bob dylan

BOB IS BACK! - DOPO "MURDER MOST FOUL" E "I CONTAIN MULTITUDES", BOB DYLAN ANNUNCIA FINALMENTE IL NUOVO DISCO: SI INTITOLA "ROUGH AND ROWDY" E USCIRÀ IL 19 GIUGNO – UN CD CON IN COPERTINA UNO SCHELETRO ANTICIPATO ANCHE DA "FALSE PROPHET", GIÀ ONLINE SULLE PIATTAFORME IN STREAMING E CHE CI DA' UN ASSAGGIO DI QUEL MIX DI AMORE, MORTE ED ETERNI DUBBI CHE ANCHE IN UNA VITA INCREDIBILE COME LA SUA NON TROVANO UNA RISPOSTA… VIDEO

Valeria Rusconi per "www.repubblica.it"

 

bob dylan 2

E dopo Murder Most Foul, dopo I Contain Multitudes, dopo queste due sorprese mai prima edite - anche se si tratta probabilmente di vecchi brani - uscite all'improvviso nelle scorse settimane, Bob Dylan annuncia finalmente il nuovo disco: si intitola Rough and Rowdy Ways, in italiano traducibile più o meno come 'Maniere ruvide e turbolente', e uscirà il 19 giugno. È il primo disco di inediti da Tempest, del 2012, e conterrà - oltre alle due canzoni citate sopra - anche False Prophet, già online sulle piattaforme in streaming.

 

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Si tratta di un classicissimo blues di sei minuti spaccati dall'incedere pesante, come insegna Muddy Waters, in cui compaiono alcuni capisaldi della sua produzione: l'amore, gli inganni della vita, nomi di donne ("ciao Mary Lou, ciao signorina Pearl"), una citazione per Martin Luther King con la sua "enemy of strife", riferimenti biblici e agli eterni misteri del mondo;

 

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canta di tradimenti e tira in ballo il Buddhismo Zen con la frase "climbing a mountain of swords with my bare feet", "scalando una montagna di spade a piedi scalzi"; poi, come sempre, arrivano quei versi che ti rimangono incollati addosso: "Non sono un falso profeta, so solo quello che so, vado dove solo le persone sole possono andare" e "non ricordo quando sono nato e mi sono dimenticato quando sono morto" e, ancora, "ho aperto il mio cuore al mondo e il mondo è entrato".

bob dylan

 

Così suona il nuovo, vecchio Bob Dylan, quello ai tempi del Covid-19, quello che sembra lontano, eppure sempre presente come l'entità dall'apparenza "spettrale" citato in Rough and Rowdy Ways: amore, morte ed eterni dubbi, quelli che anche in una vita incredibile come la sua non trovano una risposta, con un attacco, "un altro giorno di rabbia, amarezza e dubbio" che ti lascia raggelato.

 

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Negli anni successivi al 2012, l'anno del capolavoro Tempest, Dylan è rimasto quello di sempre, instancabilmente impegnato nella musica: oltre ai dischi di cover che ce lo hanno mostrato in versione crooner - come Shadows in the Night, del 2015, Fallen Angels del 2016 e il triplo Triplicate del 2017 - oltre all'infinita diffusione della serie Bootleg (l'ultimo dei quali è The Bootleg Series Vol. 15: Travelin' Thru, 1967–1969, arrivato nel 2019) e oltre il suo Neverending tour, il tour 'infinito' che lo tiene impegnato non si sa più da quanto, Dylan si è dedicato anche ad altro.

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Instancabile, con uno strumento in mano, che sia musicale o un saldatore, con il quale ha realizzato cancelli con ferri di recupero; o in una distilleria, per produrre la sua linea di whiskey e bourbon, la Heaven's Door. E ancora davanti a una tela, per dipingere, come canta in I Contain Multitudes, "paesaggi e nudi". Perché se una cosa si può dire, è che Bob Dylan "contiene moltitudini".

 

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Sulla copertina spicca un disegno, una locandina che sembra ripescata dal passato più profondo dell'immaginario americano, quello della corsa all'oro e dei campi di cotone, della schiavitù e delle miserie umane: uno scheletro, vestito elegantemente come un guaritore ambulante, uno di quei ciarlatani che promettevano cure miracolose, che impugna una siringa in una mano e porta un regalo nell'altra.

schatzberg e dylan

 

Sottotitolo: False Prophet, 'Falso profeta', come il nuovo brano. A chi sta pensando, Bob Dylan? Qual è il dono della morte? Lo scopriremo, forse, a giugno. Ancora stupiti, ancora incantati, sempre là fuori sulla via, brancolanti nel buio, cercando in un disco i segreti del nostro tempo.

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