musk trump von der leyen

C’E’ UNO SPETTRO CHE SI AGGIRA PER L’EUROPA: IL DUPLEX TRUMP-MUSK – SECONDO IL "FINANCIAL TIMES" L’UE TEME CHE “THE DONALD” POSSA CANCELLARE LE SANZIONI ALLA RUSSIA – NEL GIORNO DELL'INTERVISTA DI ELON MUSK ALLA LEADER DELL'ULTRADESTRA TEDESCA ALICE WEIDEL SI INTENSIFICA IL PRESSING DEI GOVERNI SULLA COMMISSIONE PER CHIEDERLE DI USARE I MEZZI A SUA DISPOSIZIONE PER FERMARE L'OFFENSIVA POLITICA DEL PATRON DI “X” - L’AVVERTIMENTO DI VON DER LEYEN: "PROTEGGEREMO SEMPRE LA DEMOCRAZIA"

URSULA VON DER LEYEN - FOTO LAPRESSE

 (ANSA) I funzionari europei stanno mappando "centinaia" di ordini esecutivi emessi da Joe Biden, comprese le sanzioni alla Russia, per capire che impatto potrebbe esserci sull'Ue se Donald Trump decidesse di revocarli. Lo riporta il Financial Times.

 

"La preoccupazione è che potrebbe cancellarli solo perché li ha emessi Biden!", ha confidato un funzionario. "Dobbiamo capire che effetto potrebbe esserci su di noi". Una delle principali ansie è che Trump possa cancellare le sanzioni alla Russia, anche se l'Ue spera che gli Usa le mantengano nell'ottica di una leva nelle possibili negoziazioni sulla tregua.

 

L'AVVERTIMENTO DI VON DER LEYEN E COSTA

Marco Bresolin per “la Stampa” - Estratti

 

DONALD TRUMP CAMERIERE DI ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON GROK

Quando i rappresentanti dei 27 Stati membri dell'Unione europea si sono incontrati ieri mattina per la prima riunione dell'anno sotto presidenza polacca, la questione dei rapporti con la nuova amministrazione americana ha tenuto banco. Si è parlato delle recenti mire imperialistiche di Donald Trump, ma anche dell'attivismo di Elon Musk nel Vecchio Continente. Elementi che «vengono presi molto seriamente». Diversi ambasciatori hanno espresso preoccupazione, hanno invitato tutti i governi Ue a rimanere uniti e a preparare un chiaro messaggio da inviare in vista dell'insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente.

 

Terminato l'incontro, Antonio Costa si è subito messo in contatto con Ursula von der Leyen (ancora a casa malata per via di una polmonite) per concordare la strategia comunicativa. E in serata i presidenti del Consiglio europeo e della Commissione hanno pubblicato un messaggio congiunto sul social network "X" («Ma anche su "Bluesky"», hanno immediatamente puntualizzato i loro collaboratori) per lanciare una sorta di avvertimento preventivo: «L'Ue proteggerà sempre i nostri cittadini e l'integrità delle nostre democrazie e libertà».

 

DONALD TRUMP - ELON MUSK - GIORGIA MELONI

Questa la frase-chiave del comunicato che elogia «il legame transatlantico» e si conclude con un auspicio: «Ci aspettiamo un impegno positivo con la nuova amministrazione statunitense, basato sui valori comuni e sugli interessi condivisi».

 

E nel giorno dell'intervista di Elon Musk alla leader dell'ultradestra tedesca Alice Weidel si è intensificato il pressing dei governi sulla Commissione per chiederle di usare i mezzi a sua disposizione per fermare l'offensiva politica del patron di "X". I Paesi europei, ha ricordato il premier belga Alexander De Croo intervenendo in Parlamento, «sono sottoposti a costanti attacchi alla loro sovranità» attraverso «interferenze di uomini ricchi e potenti attivi nei media».

 

Per questo ha chiesto alla Commissione di «intervenire utilizzando tutti gli strumenti del Digital Service Act». Le sanzioni possono arrivare fino al 6% del fatturato annuo globale della società e, in ultima istanza, persino alla sospensione del servizio.

donald trump elon musk

 

(...)

«La Commissione è determinata a far avanzare in maniera energica questo caso» ha assicurato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva del team di Ursula von der Leyen con delega al Digitale, in una lettera inviata a due eurodeputati del Partito popolare europeo che le chiedevano conto dell'indagine.

 

E il suo collega Michael McGrath, responsabile del portafoglio Giustizia e Stato di diritto, ha garantito che la Commissione «è pronta ad agire» se rileverà irregolarità anche nell'intervista di Musk a Weidel: «Dobbiamo garantire che le piattaforme online molto grandi non usino i potenti strumenti a loro disposizione per amplificare certi messaggi al fine di influenzare l'esito delle elezioni».

URSULA VON DER LEYEN - FOTO LAPRESSEURSULA VON DER LEYEN AL PARLAMENTO EUROPEOursula von der leyen votazione al parlamento europeo sui commissari

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”