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“CON L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE LE COSE POSSONO METTERSI MOLTO MALE” – SAM ALTMAN, CAPO DI OPENAI E PADRE DI CHATGPT, PARLANDO DAVANTI AL SENATO DI WASHINGTON, HA EVOCATO TUTTI I PERICOLO DELLO SVILUPPO DELL'AI E HA CHIESTO UN REGOLAMENTO, COME PER L'USO DELLE ARMI NUCLEARI: “OCCORRE INTERVENIRE SUGLI USI MALEVOLI DI QUESTE TECNOLOGIE: DOBBIAMO DIRLO AD ALTA VOCE E LAVORARE COL GOVERNO PER EVITARE CHE ACCADA IL PEGGIO”

Estratto dell'articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

Sam Altman in audizione al senato usa

Creare un’agenzia federale che assegnerà le licenze per lo sviluppo dei grandi modelli di intelligenza artificiale (come ChatGPT o Bard di Google) col potere di revocarle se quei modelli non rispettano i parametri fissati. Individuare standard di sicurezza per questi modelli valutando anche la loro capacità di autoriprodursi o di sfuggire al controllo del gestore agendo in modo autonomo o restando esposti a manipolazioni dall’esterno. Introdurre un sistema di verifiche delle prestazioni dei modelli affidato a esperti indipendenti.

 

Sam Altman in audizione al senato usa

Sembrano i punti di un programma di regolamentazione concepito dai membri del Congresso che da anni cercano, invano, di imporre qualche limite a tecnologie digitali in rapidissimo sviluppo. Invece queste proposte le ha fatte ieri Sam Altman, capo di OpenAI e padre di ChatGPT, parlando davanti al Senato di Washington.

 

Altman si è detto convinto che l’intelligenza artificiale offrirà all’umanità vantaggi che eccedono ampiamente i rischi e alcuni effetti negativi come la perdita di posti di lavoro automatizzati, ma non ha affatto sottovalutato i pericoli: «Se non interveniamo sugli usi malevoli di queste tecnologie le cose possono mettersi molto male: dobbiamo dirlo ad alta voce e lavorare col governo per evitare che ciò accada».

 

Sam Altman in audizione al senato usa

[…]

 

Altman è impegnato da un mese in un «tour della buona volontà» fatto di confronti politici, culminato nel vertice di due settimane fa alla Casa Bianca, del quale il capo di OpenAI è stato grande protagonista.

 

C’è chi nota, ad esempio, che ha evitato di prendere impegni su due punti essenziali per molti esperti: la trasparenza del metodo di addestramento di questi modelli (quello di ChatGPT è basato su tutto ciò che circola in rete, compresi i dati personali) e l’impegno a non usare per l’addestramento contenuti professionali, opere d’arte o di ingegno sotto copyright. […]

sam altman 17open al chat gptsam altman 9

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