TELECOM NON BALLA LA SAMBA COL GOVERNO BRASILIANO - DIETRO LO STOP ALL'INCETTA DI NUOVI CLIENTI IN BEN 19 AREE DEL BRASILE SU 27 PER “DISSERVIZI CRESCENTI, AVVALORATI DA UN AUMENTO DEI RECLAMI”, SI NASCONDE IL RISCHIO DI UN NUOVO BRACCIO DI FERRO "POLITICO" COME QUELLO CHE TELECOM HA DOVUTO FRONTEGGIARE IN ARGENTINA - SUPERMULTA IN ARRIVO IN MANCANZA DI PROVVEDIMENTI IMMEDIATI…

1- UN'OMBRA «POLITICA» SU TELECOM IN BRASILE
Da "Il Sole 24 Ore"

Telecom cede in Borsa oltre il 7%: è da un po' che il titolo è sotto schiaffo, a riflettere i timori di rallentamento dell'economia brasiliana, un mercato che è la principale fonte di crescita per l'ex monopolista tricolore delle tlc. Ma ieri la decisione dell'Anatel - la locale Autority del settore - ha lasciato il segno più profondo, instillando il dubbio che dietro lo stop all'incetta di nuovi clienti in ben 19 aree del Brasile su 27 possa nascondersi il rischio di un nuovo braccio di ferro "politico" come quello che Telecom ha dovuto fronteggiare in Argentina.

Un rischio i cui contorni, in termini di incertezza, può far più danni della semplice, seppur grave, diatriba tecnica. L'Anatel chiede di migliorare il servizio di telefonia mobile di Tim Brasil, Telecom si prepara a chiedere la revoca del provvedimento. Alla fine, se la contestazione dell'Authority non è solo un pretesto, il minore dei mali per il gruppo potrebbe essere un diplomatico compromesso. I report degli analisti già scontano la prospettiva di maggiori spese per investimenti a carico di Tim Brasil.


2- L'ANATEL BLOCCA TELECOM IN BRASILE - RICORSO CONTRO LA DECISIONE DELL'AUTHORITY - IL TITOLO CADE DEL 7% IN BORSA

Antonella Olivieri per "Il Sole 24 Ore"

Brasile con le spine per Telecom. Costa cara la decisione dell'Anatel, la locale Authority delle tlc, di bloccare a Tim Brasil l'acquisizione di nuovi clienti in ben 19 su 27 Stati del Paese. Telecom ha ceduto oltre il 7% in Borsa scendendo a 0,69 euro, Tim Participaçoes, holding delle attività brasiliane, quasi il 10%. L'Anatel ha contestato a Tim Brasil disservizi crescenti, avvalorati da un aumento dei reclami, nelle 19 aree in cui è intervenuta, che comprendono anche Rio de Janeiro, quartier generale dell'operatore di telefonia mobile.

Lo stesso provvedimento, su scala minore, è stato adottato anche nei confronti di Oi - l'operatore mobile del "campione nazionale" Oi-Telemar - al quale è stata inibita l'attività commerciale di acquisizione di nuove utenze in cinque regioni brasiliane e nei confronti di Claro - che fa capo al magnate messicano Carlos Slim - con lo stop in tre Stati, tra i quali quello di San Paolo, il più ricco del Paese. L'ha fatta franca solo Vivo, il leader del settore che fa parte del gruppo Telefonica.

L'Anatel ha concesso ai tre operatori sanzionati trenta giorni di tempo per presentare un piano di miglioramento del servizio, avvertendo che non sbloccherà la situazione fino a quando non li avrà esaminati e approvati. Il provvedimento diventerà operativo da lunedì e comporterà una multa di 200mila reais al giorno per chi non ne rispetterà le prescrizioni.
Tim Brasil si prepara a contestare la decisione, che ritiene ingiustificata.

Già all'inizio della settimana prossima lo staff della controllata carioca di Telecom Italia si recherà all'Anatel per far valere le proprie ragioni con l'obiettivo di ottenere la revoca del provvedimento, pronta anche a ricorrere al Tribunale per chiederne la sospensione. In un comunicato emesso a caldo Tim Brasil si è dichiarata sorpresa per la decisione «estrema» adottata dall'Authority che rischia di alterare il quadro competitivo.

Tim Brasil negli ultimi anni ha raddoppiato il numero di clienti arrivando a quota 68,8 milioni ed è riuscita a riconquistare la seconda posizione dietro solo a Vivo (75,7 milioni di clienti), e davanti a Claro (62,96 milioni) e a Oi (47,77 milioni). Una crescita che l'ha portata ad aumentare al 26,89% la quota di mercato, ma che, secondo l'Anatel, non sarebbe stata sostenuta da adeguati investimenti per tenere il passo sulla qualità del servizio.

Tim però ha segnalato nel suo comunicato che gli indicatori generali di qualità della rete mobile, monitorati mensilmente dall'Anatel, dimostrano che, al contrario, la compagnia ha sempre mantenuto livelli prossimi alla miglior posizione, registrano da ultimo, una flessione del 36% nei reclami.

La nota sottolinea anche che il successo commerciale di Tim è dovuto all'innovazione del servizio e al gradimento da parte della clientela. Nel primo semestre, ha ricordato inoltre, lo sforzo è stato quello di integrare la rete mobile con la fibra ottica di Tim Fiber, «un investimento che migliorerà la qualità della trasmissione voce e dati in misura singificativa». Si vedrà la settimana prossima, se l'allarme potrà davvero rientrare o se per Telecom si aprirà un nuovo fronte di incertezze proprio nel mercato dal quale negli ultimi anni è arrivata la crescita.

 

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