ZOLFO A VIA SOLFERINO - LA PARTITA PER LE NOMINE RCS INIZIA A INSAPORIRSI DI VELENO: NAGEL, CHE VUOLE UN CONSIGLIO DI INDIPENDENTI. (DA CHI?), PUNTA SU ROLAND BERGER PER LA PRESIDENZA - LO SCARPARO VUOLE LA CONFERMA PERRICONE E MONTEZEMOLO PRESIDENTE MENTRE ROTELLI (11% DI RCS) SCALPITA PER AVERE PIÙ PESO NEL BOARD - NEL GIOCO DELLE PARTI L’UNICO A SALVARE LA PELLE È DE BORTOLI: BLINDATO DAI GRANDI VECCHI GUZZETTI E BAZOLI FINO AL 2014 NONOSTANTE LE ANTIPATIE FIAT…

Camilla Conti per "Economiaweb.it"

Mediobanca punta su Roland Berger nella partita sulla presidenza del gruppo editoriale Rcs, Rizzoli Corriere della Sera. Berger è stato nel board di Telecom Italia come indipendente in quota Findim-Fossati, è senior advisor di Piazzetta Cuccia per le attività in Germania e ora potrebbe aggiungere un altro mandato nell'elenco dei suoi impegni nella penisola. Nonostante da qualche anno abbia lasciato le cariche operative per restare solo presidente onorario della società di consulenza che porta il suo nome.

NOME GRADITO ANCHE A FIAT...
Un cavallo di razza gradito anche alla Fiat di cui Berger è consulente e consigliere anche se destinato a uscire dal board in vista dell'assemblea del Lingotto fissata per il prossimo 4 aprile.

Il 75enne berlinese, da fine 2010, occupa già una poltrona nel Consiglio di Rcs dove è stato cooptato (insieme a Giuseppe Rotelli) con la qualifica di indipendente al posto di Berardino Libonati, il giurista-avvocato romano scomparso a fine novembre di due anni fa, del quale ha preso le deleghe anche nel comitato controlli interni. Di recente il nome di Berger è circolato anche nella rosa dei papabili per la presidenza di Unicredit così come nella primavera 2011 era stato dato in corsa per la presidenza Generali, nome il suo forse uscito come ballon d'essai visto che poi l'incarico è stato affidato a Gabriele Galateri.

PIAZZETTA CUCCIA PROPONE UN BOARD DI SOLI INDIPENDENTI...
Oltre alla candidatura di Berger, Mediobanca avrebbe anche proposto per Rcs la nomina di un board interamente composto da consiglieri indipendenti. La mossa dimostra che la partita comincia a scaldarsi sulla composizione delle liste per il rinnovo del cda giunto alla scadenza del mandato in vista del 2 maggio quando si riunirà l'assemblea della Rizzoli che dovrà anche approvare il bilancio.

Il tempo stringe considerando anche che tra i 17 soci (ma che contano ai fini della decisione sono i 13 che fanno parte del patto di sindacato) manca ancora un accordo condiviso sui nomi.

DE BORTOLI BLINDATO FINO AL 2014...
C'è chi auspica un ricambio sia dell'attuale presidente sia dell'amministratore delegato (per questa poltrona si sono evocati grandi ritorni come quello di Vittorio Colao, di Claudio Calabi e di un ex come Giorgio Valerio, ma anche la promozione interna dell'attuale direttore generale Giulio Lattanzi) con più spazio ai manager sullo stesso modello di Mediobanca, nel cui board compaiono solo le prime linee dell'istituto.

Altri punterebbero a mantenere lo status quo con Piergaetano Marchetti e Antonello Perricone, altri ancora a tenere uno solo dei due. Come lo stesso istituto di Piazzetta Cuccia, spalleggiata da Fiat (il principale bersaglio dei torinesi è il direttore del Corriere Ferruccio de Bortoli blindato però fino al 2014) che appunto preferirebbe Berger al notaio Marchetti.

SCALPITA ROTELLI E DELLA VALLE ASPETTA...
E mentre il bellicoso Diego Della Valle aspetta di poter aumentare la sua quota schierandosi comunque a difesa di Perricone, scalpita anche Rotelli dopo avere, invano, protestato quando l'azienda aveva fatto informalmente sapere di voler vendere alcuni asset importanti, a cominciare dalla francese Flammarion, piuttosto che chiedere soldi al mercato e ai soci con un aumento di capitale.

Al caos generale su nomine strategie si aggiungono, infatti, i dolori sul fonte dei conti: Rcs ha chiuso il 2011 con una perdita netta di 322 milioni di euro, dall'utile di 7,2 milioni registrato nel 2010, a causa della svalutazione delle attività spagnole.

 

 

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