elena ceste

CESTE DI UOMINI - SPUNTANO DUE NUOVE “AMICIZIE” MASCHILI NELLA DOPPIA VITA DI ELENA CESTE: SONO SEI GLI UOMINI ENTRATI IN CONTATTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI CON LA DONNA TROVATA MORTA: TUTTI CON ALIBI DI FERRO - IL MISTERO DELLE SIM E DEL PROFILO FACEBOOK VIOLATO

Massimo Numa per “la Stampa

 

ELENA 
CESTE
ELENA CESTE

Tutti gli uomini di Elena Ceste. Dall’esame dei tabulati telefonici delle schede Sim utilizzate, emergono nuove figure maschili, il cui ruolo nel delitto è (o è stato) al centro delle indagini della procura di Asti.

 

Sono sei le persone che sono entrate in contatto negli ultimi due anni, e forse anche prima, con l’analista chimica di Torino, sposa del vigile del fuoco Michele Buoninconti e madre di quattro figli. Nessuna sospettata di avere una parte, una qualsiasi, con il delitto di Costigliole. Hanno alibi di ferro. E, soprattutto, la questione su quanti usavano le Sim e i telefoni di casa è ancora controversa.
 

ELENA 
CESTE
ELENA CESTE

Quattro erano già noti, due ancora no. Si tratta di un quarantaquattrenne di Torino e di uomo, già amico del padre, ora ultrassessantenne. Nella doppia vita della vittima si può nascondere essere il movente dell’assassino e dei suoi possibili complici, coscienti o anche no di avere depistato o fuorviato le indagini. 
 

In ordine di comparizione: Paolo Lanzilli, l’ex compagno di scuola di Elena rientrato in contatto con lei dopo avere rivisto la foto delle elementari su Facebook in cui erano insieme. «Solo un’amicizia - ha detto Lanzilli - dai contorni ben definiti»; segue il torinese Gian Domenico A., anche lui ex compagno di scuola;

 

Antonio R., l’artigiano, 43 anni, di Settimo Torinese con cui ci fu una vera relazione nell’estate del 2013; Damiano S., muratore e padre di un compagno di scuola del figlio a cui era legata da una profonda amicizia, scandita da decine e decine di telefonate, anche nelle ultime ore prima della scomparsa.
 

ELENA 
CESTE
ELENA CESTE

Damiano S. ha lasciato Costigliole. Teme i giornalisti e in paese corre voce che il suo matrimonio sia entrato in crisi. Di certo c’è che Michele Buoninconti, il marito, sapeva delle attenzioni del muratore nei confronti di sua moglie. Quindi la storia della ricarica da 30 euro della scheda di Elena, forse effettuata proprio da Damiano S., circostanza poi scoperta dal marito.

 

ELENA 
CESTE
ELENA CESTE

Il quinto uomo, pare un collega di Michele, aveva attivato la funzione «You and me» della sua Sim con quella utilizzata da Elena. Ma quella scheda era stata attivata a suo tempo dal marito. Gli sarebbe bastato connettersi con il sito web del gestore, registrarsi e poi, con una password, visualizzare tutto il traffico telefonico della moglie, compresi numeri chiamanti e Sms inviati.
 

Il sesto personaggio, il più anziano, fa parte delle vecchie amicizie di famiglia, in qualche modo sopravvissute al trasferimento di Elena prima a Salerno e poi nell’Astigiano. L’età varia dai 37 ai 63 anni. Quasi tutti sposati, in possesso di un lavoro, alcuni con la fama e l’atteggiamento da «conquistatori» di donne, quasi scelte nel proprio ambiente sociale, con profili simili o identici.
 

Michele Buoninconti marito di Elena CesteMichele Buoninconti marito di Elena Ceste

Ultimo dettaglio. Inquietante. Elena aveva scoperto che «qualcuno» si era impossessato della password del suo profilo Facebook. Aveva letto delle risposte a delle conversazioni private con alcuni dei suoi amici che lei non aveva scritto. Persino auguri di compleanno fatti e ricambiati. Un misterioso alter ego che aveva violato i segreti della sua chat. Tanto da sconvolgerla.

 

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