joe biden benjamin netanyahu

BIDEN S’È ROTTO IL CAZZO DI NETANYAHU E GLI IMPONE UNA TREGUA – IL PRESIDENTE AMERICANO ANNUNCIA CHE “ISRAELE CESSERÀ LE OPERAZIONI A GAZA DURANTE IL RAMADAN”. MA HAMAS LO GELA: “LE AFFERMAZIONI SULLA TREGUA SONO PREMATURE” – I RAID ISRAELIANI IN LIBANO SI FANNO PIÙ “PROFONDI” E ARRIVANO A 120 CHILOMETRI DAL CONFINE. HEZBOLLAH RISPONDE CON 60 RAZZI VERSO LE ALTURE DEL GOLAN. UN PASSO IN PIÙ VERSO LA GUERRA TOTALE…

1 – BIDEN, "ISRAELE FERMERÀ OPERAZIONI A GAZA DURANTE RAMADAN"

joe biden bibi netanyahu in israele

(ANSA-AFP) - "Israele cesserà le operazioni a Gaza durante il Ramadan". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che lo stop fa parte delle condizioni previste da un accordo di cessate il fuoco in fase di negoziazione. "Il Ramadan si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività durante il Ramadan, in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi", ha detto Biden in un'intervista sulla rete statunitense Nbc.

 

2 – 'HAMAS, AFFERMAZIONI DI BIDEN SULLA TREGUA SONO PREMATURE'

(ANSA) - Un funzionario di Hamas ha detto a Reuters, come riporta Haaretz, che i commenti del presidente americano Joe Biden su una tregua a Gaza sono prematuri e non corrispondono alla situazione reale sul terreno. Secondo il funzionario ci sono "ancora grandi lacune da colmare" nell'accordo prima che venga garantito un cessate il fuoco.

ismail haniyeh 3

 

3 – HAMAS, SALE A 29.878 IL BILANCIO DEI MORTI DI GAZA

(ANSA-AFP) - Il ministero della Sanità di Gaza di Hamas ha aggiornato il bilancio delle vittime a Gaza dall'inizio della guerra, indicando ad oggi 29.878 persone uccise. Il bilancio comprende almeno 96 morti nelle ultime 24 ore, mentre 70.215 persone sono state ferite dall'inizio del conflitto.

 

4 – ISRAELE, RAID IN PROFONDITÀ IN LIBANO «A NORD AVANTI ANCHE CON LA TREGUA»

Estratto dell’articolo di Davide Frattini per il “Corriere della Sera”

 

hezbollah

Centoventi chilometri dentro al Libano e un passo in più verso la guerra totale. I jet israeliani hanno colpito nella valle della Beqaa tra le montagne dove l’Hezbollah si sente protetto.

Nell’attacco, ordinato in risposta all’abbattimento di un drone, sono stati uccisi due miliziani dell’organizzazione sciita, armata dall’Iran. La rappresaglia del Partito di Dio è arrivata poche ore dopo con una sessantina di razzi lanciati verso le alture del Golan.

 

Gli scontri quotidiani durano da 142 giorni, quanti sono quelli del conflitto contro Hamas a Gaza, e non si fermerebbero neppure nel caso della tregua temporanea che i mediatori stanno cercando di ottenere in Qatar. «Lo stop ai combattimenti nella Striscia non toccherà i nostri raid sul fronte nord», dichiara Yoav Gallant, il ministro della Difesa.

 

Ismail Haniyeh

A Doha l’emiro Tamim bin Hamad al-Thani ha incontrato Ismail Haniyeh, il leader di Hamas che è ospite del piccolo regno, i due hanno discusso di come far avanzare le trattative. Il premier Benjamin Netanyahu ha inviato nel Golfo una delegazione tecnica, con un mandato limitato: deve verificare la lista di ostaggi per capire chi sia ancora in vita (un centinaio sugli ultimi 130 ancora tenuti) e vagliare l’elenco dei detenuti palestinesi da scarcerare in cambio.

 

Bibi, com’è soprannominato, ha però posto come condizione che i prigionieri condannati alle pene più gravi vegano subito deportati in Qatar: è improbabile che Hamas, e lo stesso emirato, accettino.

 

[…]

 

truppe israeliane al confine con la striscia di gaza

Migliaia di famiglie sono ritornate al nord, devastato dai bombardamenti e ormai nel caos: le Nazioni Unite hanno sospeso la distribuzione di aiuti dopo gli assalti ai convogli da parte della popolazione affamata. L’aviazione giordana ha lanciato pacchi di soccorso lungo la costa e gli israeliani hanno aperto un valico più vicino a queste aree.

 

I disordini dimostrano che la gestione civile dei 363 chilometri quadrati deve essere organizzata anche prima della fine del conflitto e in modo meno vago che nel piano presentato venerdì scorso dal primo ministro per delineare l’amministrazione del dopoguerra.

 

joe biden bibi netanyahu in israele

Nel documento non è menzionata l’Autorità palestinese che comunque sembra prepararsi a un ruolo: il premier Mohamed Shtaye ha presentato le dimissioni e al suo posto dovrebbe subentrare una coalizione di tecnocrati che dia il via alle riforme come chiedono gli americani. In realtà il presidente Abu Mazen sembra […] come capo del governo pensa a Mohamed Mustafa, non sarebbe un segnale di grandi cambiamenti futuri: è un suo fedelissimo e rappresenta la vecchia guardia legata al raìs.

Ismail Haniyeh hezbollah hassan nasrallah 2a tel aviv manifesti con le foto degli ostaggi in mano a hamas

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