
IL CAOS DOPO MARCHIONNE - LA CONSOB INTERVIENE PER VIGILARE SULLE FORTISSIME OSCILLAZIONI AZIONARIE DEL TITOLO FCA DOPO LA MORTE DEL MANAGER - L’INCONTRO DI JOHN ELKANN CON I FAMIGLIARI DI MARCHIONNE E L'ANNUNCIO SHOCK: "IL SUO ENCEFALOGRAMMA ORMAI È PIATTO"
1 - FCA, CONSOB IN CAMPO È SCONTRO SULLA PRIVACY
Giorgio Ursicino per “il Messaggero”
SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN
I giganti fanno parlare di loro anche quando non ci sono più. Questo lo sappiamo bene, fa parte della storia. Sergio Marchionne ha lasciato questa terra già da qualche giorno, ma resta acceso il dibattito sulla sua malattia, sulle cause che hanno portato un uomo tanto forte e straordinario ad arrendersi ad una malattia apparentemente in poche settimane. Un dibattito anche acceso.
Il tema merita grande garbo, tanto rispetto, poiché riguarda uno dei cardini fondamentali della privacy, la salute. E con la salute non si scherza poiché, com' è evidente a tutti, è l' essenza della vita stessa. Ad alimentare la discussione, come spesso avviene, c' è il business, un macigno sull' altra parte della bilancia.
richard palmer sergio marchionne john elkann
I MERCATI
Se qualcuno avesse saputo che il leader illuminato fosse stato malato i mercati si sarebbero comportati in modo diverso? Il diretto interessato doveva dirlo? L'azienda era a conoscenza? Ieri ha fatto sapere di monitorare la situazione pure la Consob, ma da una valutazione provvisoria pare che non ci sia nulla di irregolare, anche se i riflettori continuano ad essere accesi come sempre avviene in questi casi. Quando si verificano eventi price sensitive le verifiche sono di routine per essere certi che non ci siano ipotesi di market abuse. Atti dovuti che nella maggior parte dei casi si chiudono senza evidenziare anomalie.
IL MANAGER AMICO
JOHN ELKANN - MONTEZEMOLO - SERGIO MARCHIONNE
Dopo John Elkann e il Lingotto, ieri ha precisato di non aver saputo nulla dello stato di salute dell' ad di Fca nemmeno Alfredo Altavilla, uno dai manager da sempre più vicini a Sergio e sicuramente anche un suo grande amico. Potrà sembrare strano, ma la storia che nessuno sapeva quasi certamente è vera. Come ha confermato la sua famiglia, infatti, Sergio non ha parlato con nessuno del suo stato fisico e questo era un suo sacrosanto diritto.
Nonostante le esigenze del business e dei mercati, infatti, tutte le principali legislazioni del pianeta tutelano la privacy sulla salute di una persona più della richiesta di informazioni e di trasparenza avanzate dalle Borse. Ad accendere il dibattito sull'argomento era stata sabato scorso Jena McGregor quando gli avvicendamenti nelle aziende della galassia Exor avevano evidenziato che Sergio stava male.
Diversi professori ed esperti di diritto americani sostenevano nell' articolo che la privacy era già stata sacrificata a sufficienza sull' altare di dare informazioni relative al ceo. Dal punto di vista del diritto, su entrambe le sponde dell' Atlantico, anche se qualcuno sapeva non avrebbe dovuto dirlo.
LA SVIZZERA
L'unico che aveva il diritto di farlo era Sergio stesso poiché il tema riguardava la sua salute e la sua vita. John Elkann ha affermato con forza che non era a conoscenza e questo non può essere messo in discussione. Se avesse saputo, però, non poteva parlare. Avrebbe potuto farlo, ma non era obbligato, solo se Marchionne lo avesse espressamente autorizzato.
