AHI, AHI, AIDS - C’È UNA PILLOLA MAGICA CHE AIUTA A PREVENIRE IL CONTAGIO DA HIV: IN AMERICA LA COMUNITÀ GAY LA USA MASSICCIAMENTE. MA C’È UN EFFETTO COLLATERALE: ADDIO CONDOM, BENTORNATE SIFILIDE, GONORREA, CLAMIDIA - PARLA EDDY: ‘LA PRENDO SEMPRE, I SINTOMI SONO POCHI. ECCO COSA RACCONTA IL MIO MEDICO’
Pietro Tarallo per La Repubblica
Devo confessare che la PrEP mi ha cambiato la vita, serve a ridurre direi al minimo il rischio di contrarre Hiv. Che continua a essere anche a New York una realtà devastante nonostante le cure e i farmaci di ultima generazione », parola di Daniel Sooangrin, giovane manager in carriera e attivista gay. Che sta parlando della Pre-Exposure Prophylaxis profilassi pre-esposizione - prodotta da Gilead: con una pillola al giorno, tutti i giorni, si abbattono le probabilità di contrarre l' infezione. Ma va presa fino a quando uno decide volontariamente di smettere ed è consapevole che poi anche l' effetto termina.
«A New York - continua Sooangrin - siamo ormai in molti: la usano indifferentemente gay, lesbiche, bisessuali, transgender e etero, sia giovani sia anziani. Anche chi è negativo e ha un partner Hiv positivo ». Chi cerca partner sulla chat Grindr, "the world' s largest social networking app for gay, bi, curious and queer men", può scegliere di mettere sul suo profilo l' opzione per dichiarare il proprio stato "Neg on PrEP". E si calcola che siano circa 79.000 le persone che si proteggono con la PreP: circa 60.000 uomini, contro 19.000 donne.
Sul piano medico PrEP non ha controindicazioni significative, per il momento. Effetti collaterali si possono verificare a carico di stomaco e fegato. Con l' utilizzo prolungato si aggiungono effetti a carico dei reni e delle ossa. «Consiglio di farsi seguire costantemente dal medico. Come faccio anch' io, ogni due mesi faccio le analisi di routine».
Dal 2012, ossia da quando PrEP è stata approvata dalla Food & Drug Administration, le farmacie di New York lo espongono e pubblicizzano in appositi scaffali . Ma fuori dalla comunità gay se ne parla poco, e nulla si fa nelle scuole. Solo a Harlem, nel Bronx e nei quartieri più degradati vi sono manifesti col volto di un giovane che mostra la lingua e in primo piano una pastiglia azzurra con la scritta "Swallow This. This pill is changing Hiv prevention. Take it once a day to stay Hiv negative".
Il fatto, però, è che «la diffusione del PrEP ha portato a usare sempre meno il preservativo, nonostante i medici consiglino di prendere la pillola e usare contemporaneamente i condom, che sono distribuiti gratuitamente e presenti in tutti i locali di incontro, discoteche, bar e saune comprese», sostiene Eddy Campagna, insegnante di origini italiane di 60 anni. Che aggiunge: «Non ci sono statistiche, qui a New York, ma il mio medico mi ha raccontato che vede molti più casi delle altre malattie a trasmissione sessuale come la clamidia, la gonorrea, la sifilide. La PrEP ha contenuto però la diffusione dell' Aids che è sostanzialmente diminuito.
Purtroppo credo che ci possa essere del vero nel dire che ha favorito la diffusione della prostituzione maschile e femminile. Come è vero che ha aiutato gli e le escort a sentirsi più tutelati».
Campagna prende la pillola quotidianamente da circa otto mesi. Ha iniziato da quando ha cambiato assicurazione sanitaria, e con questa ha una copertura totale per cui il costo del farmaco è pari a zero. Anche lui è sotto controllo medico e fa il test ogni tre mesi per verificarele malattie veneree. I test periodici si possono fare anche gratuitamente presso il Gmhc (www.gmhc. org), una delle organizzazioni più attive che si occupano di Hiv, fondata nel 1981 a New York.
«Non ho avuto disturbi - racconta - né ho registrato esperienze negative. Solo all' inizio ho accusato alcuni bruciori di stomaco. Devo dire che circa il 50% dei miei amici, tutti gay, ne fanno uso. Come me ne sono soddisfatti. Solo alcuni di loro hanno avuto disturbi al fegato e ai reni che sono scomparsi dopo un mese. Quando faccio sesso finalmente mi sento tranquillo molto più di prima.
Ma non abbastanza da farlo senza preservativo o con persone che hanno l' Hiv. Con loro non sono andato mai oltre a baci e sesso soft. Quello che apprezzo molto è come le persone che hanno il virus, almeno quelli che ho incontrato, me l' abbiano detto apertamente».