensilità. Nella bozza del Decreto Sostegni di venerdì scorso, però, era emerso che per accedere ai contributi è necessario un calo del 33% del fatturato calcolato su gennaio e febbraio 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

antonio tajani foto di bacco (2)

A supportare il ministro Giancarlo Giorgetti, scende in campo il Dipartimento economico della Lega. I parlamentari del Carroccio si scagliano contro il Mef: «La diffusione di una bozza risalente al Conte II ha innescato inutili polemiche e riproposto un metodo di comunicazione politica da cui ci dissociamo». Il meccanismo dei ristori legati ai risultati del primo bimestre «reintrodurrebbe di fatto i codici Ateco, escludendo un gran numero di attività stagionali».

 

CLAUDIO DURIGON

La Lega propone «un criterio basato sul fatturato annuale e l'estensione degli indennizzi ad aziende con ricavi superiori ai 5 milioni di euro». Insomma, il clima edulcorato della "salvezza nazionale" sta lasciando progressivamente il posto alle solite polemiche che ad ogni legge economica (questa vale 32 miliardi) vedono protagonista il Mef. Lo sa bene il ministro Daniele Franco che all'epoca dell'esecutivo gialloverde del Conte I era il Ragioniere generale dello Stato e fu vittima di attacchi durissimi.

 

Il Decreto Sostegni è al rush finale e già giovedì prossimo potrebbe approdare in Cdm, ma intanto il neo sottosegretario leghista a via XX settembre, Claudio Durigon, apre un altro fronte: «Se continuano i lockdown dobbiamo mettere mano ad altre iniziative. Io dico sì ad ulteriori scostamenti di bilancio». Dentro il governo si litiga anche sul fisco. Dopo il muro alzato da Pd e Leu che giudicano lo stralcio indiscriminato delle cartelle fino a 5 mila euro «un condono fiscale», adesso è Forza Italia a puntare i piedi.

 

ristori e proteste

Gli azzurri sono l'unica forza della maggioranza a non avere un sottosegretario al Tesoro e temono di restare fuori dalle scelte che gli uffici stanno ultimando. Perciò si è esposto il vice presidente di Fi, Antonio Tajani, che, oltre a definire «insoddisfacente la parte dei risarcimenti alle imprese», chiede il rinvio delle cartelle esattoriali fino a gennaio 2022.

 

L'ipotesi preparata dal Mef prevede uno stop ai pagamenti degli atti al 30 aprile mentre le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio slittano a luglio (se scadute nel 2020) e settembre (quelle con termine nel primo semestre). Per provare ad abbassare la tensione e trovare un'intesa sui capitoli ancora in sospeso, si terrà oggi un incontro tecnico tra il Mise e il Tesoro per affrontare il tema delle aziende finite in crisi a causa del Covid.  

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