Sempre sull' altare del business, del brand e della reputazione, ha probabilmente infranto la privacy del manager italo-canadese anche l' ospedale universitario di Zurigo che, per difendersi dalle tante voci di non aver operato nel modo migliore, ha comunicato che Sergio era un loro paziente da oltre un anno per curare una «grave malattia».
La stessa struttura in precedenza aveva mantenuto il riserbo più assoluto, non ammettendo addirittura che il paziente fosse ricoverato nei propri reparti.
SCELTA PERSONALE
Un' informazione che certamente Sergio non avrebbe gradito, lui che della Svizzera tanto apprezzava l' efficienza, la discrezione e la riservatezza. Anche questo potrà sembrare strano, ma paradossalmente i diritti potrebbero essere stati infranti in direzione opposta. Per prendere decisioni ormai improcrastinabili sulla guida delle aziende si è infatti involontariamente rivelato al mondo che Marchionne stava molto male.
Che in questa difficile fase che lo ha portato alla resa, il silenzio e il riserbo fossero la volontà di Sergio è sotto gli occhi di tutti. E questa decisione su come gestire la propria fine è un valore che non può essere sacrificato per nessun' altra esigenza, nemmeno la richiesta di informazioni e di trasparenza dei mercati.
Manager impetuoso e travolgente, che attirava i riflettori e accendeva le telecamere, Sergio aveva scelto di uscire di scena con grande discrezione. Cosa realmente avesse e come voleva che andassero le cose in quei giorni difficili lo aveva condiviso solo con i suoi familiari, tanto che non ha voluto nemmeno un funerale pubblico e tenuto riservato la destinazione della sua salma. Un fondamentale diritto che la morale, il buon senso e le leggi tutelano in qualsiasi paese del mondo.
2 - ELKANN DA MARCHIONNE E L'ANNUNCIO SHOCK "IL SUO ENCEFALOGRAMMA ORMAI È PIATTO"
Estratto dell’articolo di Paolo Griseri per “la Repubblica”
Il 20 luglio […] all' Universitätsspital di Zurigo John Elkann incontra i familiari di Sergio Marchionne. […] «Voglio vedere Sergio». Il momento è drammatico. «Non potrà tornare a lavorare» , si sente dire il presidente di Fca. Manuela, la compagna del manager, aggiunge che «l'elettroencefalogramma di Sergio è piatto, non tornerà mai più».
È in quel preciso attimo che Elkann capisce che bisogna agire in fretta. Perché l' azienda non può rimanere senza amministratore delegato […]. Quello è il momento in cui un ritardo potrebbe finire per essere imputato alla società che, avendo appreso le condizioni gravissime del suo manager, non avesse proceduto immediatamente alla sua sostituzione. […] Elkann predispone la convocazione dei board di Fca, Cnh e Ferrari per il giorno successivo.
sergio marchionne tullio del sette john elkann
In fondo è proprio la decisione del 20 luglio, il poco tempo che intercorre da quando l'azionista ha saputo delle condizioni di Marchionne a quando sceglie la sostituzione, a mettere oggi Fca al riparo dalle eventuali rimostranze degli azionisti in Europa e in America. […]
Il terzo viaggio di John Elkann a Zurigo è della mattina del 25 luglio, quando apprende della morte di Marchionne. […] Ma anche in quella occasione nessuno avrebbe detto al presidente della Fca che l'amministratore delegato era in cura da un anno in quell' ospedale per « una grave malattia».
renzi marchionne elkann alla borsa per la quotazione di ferrari
Una circostanza emersa solo il giorno dopo, quando la clinica, per difendersi dalle voci di un errore medico durante l'operazione, decide di rivelare in un comunicato la malattia di Marchionne. […] È solo dopo il comunicato della clinica svizzera che Fca ha precisato di essere stata tenuta all' oscuro della malattia di Marchionne. Ed è solo dopo questo comunicato che la famiglia, giovedì notte, ha a sua volta confermato di aver nascosto la circostanza alla società. Dunque, se nessuno sapeva, nessuno può essere accusato di aver nascosto la notizia alle Borse. […]