vladimir putin test nucleare

LA CAZZATA ATOMICA È DIETRO L'ANGOLO – IL “TIMES” LANCIA L'ALLARME: PUTIN POTREBBE ORDINARE “UN TEST NUCLEARE ALLA FRONTIERA DELL'UCRAINA” O DECIDERE DI COLPIRE DIRETTAMENTE KIEV. UNO SCENARIO SMENTITO SECCAMENTE DAL CREMLINO (E TE CREDO) – IL QUOTIDIANO LONDINESE RIPORTA ANCHE LE VOCI DI “UN TRENO GESTITO DA UNA DIVISIONE NUCLEARE SEGRETA” CHE SAREBBE IN MOVIMENTO VERSO L'UCRAINA…

 

Giuseppe Agliastro per “La Stampa”

 

il treno russo che trasporterebbe armi nucleari

La decisione del Cremlino di annettersi illegalmente le zone occupate dell'Ucraina ha provocato una nuova impennata delle tensioni internazionali. Ora il Times lancia l'allarme e denuncia la possibilità di «un test nucleare alla frontiera dell'Ucraina»: un'eventualità inquietante, che però Mosca respinge. «Si ritiene - scrive il quotidiano britannico - che la Nato abbia avvertito i suoi membri» che Putin potrebbe essere «disposto a dimostrare la sua prontezza a usare armi di distruzione di massa con un test nucleare ai confini dell'Ucraina».

 

VLADIMIR PUTIN

Secondo il giornale di Londra, «una fonte di alto livello della Difesa» pensa che una «dimostrazione» di questo tipo «potrebbe avvenire nel Mar Nero», ma «non è impossibile» che il presidente russo possa usare un'arma nucleare tattica proprio in Ucraina, dove le sue truppe ultimamente stanno perdendo terreno.

 

Il Cremlino però smentisce: dice di non avere «alcun desiderio di partecipare» alla «retorica nucleare» di «media, politici e capi di Stato occidentali». E anche fonti occidentali invitano alla cautela. «Non abbiamo visto alcun cambiamento nella posizione nucleare della Russia, ma la Nato e gli alleati rimangono vigili», ha detto alla Reuters un funzionario dell'alleanza, mentre la stessa Casa Bianca afferma di non vedere segnali di un imminente attacco nucleare russo.

 

il treno russo che trasporterebbe armi nucleari 1

I timori comunque restano, soprattutto dopo le minacce di Putin dei giorni scorsi di poter ricorrere alle armi atomiche per «difendere la Russia». «Gli esperti concordano soltanto sul fatto che il rischio di impiego di armi nucleari oggi è basso, anche se non è pari a zero», scrive la testata indipendente Meduza.

 

Il Times riporta anche le voci - da prendere con cautela - di «un treno gestito da una divisione nucleare segreta» che sarebbe «in movimento verso l'Ucraina». L'analista Konrad Muzyka sostiene che l'unità sarebbe legata al 12° direttorato del ministero della Difesa russo, «responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e della manutenzione», ma - secondo il Moscow Times - l'esperto afferma che il video online che riprenderebbe il treno militare non mostri i segni della preparazione di «un lancio nucleare». Dati recenti indicavano comunque il treno nei pressi di Mosca, a centinaia di chilometri dal confine con l'Ucraina.

 

il treno russo che trasporterebbe armi nucleari 2

In Ucraina le cose non stanno andando bene per l'esercito russo. I soldati ucraini sembrano avanzare a Sud e a Est riconquistando alcuni dei territori occupati dalle truppe di Mosca: gli stessi territori che la Russia considera adesso propri dopo un referendum farsa e la conseguente ufficializzazione dell'annessione illegale in una cerimonia in pompa magna al Cremlino. Con l'annessione, Putin ha cambiato le carte in tavola e si è messo nella condizione di poter dipingere le controffensive ucraine come attacchi al territorio russo.

 

il treno russo che trasporterebbe armi nucleari 3

La dottrina nucleare russa prevede il ricorso alle armi atomiche nel caso di «un'aggressione» contro la Russia «con armi convenzionali quando è minacciata l'esistenza stessa dello Stato». Ma in questo contesto di tensioni c'è chi teme che la situazione sfugga di mano. Putin «sta bluffando in questo momento», dice l'analista militare Yuri Fyodorov alla Reuters. «Ma è difficile dire cosa succederà tra una settimana o tra un mese, quando capirà che la guerra è persa».

il treno russo che trasporterebbe armi nucleari 4

 

Il New York Times comunque afferma che gli esperti dubitano dell'utilità di usare armi nucleari tattiche sul campo di battaglia e sottolinea che una mossa del genere potrebbe isolare ancora di più Mosca a livello internazionale. Anche se meno potenti delle bombe atomiche più grandi, queste armi sono comunque micidiali e devastanti: dei mostri capaci di uccidere migliaia di persone e di rendere inabitabile un'area per anni e anni.

 

vladimir putin fucilevladimir putin fucile

 

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)