claudio cesaris dario angeletti

ALT! NEL DELITTO DI DARIO ANGELETTI, IL PROFESSORE UCCISO MARTEDÌ A TARQUINIA, SPUNTA UNA DONNA! È UNA RICERCATRICE 39ENNE DELL’UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA, CONTESA TRA ANGELETTI E IL PRESUNTO OMICIDA, IL TECNICO DI LABORATORIO CLAUDIO CESARIS - IL CORPO DI ANGELETTI È STATO RITROVATO IN AUTO: I DUE SI SAREBBERO DATI APPUNTAMENTO NEL PARCHEGGIO PER PARLARE, DISCUTERE DI QUELLA RELAZIONE CHE CESARIS NON ACCETTAVA. POI LA SITUAZIONE SAREBBE DEGENERATA…

Giorgio Renzetti e Maria Letizia Riganelli per "il Messaggero"

 

dario angeletti 19

Un confronto finito con una pallottola. L'omicidio del professore Dario Angeletti, ucciso martedì scorso a Tarquinia, inizia ad avere contorni precisi: quelli di un delitto che ha come sfondo il legame con una donna.

 

Ieri è stato eseguito il fermo di Claudio Cesaris, 68 anni, tecnico di laboratorio dell'Università di Pavia in pensione ma non è ancora tutto chiaro. L'uomo è il sospettato numero uno, colui che avrebbe premuto il grilletto e fatto fuoco. Al magistrato che lo ha interrogato ha fornito alcune risposte ma ancora non è chiaro se abbia intenzione di collaborare.

 

dario angeletti

Cesaris vive a San Martino al Cimino, frazione di Viterbo, solo da pochi mesi. Era in pensione dalla sua attività che si è svolta lontano dall'Università della Tuscia: nessun movente professionale, non un delitto maturato nell'ateneo. Nessuna rivalità scientifica tra lui e Angeletti. A trascinarlo nel Viterbese sarebbe stata una missione: quella di riallacciare i rapporti con una donna.

 

IL MOVENTE

Lei ha 39 anni, lavora da due come ricercatrice all'Unitus dopo essersi trasferita dal Pavese, stesso (ex) ateneo dell'indagato. Per i suoi impegni lavorativi si è stabilita da un paio di anni a San Martino, stesso borgo a 5 chilometri da Viterbo in cui è poi venuto a vivere Cesaris. E per quest' ultimo Dario Angeletti sarebbe stato dunque un ostacolo.

Claudio Cesaris

 

Il delitto delle Saline dunque ha un movente passionale. Ma la Procura di Civitavecchia, che indaga sul caso con i carabinieri del nucleo investigativo e del comando provinciale, non svela granché dei primi accertamenti. Angeletti, 50enne docente di Ecologia marina, è stato trovato morto martedì scorso nel primo pomeriggio.

 

A scoprire il cadavere è stato un passante che ha allertato le forze dell'ordine. Il corpo era riverso sul volante della sua auto, con un ampio foro sulla tempia destra, perché il colpo sembra essere stato esploso all'interno della vettura.

 

L'INCONTRO

Parole tra due uomini prima dello sparo. Vittima e carnefice si conoscevano, probabilmente si erano dati appuntamento nel parcheggio per parlare. Discutere di quella relazione che, almeno secondo il presunto omicida, non andava bene.

 

dario angeletti 2

Parole, forse urla, che in pochi istanti si sono trasformate in un omicidio. Cesaris, secondo l'accusa, avrebbero perso la pazienza ed estratto la pistola. Un colpo solo, da distanza così ravvicinata.

 

LE IMMAGINI

L'autopsia sul corpo del professore è stata eseguita ieri pomeriggio. Il quadro comunque sembra essere stato già delineato. A piazzare l'indagato sulla scena del crimine sarebbero state le telecamere del parcheggio, anche se hanno inquadrato per pochi istanti la sua autovettura mentre fuggiva.

Claudio Cesaris

 

Le tracce degli pneumatici rilevate sull'erba del parcheggio dai carabinieri sarebbero compatibili con l'auto dell'indagato. Cesaris è stato accusato ieri all'alba, quando i carabinieri hanno eseguito il fermo ordinato dal pm Alessandro Gentile. Ha avuto un malore ed è stato trasportato in ospedale.

 

E qui si è seduto davanti agli inquirenti e avrebbe spiegato. E ora è rinchiuso nel reparto detentivo. L'uomo, separato con una figlia, dal 1991 è stato dipendente dell'ateneo di Pavia, dopo la laurea in Scienze ambientali si è occupato come funzionario e tecnico di Eco-etologia. Competenze mai esercitate nell'ateneo viterbese, che pure avrebbe talvolta frequentato.

 

dario angeletti 9

Aveva un porto d'armi e aveva eseguito consulenze per le amministrazioni lombarde. Un curriculum senza una pecca. Una vita votata alla professione, che improvvisamente sterza per arrivare nella Tuscia. Per quale motivo? Per la donna? Legame forse non ricambiato, tanto che si è parlato anche di una denuncia per stalking .

 

IN PAESE

Il tecnico di laboratorio in stato di fermo per la comunità di San Martino è un estraneo. Nemmeno la proprietaria dell'alimentari di fronte alla casa presa in affitto. Però sapeva dove andare e aveva intessuto relazioni con il prof ucciso. L'indagine sull'omicidio del docente non è ancora chiusa. Nelle prossime ore la procura di Civitavecchia potrebbe iscrivere nel registro del indagati altri nomi.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?