RCS A PEZZI - ORMAI È UFFICIALE: RCS VUOLE LIBERARSI DELLA FALLIMENTARE PARTECIPAZIONE SPAGNOLA IN UNIDAD EDITORIAL - MA CHI SE LO PRENDE UN GRUPPO IN ENORME PERDITA APPARTENENTE A UN SETTORE DISASTRATO COME QUELLO DELL’EDITORIA IN SPAGNA? - UNA COSA CERTA E’ L’ADVISOR DELL’OPERAZIONE: MEDIOBANCA, OVVIAMENTE, NELLA DOPPIA VESTE DI CONSULENTE E CLIENTE…

Nicola Di Molfetta per "Economiaweb.it"

Tra i tanti interrogativi che circondano la possibile cessione di Unidad editorial da parte di Rizzoli Corriere della Sera (Rcs, che ne ha acquisito la proprietà nel 2007, pagandola 1 miliardo), spunta una certezza. Advisor dell'operazione è, neanche a dirlo, Mediobanca.

Il fascicolo, infatti, secondo quanto riferiscono alcune fonti contattate da Economiaweb.it si trova sulla scrivania di Borja Prado, l'avvocato che dal 2007 è a capo della sede della merchant bank italiana a Madrid.

La notizia è duplice. Da un lato, nonostante le voci di un ripensamento di Scott Jovane sulla possibilità di vendere la controllata spagnola (che edita, fra gli altri, i quotidiani El Mundo, Marca ed Expansion), questa è l'ennesima conferma che Rcs è alla ricerca di un compratore.

Dall'altro, anche su questo deal, Mediobanca come spesso accaduto in passato, avrà un doppio ruolo: consulente e "cliente". Piazzetta Cuccia, infatti, è uno dei grandi azionisti della Rizzoli di cui detiene una quota del 14,2%.
Mediobanca, inoltre, fa parte del patto di sindacato che, di fatto, governa il gruppo editoriale che pubblica, tra le altre testate, Il Corriere della Sera.

6 OPERAZIONI PER 2,5 MILIARDI. Per Mediobanca, tuttavia, l'operazione non si annuncia particolarmente ricca. Se le voci relative all'interessamento del gruppo venezuelano Cinsneros parlano di un possibile investimento di 200-250 milioni di euro per rilevare l'intera partecipazione di Rcs in Unidad, le fonti sentite da Economiaweb.it sottolineano che, con tutta probabilità, l'operazione potrebbe esser chiusa "carta contro carta", ovvero senza un esborso di denaro cash ma con lo scambio di partecipazioni con il possibile compratore. Il che, alla fine, potrebbe ridursi in una parcella poco significativa per Piazzetta Cuccia che dall'inizio del 2011 al 26 settembre 2012, ha all'attivo 6 operazioni in Spagna per un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro.

UN ASSET E UN MERCATO "DIFFICILI". Inoltre, fanno notare le fonti, «è difficile che in Spagna si accetti l'idea di cedere la proprietà di testate prestigiose come El Mundo a un soggetto straniero» facendo scendere le quotazioni di Cisneros al minimo.

Ad ogni modo, l'operazione è difficile sotto molteplici punti di vista. L'asset, infatti, non si presenta con fondamentali particolarmente brillanti. Nel primo semestre 2012, il fatturato si è attestato a 222,1 milioni di euro, in calo del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. I ricavi pubblicitari del gruppo sono calati del 17,3% mentre il margine operativo lordo ha subito un vero tracollo risultando negativo per 27,4 milioni, a fronte del dato positivo e pari a 600 mila euro dello stesso periodo del 2011.

La diffusione dei quotidiani, in Spagna, è in calo del 13,2%.

A questo si aggiunga che lo scenario in cui si muove Unidad editorial non è dei migliori. Stando alla relazione sul bilancio semestrale di Rcs, a giugno, i dati sulle diffusioni, nel mercato spagnolo dei quotidiani, presentano una flessione complessiva del 13,2%. Il calo delle diffusioni dei quotidiani economici nello stesso periodo è pari al 7,7%. Lo stesso fenomeno si registra sul segmento dei quotidiani sportivi, con un calo dell'11,8%.

PRADO, PRESIDENTE DI ENDESA E MEMBRO DELLA TRILATERALE. L'individuazione di Prado come consulente per questa complessa cessione è legata sicuramente alle numerose entrature che l'avvocato-banchiere ha con il sistema iberico. Già vicepresidente di Ubs, consigliere di Rotschild e vicepresidente di Lazard, sempre in Spagna, Prado occupa una delle poltrone più importanti del Paese ricoprendo la carica di presidente di Endesa.

Dal 2010, inoltre, è anche componente del gruppo spagnolo della commissione Trilaterale. Si tratta della commissione fondata nel 1973 da David Rockfeller per rafforzare le relazioni tra Stati Uniti, Europa e Giappone e di cui ne fanno parte 390 membri, di cui 160 appartenenti al Vecchio Continente.

Tra gli altri incarichi, invece, Prado siede nel consiglio d'amministrazione di Mediaset Spagna e in quello di Enel Energy Europe.

GRANDI AFFARI CON FLORENTINO PEREZ. Inutile dire, quindi, che Prado sia vicino ai principali "dueños" del paese. Anche se, tra i tanti, nell'ultimo anno, il cliente principale di Mediobanca in Spagna è stato Acs (Actividades de Construccion y Servicios), società di Florentino Perez, più noto per essere il presidente del Real Madrid, amico di lunga data del banchiere di piazzetta Cuccia. Tra i deal annunciati più di recente c'è la vendita, da parte degli spagnoli ai cinesi di State Grid Corporation, di sette linee di trasmissione elettrica in Brasile: una partita da 750 milioni di euro.

Sempre per Perez, Prado ha seguito la cessione a Bridgepoint Capital Limited di 11 campi eolici, per un valore di circa 636 milioni di euro; e la vendita del 90% di Andasol I e II ad Antin Infrastructure Partners per 747 milioni .

 

 

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