jordan van den berg

"È INGIUSTO CHE LA GENTE DORMA PER STRADA QUANDO ABBIAMO CASE MULTIMILIONARIE ABBANDONATE IN GIRO" - IL 28ENNE AUSTRALIANO JORDAN VAN DEN BERG È STATO RIBATTEZZATO "IL ROBIN HOOD DEGLI AFFITTI" - IL GIOVANE AVVOCATO HA CREATO UN ELENCO CASE SFITTE CHE POSSONO ESSERE OCCUPATE DA CHI NON PUO' PERMETTERSI UN ALLOGGIO - IL "CREATOR" HA DECISO DI CREARE LA LISTA PER DENUNCIARE LA CRISI IMMOBILIARE CHE HA COLPITO MOLTI PAESI DEL MONDO… - VIDEO

Estratto dell'articolo di Alessandra Muglia per il “Corriere della Sera”

Jordan van den Berg

 

[…] Jordan van den Berg è un giovane avvocato che vuole aiutare gli inquilini più vulnerabili. Il Robin Hood degli affittuari lo hanno ribattezzato. Tre anni fa era un anonimo creatore di video che sbeffeggiava sui social i mediatori immobiliari, promotori di affitti «scioccanti», improponibili. Oggi questo 28enne di Melbourne è uno degli attivisti più in vista in Australia. […]

 

Jordan van den Berg

Con il soprannome di Purple Pingers , come le pillole di ecstasy che prendeva quando era liceale e di cui ora si pente «immensamente», van den Berg ha conquistato schiere di follower con le sue imitazioni degli agenti del mattone, le recensioni sarcastiche delle case disponibili e le sue canzoni a tema intonate con la chitarra in mano. […] Lo scorso settembre ha dato vita a un database pubblico — dal nome eloquente «Shit Rentals» (affitti di m.) — per aiutare le persone a denunciare e schedare gli «affitti dell’orrore».

 

Le sue oltre 3.000 recensioni da parte di persone anonime mostrano immagini di cavi elettrici esposti, muri disintegrati, pavimenti crepati, squallore generale e muffe infinite. Circolano storie di visite illegali e senza preavviso da parte dei proprietari, di razzismo da parte di agenti immobiliari e di innumerevoli persone che affermano di essere state sfrattate dopo aver chiesto riparazioni. «Questo sito riguarda la restituzione del potere a voi inquilini. I proprietari e gli agenti immobiliari hanno accesso a così tante informazioni su di voi, voi invece non avete lo stesso livello di trasparenza da loro» mette in chiaro l’avvocato.

 

Jordan van den Berg

La sua nuova battaglia sono gli alloggi vuoti: nell’ultimo mese ha messo gli occhi sulle case sfitte, mappandole giorno per giorno. Poi visto il grande interesse, ha ampliato l’elenco a livello globale, recensendo case vacanti anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svizzera. «È ingiusto che la gente dorma per strada quando abbiamo case multimilionarie abbandonate in giro», va ripetendo attirandosi le ire dei proprietari. Dice di ricevere molte chiamate, ma ci sono anche minacce legali e fisiche, soprattutto da quando ha iniziato a pubblicare liste di case libere. In Australia è stato accusato di incoraggiare il crimine.

 

[…] . Van den Berg sa bene che il suo approccio non è l’ideale. Ma, chiede, «abbiamo avuto decenni di cattiva gestione che hanno portato a questa situazione, e mentre ci concentriamo su soluzioni politiche, cosa fanno le persone nel frattempo?».

Jordan van den Berg FRAME DA UN VIDEO DI JORDAN VAN DEN BERG

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…