E LA CASA DI KEN DIVENTO’ LA “MACHO DACIA”: ANCHE IN RUSSIA SPOPOLA "BARBIE" NONOSTANTE LA CENSURA - LA PROIEZIONE È PROIBITA, PUTIN LO HA BOLLATO COME “CONTRARIO AGLI OBIETTIVI DI PRESERVARE E RAFFORZARE I VALORI SPIRITUALI TRADIZIONALI DELLA NAZIONE” MA LE SALE SI ORGANIZZANO DI NASCOSTO CENSURANDO PERÒ LA SCENA DEL BACIO GAY A KEN
Monica Perosino per la Stampa - Estratti
(...) Nonostante le sanzioni internazionali, il boicottaggio degli Sudios di Hollywood e l'anatema del Cremlino, le code di fronte alle vendite cinematografiche che proiettano illegalmente Barbie si allungano di giorno in giorno.
Nei cinema delle grandi città come Mosca è un trionfo di palloncini, nastri e festoni rosa ei cartoni di Ken-Ryan Golsing e Barbie-Margot Robbie sono già consumati a forza di abbracci e baci a beneficio di selfie.
Ufficialmente in Russia non si può vedere il film: Putin lo ha bollato come «contrario agli obiettivi di preservare e rafforzare i valori spirituali tradizionali della nazione». Ma per una bambola in rosa val pena rischiare: il boicottaggio di Hollywood - iniziato subito dopo l'invasione dell'Ucraina -, e la censura del Cremlino, sono stati abilmente aggirati con mezzi fantasiosi. Le copie del film proibito sono state ottenute dai vicini Paesi di lingua russa (dove la casa di Ken è diventata la "macho dacia") o attraverso azioni di hackeraggio.
Poi, per evitare problemi al botteghino - spiega la Bbc - le sale cinematografiche hanno messo in vendita i biglietti per cortometraggi di produzione russa, a cui segue in realtà la proiezione di Barbie. Non ci sono manifesti pubblicità o spot televisivi come normalmente accade per i grandi film di Hollywood e l'unico modo per conoscere luogo e ora delle proiezioni è tramite il passaparola oi social del cinema. Per nascondere ulteriormente la vera natura della proiezione Barbie è stato ribattezzato in «Speed Dating», o indicato nei programmi come un misterioso «servizio pre-spettacolo».—