sanremo fedez emis killa

IL FESTIVAL DELLA ''MALA" - ''GENTE'': “COME MAI, CON TANTI CANTANTI ITALIANI IDOLATRATI DAI GIOVANISSIMI, IL DIRETTORE ARTISTICO CARLO CONTI HA SCELTO FEDEZ E EMIS KILLA, AMICI DEL NARCOTRAFFICANTE LUCA LUCCI, CAPO DELLA CURVA SUD DEL MILAN, IN CARCERE CON ACCUSE PESANTISSIME, TRA CUI QUELLA DI ESSERE IL MANDANTE DI UN TENTATO OMICIDIO?” - E POI TONY EFFE CHE HA SCAZZATO CON FEDEZ E BRESH CHE CON LE SUE OCCHIAIE SEXY È L’IDOLO DELLE MILF - MENZIONE A PARTE PER SERENA BRANCALE, CHE HA CONQUISTATO TIKTOK CON LA SUA "BACCALÀ", CANTATA IN DIALETTO BARESE, E LUCIO CORSI, CANTAUTORE SURREALE APPARSO IN "VITA DA CARLO" DI VERDONE... - VIDEO

 

Maria Elena Barnabi per Gente

 

fedez emis killa

Quando è stato annunciato che sarebbe stato Carlo Conti a prendere il posto di Amadeus come direttore artistico del Festival di Sanremo, un piccolo dubbio ce l’abbiamo avuto: dove stava il cambiamento? I due sono praticamente coetanei (Conti ha 63 anni, Amadeus 62), hanno iniziato la loro carriera nelle radio locali e hanno un passato da disc jockey.

 

Sono visi noti di Mamma Rai (anche se Amadeus è stato a lungo in Mediaset) e con gli anni sono diventati due conduttori televisivi  di successo e rassicuranti tanto  da presentare gli stessi programmi, da L’Eredità a la Corrida. Entrambi sono grandi amici di celebri comici (Amadeus di Fiorello, Conti di Panariello e Pieraccioni), sono padri devoti e mariti fedeli, sono addirittura

stati protagonisti anche degli stessi spot televisivi...

 

Quando poi Conti ha annunciato al Tg1 (pratica instaurata da Ama) i nomi dei 30 big in gara, abbiamo avuto la conferma definitiva: lo stacco tra il Festival di Amadeus e quello di Conti sarebbe stato minimo. La squadra è molto simile a quella degli anni scorsi, capace di accontentare le diverse generazioni davanti alla tv, con il giusto mix di vecchie glorie e grandi esclusi, volti trendy del rap, prodotti di Amici, con strizzate d’occhio alle polemiche. Del resto, che c’è di male? Squadra che vince non si cambia.

luca lucci

 

 

 

le vecchie glorie

In quota “tradizione” ci sono Massimo Ranieri, che con i suoi 73 anni è il più vecchio del Festival, e Marcella Bella, che di anni ne ha 73. Tra l’uno e l’altro contano 18 partecipazioni e alcune tra le più indimenticabili perle sanremesi come Perdere l’amore, con cui Ranieri vinse nel 1988, la mitica Montagne verdi di Marcella del 1972 fino al superkitsch Uomo bastardo del 2005. Grande escluso: Al Bano. Messi a posto “i nonni”, l’altra generazione da accontentare è quella dei cinquantenni della Generazione X: e allora ecco che tornano il cantautore Simone Cristicchi, la band milanese Modà e la più bella voce italiana degli ultimi 30 anni, ovvero Giorgia, in grande spolvero grazie alla sua conduzione a X-Factor e data già per super favorita.

tony effe

 

 

 

largo al rap 

 

Una categoria di cantanti che tiene insieme vecchi e giovani è quella dei rapper: il ligure Bresh (che con le sue occhiaie sexy è l’idolo nelle chat delle mamme), il torinese Willie Peyote (lo amano le “impegnate”), il milanese Emis Killa (famoso per alcune sue doti fisiche “nascoste”) piacciono molto ai grandi. Da Rocco Hunt a Rose Villain – unica donna rapper – da Rkomi a Shablo (produttore importante, sta dietro al successo di Sfera Ebbasta) fino a Olly le hit possono essere molte.

 

Menzione a parte per Tony Effe e Fedez: ex amici, hanno passato qualche settimana a sfottersi con versi volgari e sessisti, coinvolgendo anche Chiara Ferragni. La polemica continuerà anche a Sanremo? Sicuramente Carlo Conti dovrà affrontare le domande dei giornalisti curiosi di sapere come mai, con tutti i cantanti che ci sono in Italia e che sul palco di Sanremo sono guardati come un esempio dai giovanissimi, lui abbia scelto proprio Fedez e Emis Killa, amici fierissimi del narcotrafficante Luca Lucci, capo della curva sul del Milan, in carcere con accuse pesantissime tra cui quella di essere il mandante di un tentato omicidio. Speriamo che i giovani scelgano invece di seguire l’esempio di Sarah Toscano e di Gaia, entrambe giovanissime, entrambe talentuose vincitrici di Amici, e di Clara, attrice, modella e cantautrice, un’altra che va fortissimo tra i ragazzi.

bresh

 

 

 

arrivano i millennials

Accontentati nonni, genitori e ragazzini, mica possiamo perderci i quarantenni per strada, avrà pensato Conti. E così vai di artisti millennials (dai 28 ai 43 anni), molti dei quasi sono veri professionisti di Sanremo tanto da farci chiedere se la loro carriera esista al di fuori dell’Ariston, tipo Noemi, che è al suo ottavo Sanremo, o Irama, al quinto.

 

serena brancale

Altri nomi abbonati al Festival: Elodie, Achille Lauro e Francesco Gabbani (quarta volta in gara), mentre sono “solo” tre le partecipazioni per i The Kolors, Francesca Michielin e i Coma Cose. Menzione a parte per Serena Brancale, 35enne talentuosa cantante jazz da conservatorio, una vita di gavetta e una partecipazione a Sanremo Giovani fino a questo 2024, in cui ha conquistato TikTok con la sua viralissima Baccalà, cantata in dialetto barese.

 

Come ti tiro su il livello

Non poteva poi mancare la quota cantautorato e Carlo Conti ha deciso di tirare fuori l’artiglieria con il bravissimo Brunori Sas, 47enne ironico cantautore  di successo, affiancato da due giovani promesse che potrebbero riservare qualche sorpresa. Una è Joan Thiele, reginetta indie di Milano, amata dagli stilisti e da un certo mondo raffinato della musica, mentre l’altro è Lucio Corsi, cantautore surreale e attore principiante in Vita da Carlo di Carlo Verdone.

lucio corsi

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…