david ellison shari redstone paramount pictures

SI MUOVONO I COLOSSI, AFFARI IN VISTA - LA “SKYDANCE” DI DAVID ELLISON, FIGLIO DEL FONDATORE DI “ORACLE”, AVREBBE MESSO NEL MIRINO L’IMPERO MEDIATICO CHE CONTROLLA “PARAMOUNT PICTURES”, “CBS”, “MTV” E ALTRE 170 RETI IN TUTTO IL MONDO – FA GOLA IL GIOIELLO PARAMOUNT, LE CUI AZIONI SONO SALITE DI OLTRE IL 25% NELL’ULTIMO ANNO – LA DOMANDA E' PERCHE' SHARI REDSTONE, CHE CONTROLLA L'IMPERO, ABBIA VOGLIA DI VENDERE. PER IL “FINANCIAL TIMES”, IL MOTIVO E' CHE...

paramount pictures

Estratto dell’articolo di Massimiliano Jattoni Dall’Asén per il “Corriere della Sera”

 

 […], la Paramount Pictures è una casa di produzione e distribuzione cinematografica sussidiaria del gruppo Paramount Global, conglomerato di media controllato da National Amusements, che annovera Cbs, Mtv, Channel 5 in Uk e Telefe in Argentina, oltre a 170 reti e 700 milioni di abbonati in 180 Paesi del mondo.

 

shari redstone

Le azioni della Paramount sono salite di oltre il 25% verso fine anno, ma nelle ultime settimane si rincorrono le voci sulla possibile vendita della National Amusements.

 

Attualmente, l’impero mediatico è in mano a Shari Redstone, che ha lottato per averlo, dando vita a un’aspra saga di successione in cui il suo stesso padre, il milionario Sumner Redstone, morto nel 2020, era il suo più grande ostacolo. […] Shari avrebbe discusso la vendita di una quota di controllo con Skydance, la casa di produzione di David Ellison, figlio del fondatore di Oracle, Larry Ellison, e con RedBird Capital, società di gestione fondata nel 2014 da Gerry Cardinale.

 

david ellison shari redstone paramount pictures

[…] Se l’accordo andasse in porto, l’acquisizione darebbe a Skydance il controllo del 77% delle azioni di Paramount. […]Ellison, però, sembra interessato solo allo studio Paramount, ai suoi film e al lotto di Melrose Avenue, a Hollywood, dove al n. 5515 vi è lo storico ingresso agli studios.

A RedBird spetterebbe dunque trovare acquirenti per le altre attività. Ma perché Redstone vorrebbe vendere?

david ellison 2

 

Come spiega Laurent Yoon, analista di Bernstein sentito dal Financial Times , «l’attuale posizione di Paramount è insostenibile», dato che ha il più alto rapporto debito netto/Ebitda tra i suoi concorrenti, da Warner Bros a Disney Comcast e Netflix. La sua rete di stazioni tv è in forte declino, per la disaffezione degli americani alla tv via cavo. E lo streaming non va meglio. La società ha perso miliardi con Paramount+, che copre solo il 4% di tutto il mercato statunitense (per avere un’idea: Netflix, che ne è leader, detiene il 33% e il suo bilancio è in attivo).

david ellison 1

 

 Su questo versante, però, Paramount è in «buona» compagnia: Bob Iger, ad della Disney, ha dichiarato che l’attività di streaming raggiungerà profitto solo alla fine del 2024 (con un investito di oltre 11 miliardi di dollari negli ultimi 5 anni). E se Peacock di NbcUniversal ha perso nel 2023 tre miliardi di dollari, Warner Bros Discovery dichiara che il suo Max inizia sì a guadagnare, ma che ha anche perso 700 mila abbonati solo nell’ultimo trimestre.

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…