frank cali anthony comello

MAFIA & COMPLOTTISMO - ANTHONY COMELLO, ARRESTATO A NEW YORK PER L'OMICIDIO DI FRANKIE CALÌ, HA MOSTRATO AL PROCESSO UNA LETTERA “Q” SULLA MANO SINISTRA, CON RIFERIMENTO A “QANON”, UNA TEORIA DEL COMPLOTTO CHE METTE IN MEZZO ESTREMISTI DI DESTRA, SERVIZI SEGRETI E PEDOFILI - E' UN MODO PER DEPISTARE O NASCONDE ALTRO? COMELLO HA FORNITO DIVERSE VERSIONI SULL'AGGUATO E HA SOSTENUTO CHE…

Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

ANTHONY COMELLO

Gli assassini leggono, uccidono, a volte si inventano tesi cospirative. Magari solo per depistare, sbeffeggiare chi osserva. L'ultimo a farlo Anthony Comello, arrestato a New York per l'omicidio di Frankie Boy Calì, presunto leader del clan Gambino. Comparso in tribunale, con grande sorpresa, il killer ha mostrato il palmo dove apparivano parole scritte con un pennarello.

 

Sulla mano sinistra di Comello c'era una specie di lettera «Q», per alcuni potrebbe essere un riferimento a QAnon, teoria del complotto rilanciata da estremisti di destra dove si mescolano apparati, pedofili, servizi segreti, esponenti democratici. Un gran minestrone, dove ognuno aggiunge gli ingredienti che desidera, non c'è limite a cosa pescare. Poi, sempre sulla mano, riferimenti a slogan pro-Trump e al «patriottismo», allo stare uniti.

FRANK CALI

Il problema è che l'assassino del boss sarebbe una persona «non proprio a posto con la testa», uno «stordito», forse con l'ossessione della mafia.

 

Dunque ciò che ha scritto ha poco valore? In molti hanno liquidato i messaggi come fesserie, al più una tattica processuale per farsi passare per quello che non è. Altri le hanno annotate per dovere di cronaca chiedendosi se non fosse il caso di scavare su una figura ambigua. Interrogativi simili sono emersi quando il terrorista della Nuova Zelanda è stato portato per la prima volta davanti al giudice.

 

ANTHONY COMELLO

In quell'occasione ha mostrato un segno con indice e pollice rovesciati, il simbolo di «White Power», il potere bianco. Durante gli interrogatori Anthony, 24 anni, operaio nella ditta edile del padre, ha fornito diverse versioni sull' agguato. Ha confermato che Calì era contrario alla relazione con una donna della famiglia, ha sostenuto che al momento del delitto era sotto gli effetti della marijuana, ha affermato di essersi portato dietro la pistola perché temeva per la sua vita. Racconti non sempre lineari, quasi a confermare il profilo instabile indicato da almeno tre agenti citati dai media.

 

Secondo la ricostruzione Comello ha urtato volutamente l'auto della vittima davanti alla villa, quindi ha suonato al campanello della porta chiedendo a Calì di uscire fuori. Dopo uno scambio di battute sempre il ventenne ha consegnato al boss la targa della vettura che si era staccata a causa dell' urto. A quel punto ha sparato diverse volte sul bersaglio. L'intera sequenza è stata filmata dalle telecamere di sicurezza ed è stata decisiva, così come le impronte lasciate dallo sparatore sulla targa. E il caso da un possibile episodio di guerra di mafia è diventato una vicenda personale. Anzi un delitto di un «folle», dal passato complicato.

FRANK CALI

 

Cresciuto in una famiglia benestante, Anthony - come suo fratello - si è messo spesso nei guai, con intemperanze e una vita disordinata. I vicini lo ricordano perché era pronto a spalare la neve, ma anche perché quando assumeva droghe diventava aggressivo. Sembra la storia ideale per chiudere in fretta una vicenda capace di innescare una faida tra i clan. Magari con altri cadaveri stesi lungo i marciapiedi della città di New York e dintorni.

 

FRANK CALI

L'omicida ora è tenuto sotto stretta sorveglianza in quanto si teme una possibile vendetta tra le mura della prigione, magari dopo la fine del lutto. Il padrino, invece, è stato sepolto dalla famiglia con una tumulazione costosa gestita dalla Scarpaci Funeral Home. Infatti avrebbero pagato 45 mila dollari in contanti per avere una tomba adeguata nel Moravian Cemetery Mausoleum di Staten Island, non lontano da quelle di altri esponenti di Cosa Nostra, compresi Paul Castellano e Thomas Bilotti, «traforati» di proiettili davanti alla Sparks Steakhouse nell'85. Sulla lapide di Frankie Boy hanno inciso semplicemente «Francesco Calì 1965-2019». Attorno tre dozzine di rose bianche, l'ultimo omaggio dei «bravi ragazzi».

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...