campi flegrei piano evacuazione

CAMPI FLEGREI? IO ME NE ANDREI – IL PIANO DI FUGA MESSO A PUNTO DALLA PROTEZIONE CIVILE IN CASO DI ERUZIONE PREVEDE DI EVACUARE QUASI MEZZO MILIONE DI PERSONE IN 72 ORE CON TRENI, BUS E IN NAVE, VERSO LE REGIONI "GEMELLATE" – I CITTADINI DI POZZUOLI ANDREBBERO IN LOMBARDIA, QUELLI DI BACOLI TRA UMBRIA E MARCHE, NEL LAZIO I RESIDENTI NEL QUARTIERE NAPOLETANO DI FUORIGROTTA – IL 25 E 26 GIUGNO È PREVISTA UNA SIMULAZIONE DI SCIAME SISMICO PER TESTARE GLI INTERVENTI DI EMERGENZA NELL'AREA FLEGREA…

1 - BRADISISMO: RIUNIONE IN PREFETTURA PER SIMULAZIONE 25 GIUGNO

CAMPI FLEGREI

(ANSA) - Nel pomeriggio di ieri riunione in Prefettura a Napoli del centro di coordinamento soccorsi, in video collegamento con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la Protezione Civile della Regione Campania e del Comune di Napoli e con i sindaci di Pozzuoli e di Bacoli, per organizzare le attività esercitative che si svolgeranno su quei territori il 25 e 26 giugno prossimi, durante le quali verrà simulato uno sciame sismico e un aumento delle deformazioni del suolo e verranno testati gli interventi di emergenza previsti al riguardo nel piano speditivo di emergenza bradisismo nell'area flegrea.

 

stazione rilevamento campi flegrei

Nel corso di tale esercitazione, sulla cui organizzazione tutti i soggetti del sistema di protezione civile continueranno a lavorare nei prossimi giorni, il Centro di Coordinamento Soccorsi, attivato in Prefettura, sarà esteso alla partecipazione delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, della Regione Campania, dei comuni interessati e di tutti gli altri soggetti coinvolti nelle attività di soccorso, per il monitoraggio continuo dell'evento e la direzione unitaria degli interventi di emergenza.

 

Questa importante esercitazione - si fa notare dalla Prefettura - che si aggiunge alle attività esercitative che si stanno conducendo da qualche mese, si prefigge di rendere ancora più adeguata ed incisiva la risposta degli organi di protezione civile che sono chiamati ad operare in relazione ad ogni eventuale scenario operativo determinato dal fenomeno bradisismico.

 

2 – LA GRANDE FUGA IN 72 ORE IL PIANO DA ALLERTA ROSSA PER I CAMPI FLEGREI

Estratto dell’articolo di Dario Del Porto per “la Repubblica”

 

campi flegrei - piano evacuazione in caso di eruzione

Quasi mezzo milione di persone da sfollare in 72 ore. Via dai Campi Flegrei. In treno, bus oppure in nave verso le regioni "gemellate". I cittadini di Pozzuoli in Lombardia, quelli di Bacoli tra Umbria e Marche, Monte di Procida tra Abruzzo e Molise, nel Lazio i residenti nel quartiere napoletano di Fuorigrotta. È lo scenario più allarmante, ma per fortuna a oggi neanche lontanamente previsto dagli scienziati, collegato al rischio vulcanico nel territorio seduto sulla caldera.

 

Il bradisismo, va chiarito, non c'entra. L'innalzamento del terreno accompagnato da frequenti scosse di terremoto che da mesi toglie il sonno alla popolazione rappresenta un fenomeno di natura differente rispetto all'ipotesi di un'eruzione che farebbe scattare un piano d'emergenza nazionale senza precedenti.

 

[…]

 

In questo momento, il vulcano dei Campi Flegrei è classificato al livello di allerta giallo. Il gradino immediatamente successivo, arancione, comporterebbe l'evacuazione degli ospedali e l'allontanamento volontario della popolazione. Con il colore rosso, previsto in caso di "fenomeni che indicano una dinamica pre-eruttiva", resterebbero invece tre giorni per evacuare l'intera zona dove attualmente risiedono oltre 481mila persone.

 

stazione rilevamento campi flegrei

Il piano nazionale sarà testato a ottobre, con la grande esercitazione sul rischio vulcanico predisposta dalla protezione civile. Ogni area del territorio interessato, che comprende Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, alcuni quartieri di Napoli e parte dei Comuni di Marano e Giugliano, è abbinata a una regione italiana, ciascuna delle quali deve redigere un proprio piano. Il dispositivo deve individuare i punti di prima accoglienza, gli alloggi, l'assistenza sanitaria e garantire servizi come assistenza sanitaria, continuità amministrativa e scolastica.

 

LA ZONA BRADISISMICA DEI CAMPI FLEGREI

Il maggior numero di sfollati è destinato in Lombardia, dove il "gemellaggio" prevede la sistemazione dei circa 77mila residenti di Pozzuoli. Il piano definitivo ancora non c'è, ma la Regione ha istituito un gruppo interdirezionale che sta provvedendo proprio in questi giorni a definire nei dettagli le linee di azione. Si valutano diverse soluzioni.

 

Le possibili stazioni di arrivo degli sfollati sono Milano Centrale, Rogoredo e soprattutto Rho Fiera. Quest'ultima garantirebbe la vicinanza gli ospedali Sacco e Galeazzi, collegamenti con la linea ferroviaria ad alta velocità, metro e trasporti regionali, inoltre sarebbe già preparata ad accogliere un gran numero di persone.

 

TENDE PER LA POPOLAZIONE DI POZZUOLI DOPO LO SCIAME SISMICO

Secondo una prima stima, basata sull'accordo stipulato in occasione dell'emergenza per la guerra in Ucraina, la spesa prevista è di 65 euro a persona, oltre cinque milioni di euro al giorno, con una proiezione di 150 milioni in un mese.

 

 

[…] Marche e Umbria hanno sancito un accordo che prevede la ripartizione della popolazione "gemellata" di Bacoli rispettivamente per il 63 e il 37 per cento. La Puglia, gemellata con il quartiere napoletano di Pianura, conta di approvare il piano definito entro ottobre e sta preparando una flotta di bus che dovrebbe trasportare a Foggia nelle 72 ore almeno 30mila persone. Calabria e Basilicata hanno aggiornato i piani già esistenti dal 2019.

 

terremoto campi flegrei

La Sicilia, che dovrebbe ospitare poco meno di 40mila sfollati dei quartieri napoletani di Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario, sta redigendo il programma e così anche la Liguria. «All'esercitazione del 2019 — racconta il sindaco di Bacoli — non parteciparono molti cittadini. Mi auguro che ad ottobre siano molti di più».

il documentario della tv svizzera rsi sull eruzione dei campi flegrei 3il documentario della tv svizzera rsi sull eruzione dei campi flegrei 6terremoto campi flegrei

Ultimi Dagoreport

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?