kris wu

METOO ALLA PECHINESE – IL CANTANTE E ATTORE CINESE KRIS WU È ACCUSATO DI AVER STUPRATO UNA RAGAZZA MINORENNE E SUL WEB È PARTITO L’HASHTAG #GIRLSHELPGIRLS, UNA SORTA DI #METOO CINESE – DOPO LA DENUNCIA DELLA RAGAZZA SI SONO FATTE AVANTI ALTRE 24 DONNE CHE SOSTENEVANO DI ESSERE STATE VIOLENTATE  – IL “GLOBAL TIMES” DEL PARTITO COMUNISTA: “LA GIUSTIZIA DEVE FARE LUCE” – È LA PRIMA VOLTA CHE IN CINA LE VITTIME CHE OSANO PARLARE NON FINISCONO NEI GUAI PER DIFFAMAZIONE…

Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"

kris wu 1

 

Festa nella casa di Pechino di Kris Wu, famoso cantante e attore. Si beve molto. Tra le tante ragazze invitate una minorenne, stordita dall'alcol, si risveglia il mattino dopo nel letto di lui. Dopo qualche mese la studentessa denuncia la violenza sessuale, escono dall'ombra altre 24 accusatrici che raccontano di aver subito nel corso degli anni lo stesso trattamento finito in stupro.

 

Violenze e ricatti sessuali nel mondo delle celebrità in Cina di solito sono ancora coperti da omertà, connivenze e dubbi dalla stampa statale e dalle autorità: sono le vittime che osano parlare a finire nei guai, isolate socialmente, a volte portate in giudizio per diffamazione.

kris wu 10

 

Decine di militanti femministe sono finite in carcere in passato. Questo caso sembra aver finalmente aperto la diga. Sul web è partito l'hashtag GirlsHelpGirls, che sembra potersi imporre come la versione mandarina di MeToo. Lui è Kris Wu, 30 anni e 50 milioni di follower, esordio come cantante in una band coreana, poi solista, attore e modello. La serie di denunce ha portato nel giro di due giorni alla condanna mediatica dell'idolo.

 

kris wu 11

 Una dozzina di brand internazionali e cinesi che usavano il volto di Kris Wu hanno troncato i contratti pubblicitari: Porsche, Bulgari, L'Oréal, la birra Tuborg, il colosso dei video Tencent; Louis Vuitton, che ha solo sospeso la sua campagna pubblicitaria in via precauzionale, è stata criticata per non averla cancellata definitivamente. La punizione commerciale dovrebbe costare a Wu 500 milioni di yuan, 65 milioni di euro, scrive la stampa di Pechino.

 

kris wu 12

La prima accusatrice, Du Meizhu, che ora ha compiuto 19 anni, dice che era stata invitata alla festa dall'agente di Wu con la promessa di un aiuto per la sua aspirazione di fare l'attrice: «Era una trappola, mi hanno dato molto da bere... poi mi sono ritrovata nel suo letto. In seguito, parlando con altre ragazze, ho saputo che quella era la loro tattica». «Lo odio per quello che mi ha fatto, lo odio tanto che digrigno i denti nel sonno, odio anche me stessa, al punto che in questi mesi ho pensato al suicidio».

kris wu 2

 

 Lui nega. «Non c'è stato sesso forzato! Non c'erano minorenni! Rilassatevi, se fosse successo mi chiuderei da solo dietro le sbarre», ha scritto in un post su Weibo, giocando sul fatto che in Cina l'età del consenso è a 14 anni. Il fiume dei commenti però lo condanna: «Non c'era consenso». E, soprattutto, lo scomunica la stampa statale. Il Global Times del Partito comunista titola sulla campagna #GirlsHelpGirls (l'hashtag è nato in inglese), osserva che «la giustizia deve fare luce», ma osserva che 25 ragazze non possono essersi inventate l'accusa di stupro.

kris wu 3

 

Il giornale coglie l'occasione per mettere in guardia contro lo star system alimentato dai social network: «Ora bisogna anche riflettere sull'adorazione delle star che fondano il loro successo sull'immagine costruita sui social network piuttosto che sul talento artistico».

kris wu 4

 

La notizia è stata commentata in un editoriale sul sito della Tv statale, quindi con il timbro del Partito: «Prima di diventare artista, bisogna comportarsi da esseri umani. Per l'uomo la virtù viene prima di tutto, l'artista ha una responsabilità sociale. La vicenda di Wu Yifan (questo il nome all'anagrafe di Kris, ndr ) non è più solo gossip, ma un grosso caso giudiziario che impegna le autorità competenti a indagare in quel mondo, perché di recente delle celebrità dello spettacolo hanno seminato una scia di immoralità, consumo di droghe, violenze, sfruttamento della prostituzione». Toni da crociata, ma meglio del silenzio omertoso

kris wu 6kris wu 8kris wu 9kris wu 7kris wu 5

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…