DI MALAYSIA IN PEGGIO – PERCHÉ DOPO IL DECOLLO L’AEREO DISPERSO HA CAMBIATO ROTTA? 4 IPOTESI: SEQUESTRO, SABOTAGGIO, PROBLEMI TRA I PASSEGGERI O SUICIDIO DEL PILOTA - GLI USA: LA PISTA TERRORISTICA NON PUÒ ESSERE ABBANDONATA

Guido Santevecchi per ‘Il Corriere della Sera'
Per cinque giorni, dalle 2.41 di sabato quando si sono persi i contatti con il Boeing 777 della Malaysia Airlines, le ipotesi e gli avvistamenti di rottami sparsi in mare si sono dissolti uno dopo l'altro. E le domande, le stranezze si moltiplicano. Una arriva da Pechino, dove ci sono centinaia di parenti dei 153 passeggeri cinesi (sul totale di 239 persone a bordo) in attesa di notizie. Sono stati chiusi in un albergo vicino all'aeroporto della capitale e la loro ansia si è trasformata in frustrazione e rabbia.

Alcuni sostengono di aver chiamato i numeri di cellulare dei passeggeri scomparsi e di averli sentiti squillare a vuoto; altri hanno trovato in funzione il sistema di messaggi istantanei: significherebbe che qualcuno laggiù è ancora online. Le telefonate fantasma hanno alzato il livello di disperazione: perché non si trova l'aereo disperso?

Finalmente, i militari malaysiani confermano che il Boeing 777 ha cambiato rotta un'ora dopo il decollo da Kuala Lumpur: arrivato all'altezza della città di Kota Bharu, sulla costa orientale, ha virato a Ovest, poi è tornato indietro, è sceso di quota e sarebbe svanito quanto si trovava nello Stretto di Malacca, dopo aver lasciato la costa occidentale della Malaysia.

Sembra impossibile che nessuna delle molte potenze regionali abbia dati certi sul volo scomparso: il sospetto è che i militari dei vari Paesi non vogliano svelare fino a che punto i loro sistemi di controllo siano efficaci. Questa reticenza ricorda un altro buco nero tragico nei tracciati radar, quello del DC-9 Itavia precipitato nel 1980 a Ustica. Anche la Cina, spinta dall'angoscia dei familiari dei 153 dispersi cinesi, sta collaborando attivamente e ha annunciato di aver riorientato dieci satelliti militari per la ricerca.

Ieri si è sgretolata anche la traccia dei due iraniani che si erano imbarcati con i passaporti rubati a un italiano e a un austriaco molti mesi fa. L'Interpol e la polizia malaysiana li hanno identificati come Pouria Nour Mohammad Mehrdad, 19 anni, e Delavar Seyed Mohammad Reza, 29. Secondo la ricostruzione Mehrdad stava cercando di ottenere asilo politico in Germania: la famiglia lo attendeva a Francoforte e quando non lo ha visto arrivare e ha saputo della tragedia del Boeing 777 ha chiamato la polizia.

La versione è confermata da un amico di Mehrdad, che dice di avergli parlato poco prima che si imbarcasse sul volo della Malaysia Airlines, venerdì notte. I due giovani avrebbero seguito una via di fuga che secondo le organizzazioni umanitarie è piuttosto comune tra i fuggiaschi: avrebbero comprato documenti rubati in Thailandia, un biglietto a buon mercato a Kuala Lumpur con scalo a Pechino, una coincidenza per Amsterdam dove si sarebbero divisi, uno diretto a Francoforte, l'altro a Copenaghen. Tutto qui, secondo l'Interpol i due ragazzi non erano terroristi e lo loro famiglie hanno ragione di piangerli come vittime. Ma la Cia, comunque, avverte che la pista terroristica non può essere abbandonata.

L'area delle ricerche si è allargata da Est a Ovest, perché dopo aver invertito la rotta il Boeing avrebbe volato per altri 500 chilometri: questo fa scartare l'ipotesi dell'esplosione improvvisa o del cedimento strutturale. Oltre all'angoscia dei familiari c'è la quasi disperazione dei responsabili dell'industria aeronautica che vogliono sapere che cosa è successo al Boeing 777. L'aereo era equipaggiato con strumenti e sensori in grado di trasmettere in ogni momento l'esatta posizione. Che cosa è successo per spegnere tutto e renderlo invisibile? Gli investigatori si sono concentrati su quattro cause possibili: sequestro, sabotaggio, problemi psicologici o personali tra i passeggeri o l'equipaggio. L'ultima ipotesi significa che il pilota o il copilota potrebbero avere scelto il suicidio, dopo aver spento tutti i sistemi di rilevamento. Ci sono dei precedenti.

 

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