QUANDO COACHELLA RIMA CON COATTELLA – CON I SUOI COSCIONI BEYONCE’ FA STRAGE AL FESTIVAL DEI FIGHETTI - ARRIVA VESTITA DA NEFERTITI POI RIUNISCE LE DESTINY’S CHILD E INFINE GORGHEGGIA CON IL SUO PRINCIPE CONSORTE JAY Z (VIDEO) – LA SVOLTA DEL FESTIVAL EX ALTERNATIVO, DOVE I RICCHI SI AGGHINDANO PER FARSI I SELFIE SU INSTAGRAM - ECCO COME SI CONCIANO
1. Mario Manca per Vanity Fair
Le undici di sera, l’aria rarefatta della primavera californiana, centinaia di migliaia di fan che aspettano lei, Beyoncé, regina del pop, prima afroamericana della storia del Coachella a guadagnarsi lo slot della sera, il più prestigioso, quello di cui la stampa di tutto il mondo parlerà la mattina dopo. L’atmosfera che si respira è quella da grande evento, «trovatevi un posto, caricate i telefoni, andate a prendere le bevande», scrive Bey su Facebook pochi minuti prima di salire sul palco.
«Ho bisogno della vostra energia», insiste prima che ballerine vestite da cheerleader e bande di fiati e di ottoni la annuncino come i cortigiani con la regina.
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«È la notte di Beyoncé» scrive qualcuno, «stiamo assistendo a una pagina di storia» rincara qualcun altro. Di certo è il concerto più scoppiettante di questa edizione, due ore di puro intrattenimento fra fuochi pirotecnici, ledwall illuminati a giorno, costumi da principesse egiziane e successi da cantare e ricantare.
Come Crazy in Love, con cui Bey inaugura la serata. O Lift Every Voice and Sing, inno nazionale degli afroamericani. O Lose My Breath, insieme a Kelly Rowland e Michelle Williams che con Bey erano le Destiny’s Child, trio R&B da milioni di dollari che la cantante aveva già riunito nel 2013 in occasione dell’Half-Time Show del Super Bowl.
Beyonce e Destiny's Child a Coachella
Beyonce e Destiny's Child a Coachella
«Coachella, grazie per avermi permesso di essere la prima donna nera a esibirsi in prima linea», urla Beyoncé dal palco, la chioma come quella di una leonessa, il trucco ancora perfetto, neanche una goccia di sudore a imperlarle la fronte.
Tutto è perfetto, tutto va come deve andare. Chi segue Beyoncé, dopotutto, lo sa, non si muova foglia che la Knowles non voglia. Eccola che batte le mani sulle ginocchia a ritmo di Partition, che balla sulle note di Baby Boy, che ancheggia con la sorella Solange con Get Me Bodied in sottofondo, che sorride al cospetto del marito Jay-Z con cui a brevissimo partirà in tour in giro per il mondo.
Nessuno ha mai visto una performance così straordinaria, eccezionale, priva di sbavature. E lei, Beyoncé, ringrazia, ammicca, gioisce dei cori che la invocano come una martire e degli applausi che l’abbracciano come una vecchia amica. Forse valeva la pena aspettare per raggiungere un livello così alto. Forse era destino che nel 2017 disdicesse la sua esibizione causa maternità per lasciare posto a Lady Gaga. Forse era giusto confezionare uno show così grandioso e, come urla qualcuno, «scrivere la storia».
2. Da www.lastampa.it
Tra le esibizioni del Coachella, c’è anche una sorpresa. Beyoncé, prima donna afroamericana a tenere il concerto principale, ha regalato ai suoi fan un’inaspettata reunion con le Destiny’s Child. L’esibizione, però, è stata caratterizzata da un piccolo problema con la scollatura, che ha costretto la star a mantenersi il vestito per gran parte del numero.
3. Lorenzo Soria per la Stampa
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È stata un'altra settimana di sorprese, colpi di scena e minacce. Ma ignari dei tanti segnali ansiogeni che continuano ad arrivare dal mondo, e proprio mentre Donald Trump ordinava il lancio di missili sulla Siria, decine di migliaia di giovani e non sono accorsi al Coachella Valley Music and Arts Festival di Indio, nel deserto del Mojave in California. O, semplicemente, Coachella.
Venerdì, primo giorno, l'attrazione principale è stato The Weeknd, che non ha saputo nascondere le lacrime quando in Call Out My name ha ricordato la sua storia d' amore con Selena Gomez. Vince Staples ha portato sul palco a sorpresa Kendrick Lamar. Il dj norvegese Kygo ha portato invece Jamie Foxx, mentre Jean-Michel Jarre si esibiva in un palco non lontano da quello principale (ce ne sono sei).
Ieri notte è stata invece la volta di Beyoncé, che aveva dovuto rinunciare a Coachella l'anno scorso a causa della gravidanza e che si è presentata con uno spettacolare entourage di oltre 100 ballerini. Poi è toccato a Eminem, e sono arrivati anche Cardi B, SZA, Kali Uchis, Post Malone, Jorja Smith, Kelela, Daniel Caesar. Un totale di 166 live, un terzo rappresentati da donne.
A 19 anni dalla sua nascita Coachella, un festival nato con ambizioni alternative e anti-establishment, molto rock, è diventato un'altra cosa. Restano il campo di polo circondato da palme impossibilmente alte e suggestive. Il caldo, che a volte può diventare intollerabile.
L' odore acre della marijuana, che nel frattempo in California è diventata legale. Gli indumenti stravaganti, i volti sorridenti e multicolori. Ma Coachella è anche un festival del cibo, una festa che accontenta vegani e carnivori, chi cerca cibi etnici e chi vuole sedersi per una cena da quattro portate preparata da celebri chef. La moda conta quasi quanto la musica e ci sono boutiques, sostenute dai «social influencers», che spingono vestiti, gioielli, creme.
C' è pure una Platinum House, dove la American Express offre meditazioni e altri privilegi ai suoi clienti più importanti. Poi c' è la parte artistica: il pezzo più popolare e dominante, quest' anno, è Spectra, una torre circolare che porta i visitatori che ci camminano dentro a 25 metri di altezza, da dove si ammirano i vari palchi e le luci multicolori delle altre installazioni.
Beyonce e Destiny's Child a Coachella
Per i fan di Coachella che ci vengono sin dai suoi inizi, una manifestazione diventata quasi irriconoscibile. Il costo per i due giorni della prima edizione, nel 1999, era di 50 dollari. I giorni sono diventati tre, c' è un secondo weekend dove si ripetono gli stessi atti del primo. Il costo? 429 dollari, con gran parte dei biglietti venduti prima dell'annuncio del programma. Ma molti optano per il Vip Pass, che garantisce accesso ad aree più esclusive, cibo più raffinato, cocktails artigianali.
A questo vanno aggiunti il trasporto e i parcheggi, a meno che non si opti per un volo privato da Los Angeles pubblicizzato al costo di «soli» 199 dollari a tratta e che porta al vicino aeroporto di Thermal.
Coachella è diventato un evento molto criticato, il festival dei «One Percenters» e di chi cerca una vacanza da documentare su Instagram, esprimendo felicità un po' forzata e dubbio benessere. Ma è anche un'esperienza affascinante, per l'udito e per gli altri sensi. C' è pure un #Coachella emoji, che è una palma. Ed è nei dialoghi del film Black Panther. Nel bene, e nel male, Coachella è un rito americano.
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