aleksandr lukashenko in piazza bielorussia

CHE MINSK STA SUCCEDENDO? – DECINE DI MIGLIAIA DI BIELORUSSI CONTINUANO A SCENDERE IN PIAZZA CONTRO LUKASHENKO DOPO LE ELEZIONI FARLOCCHE CHE LO HANNO INCORONATO DI NUOVO PRESIDENTE – IL DITTATORE È AL POTERE DAL 1994 E INVOCA L’AIUTO DI PUTIN, CHE HA DETTO DI ESSERE DISPOSTO AD AIUTARLO. MA CHE FA ZIO VLAD? MANDA L’ESERCITO A SEDARE LE RIVOLTE CON LA NATO AL CONFINE?

 

 

 

Alessandra Muglia per il “Corriere della Sera”

aleksandr lukashenko in piazza 5

 

Un immenso fiume bianco rosso ha colorato la più grande ondata di proteste in Bielorussia. In decine di migliaia si sono riversati ieri nelle strade di Minsk contro il colpo di mano dell'ultimo dittatore d'Europa. Vogliono la fine dei 26 anni di potere di Aleksandr Lukashenko, che accusano di brogli. Nemmeno gli arresti di massa e le violenze seguite al contestatissimo esito del voto li hanno frenati.

 

manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 13

Tantomeno il minacciato intervento di Putin: il presidente russo ha promesso di «assistere», se necessario, la Bielorussia «secondo il comune patto militare». Vano il tentativo di Lukashenko di convocare nello stesso giorno una contro manifestazione: a sfilare in suo favore soltanto poche centinaia di fedelissimi. In decine di migliaia - 100 mila secondo alcuni giornalisti - hanno invece partecipato alla «marcia della libertà» chiamata da Svetlana Tikhanovskaya, considerata anche dalla comunità internazionale la vera vincitrice del voto del 9 agosto e costretta a rifugiarsi in Lituania.

svetlana tikhanovskaya 1

 

Alla mobilitazione ha partecipato anche Maria Kolesnikova, un'altra delle tre donne alla testa dell'opposizione, che ha esortato la gente «a combattere la paura». Per ribadire con forza il loro no al «voto rubato» e chiedere nuove elezioni hanno sfilato in modo pacifico nella capitale fino in piazza dell'Indipendenza dove si trovano le sedi del governo e della Commissione elettorale, ma anche in località minori.

 

manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 38

Però Lukashenko non molla: respinge le accuse ed esclude di tornare alle urne, forte di un'«incoronazione», a suo dire, con l'80% dei consensi. Il presidente torna a giocare la carta nazionalista e accusa potenze straniere di aver fomentato la rivolta. Anche il Cremlino, che si tiene in stretto contatto con Minsk, afferma di aver discusso con Lukashenko «la situazione in Bielorussia, tenendo in considerazione la pressione che quella repubblica sta subendo dall'esterno».

 

manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 15

Nel mirino era finita anche la stessa Nato accusata di manovre militari sospette al confine con la piccola repubblica. Una notizia che i vertici del Patto Atlantico hanno prontamente smentito. Nel frattempo però sabato era già stato ordinato il trasferimento di una brigata d'assalto aereo vicino ai confini con Polonia e Lituania. Le proteste di massa sono iniziate in tutta la Bielorussia lo stesso 9 agosto e sono state duramente represse dalle forze di sicurezza.

 

manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 28

La polizia ha usato gas lacrimogeni, cannoni ad acqua, granate stordenti e proiettili di gomma contro i manifestanti. Ma la speranza continua a scorrere, bianca e rossa come i colori della bandiera bielorussa di epoca pre-sovietica: un'epoca durata solo una manciata di mesi (dopo la Prima guerra mondiale), un appiglio a cui aggrapparsi per il futuro.

manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 11

 

manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 35manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 29manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 8bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 35manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 9bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 8bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 21manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 36svetlana tikhanovskaya bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 23manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 2bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 27manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 22manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 23manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 37manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 26manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 20manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 24manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 30manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 31manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 19manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 33manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 27manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 5manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 12manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 3manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 4aleksandr lukashenko in piazza 11aleksandr lukashenko in piazza 14aleksandr lukashenko in piazza 16manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 14aleksandr lukashenko in piazza 15manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 16manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 6

 

bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 20bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 34bielorussia, proteste per la rielezione di lukashenko 22manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 21manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 34manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 18manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 25manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 32manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 17manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 39manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 10manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 1manifestazione di protesta a minsk contro lukashenko 7

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…