ida germano 2 euro piatto condivisione osteria del cavolo di finalborgo selvaggia lucarelli

IL RISTORATORE HA SEMPRE RAGIONE (QUANDO SCUCE SOLDI AI CLIENTI) –  PARLA IDA GERMANO, TITOLARE DELL'OSTERIA IN PROVINCIA DI SAVONA FINITA NELL'OCCHIO DEL CICLONE DOPO CHE SELVAGGIA LUCARELLI HA POSTATO LA FOTO DELLO SCONTRINO DI UNA CLIENTE CON 2 EURO IN PIÙ PER UN PIATTINO DI CONDIVISIONE: “ERA TUTTO SCRITTO NEL MENÙ. È GIUSTO CHE IO VENGA PAGATA PER QUELLO CHE FACCIO E PER IL SERVIZIO CHE OFFRO. HO RICEVUTO TANTA SOLIDARIETÀ DA COLLEGHI E CLIENTI..."

Estratto dell'articolo di Silvia Andreetto per “la Stampa”

 

Ida Germano - titolare Osteria del Cavolo di Finalborgo

Non sono le centinaia di recensioni negative collezionate su Tripadvisor né i commenti velenosi sui social a turbare Ida Germano, cuoca e titolare dell'Osteria del Cavolo di Finalborgo, il ristorante finito nell'occhio del ciclone dopo che Selvaggia Lucarelli ha postato – sulla scia del caso del toast diviso a metà con sovrapprezzo in un bar di Como – la foto dello scontrino di una cliente: 2 euro in più per un piattino di condivisione.

 

Ida Germano difende, con grande fermezza e altrettanta tranquillità, il proprio operato. Ribadisce che il loro servizio è accurato e accogliente, di avere una clientela affezionata e che mai ha messo in discussione la qualità dei prodotti. Materie prime di qualità e grande trasparenza. «A darmi una grande soddisfazione in questi due giorni - spiega - sono le tante dimostrazioni di solidarietà che ho ricevuto da colleghi ristoratori, dai clienti, turisti e residenti».

selvaggia lucarelli e lo scontrino con sovrapprezzo di 2 euro per un piatto vuoto

 

«È una polemica che non mi preoccupa per nulla – dice, serafica, la titolare –. Il nostro è un piccolo ristorante con cinque tavoli all'esterno, di cui quattro da due coperti e uno da tre. La signora dello scontrino è amica di Selvaggia Lucarelli che, premetto, non è mai stata una nostra cliente. L'abbiamo fatta accomodare a un tavolo da tre persone. Sono stati occupati tre posti. Hanno ordinato un piatto di trofie al pesto e un piatto di acciughe fritte. I due euro per il piattino di condivisione sono riportati chiaramente nel nostro menù».

 

Ida Germano - titolare Osteria del Cavolo di Finalborgo

E ancora. «Hanno chiesto di condividere il piatto di trofie in tre porzioni, per cui abbiamo portato due piattini. Quindi hanno fatto la stessa richiesta per le acciughe fritte». E continua: «In totale i piattini di condivisione sono stati quattro. Come si legge nello scontrino, ne abbiamo fatto pagare solo uno» puntualizza.

 

[…] In totale un primo e un secondo in tre. «Sono nove anni che applichiamo queste regole e nessuno si è mai lamentato».

 

[…] «Quello che mi fa molto piacere è che nessuno ha mai mosso critiche per la qualità del cibo. Anzi, tutte le recensioni sono sempre state positive. E questo non può che essere motivo di orgoglio e di riconoscimento per un lavoro, come il nostro, che richiede grande professionalità».

 

Ida Germano - titolare Osteria del Cavolo di Finalborgo

E tanto meno smuove Ida la critica sui 18 euro che si pagano per mangiare un piatto di trofie al pesto. «Non si può discutere il prezzo del piatto – sottolinea –. Un piatto di trofie può essere fatto pagare 8, 10 o 12 euro. Lo chef Cannavacciuolo può far pagare un piatto anche 40 euro. E nessuno lo mette in discussione. Solo chi lo prepara è in grado di stabilirne il prezzo».

 

Continua: «Mi fa piacere e quasi mi diverte questa polemica. Ho 76 anni e faccio questo lavoro con passione. È giusto che io venga pagata per quello che faccio e per il servizio che offro così come per i prodotti di qualità che rendono unica la nostra cucina». Aggiunge: «Vorrei che Selvaggia Lucarelli venisse ad assaggiare le nostre trofie al pesto. Solo dopo, eventualmente, potrà criticarne il prezzo».

 

scontrini - costi in piu per clienti

Ieri, dopo la tempesta mediatica, e le centinaia di recensioni negative piovute sul locale (anche di clienti che a Finalborgo non si sono mai visti), molti legali hanno contattato Ida Germano e si sono offerti per difenderla dalla pioggia di critiche.

 

Un effetto mediatico che non ha portato solo tante manifestazioni di solidarietà ma anche insulti, ingiurie di ogni tipo. «Sono stata contattata da molti avvocati che si sono offerti di difendermi e che ringrazio di cuore, soprattutto perché lo scontrino è un documento riservato e non può essere reso pubblico com'è stato fatto perché su quello scontrino c'era anche il mio numero di cellulare – conclude Ida Germano –. Ma sarà il mio avvocato a valutare l'eventualità di intraprendere una causa legale» […]

Osteria del Cavolo di FinalborgoOsteria del Cavolo di Finalborgo 2

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…