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ALT! IL TITANIC NON È AFFONDATO PER COLPA DELL'ICEBERG! (O MEGLIO, NON SOLO) - UN DOCUMENTARIO (VIDEO INTEGRALE) SVELA I RISULTATI DI UNA NUOVA RICERCA, SULLA BASE DI FOTO INEDITE: SUL TRANSATLANTICO C'ERA STATO UN BRUTTISSIMO INCENDIO CHE AVEVA INDEBOLITO LA CARENA. CHE AL CONTATTO CON LA MONTAGNA DI GHIACCIO SI È SGRETOLATA

VIDEO - IL TRAILER DEL DOCUMENTARIO SUL TITANIC

 

 

 

VIDEO - IL DOCUMENTARIO INTEGRALE

 

http://www.channel4.com/programmes/titanic-the-new-evidence/on-demand/64665-001

 

 

 

L'INCENDIO SUL TITANIC: LE NUOVE RIVELAZIONI DALLE FOTO INEDITE

Cristina Marconi per ''Il Messaggero''

 

titanic titanic

Sulle foto in bianco e nero dell' epoca si scorge appena, eppure la lunga macchia scura che appare sulla fiancata del Titanic sarebbe la chiave per capire le ragioni che hanno portato il colosso dei mari, lungo più di 269 metri e costruito con enorme dispendio di mezzi, ad affondare dopo soli cinque giorni di navigazione, nelle prime ore del 15 aprile del 1912, nel nord dell' Atlantico. L' iceberg, da solo, non sarebbe bastato a mandare a picco un tale gioiello ingegneristico ma la macchia, situata esattamente nel punto dell' impatto, apre una nuova prospettiva.

 

LA TEORIA

titanictitanic

È quanto rivela un documentario di Channel 4 trasmesso il primo giorno dell' anno nuovo e basato sulle ricerche del giornalista irlandese Senan Molony, che a partire da un vecchio album di fotografie ritrovato in una soffitta e venduto all' asta nel 2012 ha cercato di fare luce sulla teoria che vuole che a bordo della nave ci fosse un incendio.

 

L' inchiesta ufficiale sul Titanic bollò la tragedia come un atto di Dio, spiega Molony in Titanic, le nuove prove, aggiungendo che questa non è una storia semplice di una collisione con un iceberg e di un naufragio, bensì una tempesta perfetta di fattori straordinari: fuoco, ghiaccio e negligenza criminale.

titanic  titanic

 

Le foto scattate dal capo degli ingegneri elettrici del cantiere di Belfast e meticolosamente catalogate mostrano che già all' inizio di aprile sulla chiglia della nave c' era una lunga chiazza scura, chiaramente visibile da ogni angolazione. Nessuno ha indagato su questi segni o ci si è mai soffermato, ha dichiarato il giornalista, che sulla base di testimonianze dell' epoca e con l' aiuto di ingegneri e esperti di cose navali ha ricostruito quello che potrebbe essere stato il vero corso degli eventi.

 

la notizia della tragedia del titanicla notizia della tragedia del titanic

Tutto sarebbe iniziato con un incendio avvampato in una delle riserve di carbone ben prima della partenza dai cantieri di Belfast e dell' arrivo dei primi, ignari passeggeri a Southampton. Il problema, scoperto in ritardo come spesso accade con una combustione che non provoca fiamme e trascurato per non rimandare ulteriormente l' attesissimo primo viaggio della nave, si sarebbe aggravato nel corso della navigazione, costringendo il comandante del Titanic, E.J. Smith, a procedere ad una velocità massima per liberarsi del materiale incandescente anche quando l' avvicinarsi di una zona di iceberg, nota da tempo e annunciata da numerosi telegrammi, avrebbe consigliato di rallentare.

i sorpavvissuti del titanici sorpavvissuti del titanic

 

A bordo, infatti, non c' erano riserve sufficienti per permettere alla nave di raggiungere New York ad una velocità prudente una volta spento l' incendio o cambiata la rotta e la White Star, la società di navigazione, ci teneva a far arrivare a destinazione per tempo i suoi distinti e ricchissimi passeggeri, attirati in gran numero dal lusso senza precedenti degli interni e del servizio.

 

scialuppa titanicscialuppa titanic

INCONGRUENZE

Già nel 2004 un ingegnere aveva fatto presente come l' incomprensibile decisione di andare così veloce nonostante l' allarme sulla presenza di iceberg fosse spiegabile solo con l' intento di smaltire l' incendio del carbone, una piaga frequente per la navigazione dei tempi.

 

Il Titanic era stato presentato come inaffondabile e così sarebbe stato, forse, se l' incendio, raggiungendo temperature vicine ai 1000 gradi, non avesse lentamente deformato e indebolito non solo la chiglia ma anche una delle pareti divisorie del gigantesco scafo, permettendo all' acqua entrata per via della collisione con la piramide di ghiaccio di inondare più della metà del transatlantico, mandandolo a picco prima che la Carpathia, che pure si trovava a poca distanza, potesse raggiungerla e trarre in salvo i passeggeri.

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Che ci fosse un incendio a bordo era cosa nota da tempo. Se ne parlò brevemente alla commissione d' inchiesta, ma fu trattato come un dettaglio da poco, aggiunge il giornalista, secondo cui le nuove foto dimostrano che la nave non sarebbe mai dovuta salpare e che ci sarebbero state pesanti responsabilità da parte dei vertici della White Star.

 

RESPONSABILITÀ

 L' incidente portò alla morte di più di 1500 persone, mentre altre 700 si salvarono grazie alle poche scialuppe a disposizione. Fu dato per morto, anche se in realtà riuscì a cavarsela, uno dei pompieri, che aveva aiutato a gestire l' incendio e che aveva visto la parete divisoria in acciaio cedere sotto il peso dell' acqua. La sua testimonianza fu ignorata, secondo Molony, con lo stesso cinismo con cui si ignorarono i numerosi segnali di pericolo. Lasciando che fosse l' iceberg a passare alla storia come l' unico colpevole.

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