SPREAD BTP-BUND APRE IN LIEVE RIALZO A 304 PUNTI

1 - CRISI: SPREAD BTP-BUND APRE IN LIEVE RIALZO A 304,5 PUNTI
(ANSA) -
Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco a 10 anni è in lieve rialzo in apertura di giornata a 304,5 punti contro i 303 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale è al 4,34%.

2 - BORSA: DOPO IL MINIRALLY SCATTANO I REALIZZI, -0,4%
Radiocor -
Avvio debole per le Borse europee, dopo il minirally delle ultime sedute. Intanto Oltreoceano sta entrando nel vivo la stagione delle trimestrali, che si e' aperta lunedi' scorso con la pubblicazione dei conti Alcoa. Milano cede lo 0,42%, Parigi lo 0,22% e Francoforte lo 0,5%. Va peggio Madrid, segnando un rosso dello 0,85%. A Piazza Affari continuano a essere gettonate le azioni di Telecom Italia (+4%), all'indomani del consiglio di amministrazione che ha dato incarico ai manager di studiare la separazione della rete e che ha inoltre nominato un comitato per esaminare l'integrazione 3 Italia.

Per contro sono scattate le prese di beneficio su Mediaset(-2,7%), dopo la fiammata di ieri innescata dall'ipotesi di cessione del segmento Premium a Rupert Murdoch. Ipotesi smentita dalla societa' di broadcasting. Sono inoltre in lieve calo le banche, mentre lo spread si attesta a 307 punti. Sul fronte valutario, l'euro sta passando di mano a 1,3089 dollari e 130,1 y en (ieri 1,311), mentre il dollaro-yen e' pari a 99,38. Il petrolio (wti) vale 93,09 dollari al barile, in ribasso dello 0,45%.

3 - BORSA TOKYO: CHIUDE IN CALO (-0,47%) PER LE PRESE DI BENEFICIO
Radiocor -
La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta con un calo dello 0,47%, a causa delle prese di beneficio dopo i forti guadagni delle sedute recenti determinati dalla decisione di allentamento monetario da parte della Banca del Giappone. A fine giornata l'indice Nikkei dei 225 titoli guida ha perso 64,02 punti, portandosi a quota 13.485,14. L'indice piu' ampio Topix ha chiuso in lievissimo aumento dello 0,11%, guadagnando 1,28 punti a 1.148,57. L'attivita' e' stata molto intensa, con 4.570 milioni di titoli scambiati.

4 - MORNING NOTE
Radiocor

Torino - convegno Piccola Industria di Confindustria 'Un'Italia Industriale in un'Europa piu' forte'. Partecipano, tra gli altri, Antonio Tajani, vice presidente Commissione europea; Vincenzo Boccia, vice presidente Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria; Fulvio Conti, vice presidente per il Centro Studi Confindustria.

Dublino - riunione informale dei ministri finanziari Eurogruppo e Ecofin.

Roma - terminano i lavori dei due gruppi di 'saggi' incaricati dal Quirinale di mettere a punto una piattaforma di temi socio-economici e istituzionali su cui far convergere le forze politiche

Roma - la Banca d'Italia diffonde il dato sull'andamento del debito pubblico

Roma - Riunione straordinaria della Corte Costituzionale per la relazione sull'attivita' giurisdizionale relativa al 2012 alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del presidente del Consiglio, Mario Monti

CONTI PUBBLICI: 'Rischio manovra' (Corriere della Sera)

DISOCCUPAZIONE: allarme Bce, 'livelli senza precedenti'. In Italia 5,8 milioni senza lavoro (giornali)

EURO: 'Piu' Europa o meno euro, se si resta in mezzo al guado l'Italia paga il prezzo piu' alto' Intervista a Joseph Stiglitz (Repubblica)

CRISI: 'Con l'industria posizioni comuni per affrontare le emergenze'. Intervista a Susanna Camusso (La Stampa)

CRISI: 'Spread BTp-Bund scende sotto 300 punti' (Il Sole 24 Ore)

TELECOM: verifica su H3g e scorporo della rete (Il Sole 24 Ore). I cinesi puntano al controllo (Corriere della Sera)

FREQUENZE TV: Cardani (Agcom) 'Ho escluso i big dall'asta, basta un mese per venderle' (Repubblica)

MPS: rinvio a giudizio per Mussari su vicenda aeroporto di Siena (Repubblica)

BPM: vince la Consob: maxi multa ai dipendenti (Il Giornale)

 

TELECOM ITALIA jpegsilvio mediaset berlusconiLOGO BPERSAIPEM

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...