fabiano di marco coronavirus

“PRECIPITA TUTTO DOMENICA PRIMO MARZO. NON LO DIMENTICHERÒ MAI. LA GUERRA” – FATE LEGGERE A CHI SI OSTINA A STARE IN GIRO LA TERRIBILE TESTIMONIANZA DI FABIANO DI MARCO, PRIMARIO DI PNEUMOLOGIA A BERGAMO. “IN PRONTO SOCCORSO TROVO PAZIENTI OVUNQUE CON POLMONITI GRAVI, CHE RANTOLAVANO. MENTRE L’ITALIA VOLEVA RIAPRIRE LE SUE CITTÀ, IN 24 ORE ABBIAMO CONSUMATO 5MILA MASCHERINE” – “TRA NOI SIAMO A 400 CONTAGI SU 1600. L’IMPIANTO A OSSIGENO È CONSUMATO PER CONSUMARE MASSIMO 8MILA LITRI AL MINUTO. NOI CON LE TERAPIE INTENSIVE NE CONSUMAVAMO 8.600” – VIDEO

 

 

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

fabiano di marco2

«In fondo al corridoio c' è la stanza del capo dipartimento. Da una settimana è a casa con il coronavirus. La stanza accanto alla mia è di una collega che ha il cognato ricoverato in terapia intensiva. In quella di fronte c' è una cardiologa. Anche sua madre è qui. A Bergamo ogni famiglia piangerà i suoi cari. Non sono io a dirlo, sono i numeri».

 

Mezzanotte e mezza. Quarto piano della quarta torre del Papa Giovanni XXIII. Il professor Fabiano Di Marco usa i numeri per mantenere una rotta in questo marasma. Ogni frase, una cifra. Nato in Svizzera, cresciuto a Milano, 46 anni, moglie, tre figli. Docente universitario, primario di pneumologia, nell' ospedale diventato un avamposto di questa resistenza al male. Ormai è passato un mese. «Ai miei avevo detto che li avrei raggiunti in montagna. C' erano le feste di Carnevale».

coronavirus terapia intensiva bergamo

 

Se lo ricorda quel venerdì 21 febbraio?

«Come fosse ieri. Ma anche come fosse un' altra vita. Fino alle 12, un giorno normale.

Poi mi chiama da Milano il professor Stefano Centanni, il mio maestro: guarda che a Lodi è un disastro. Così, inizio a parlare con i colleghi rianimatori. Sapevamo che le polmoniti da Covid-19 sarebbero toccate a noi».

 

E dopo?

esercito a bergamo per portare via le bare 3

«Alle 20 ricevo messaggi allarmati dalla direzione. Dobbiamo liberare infettivologia, per essere pronti ad accettare tutti i malati di Covid-19 della provincia. Eseguo. Prendiamo tutti gli altri pazienti e li mandiamo nelle chirurgie, che hanno posti liberi».

 

Avevate già casi sospetti?

il servizio di sky news dall'ospedale di bergamo

«Molti ricoverati con la febbre, tra i quali un uomo che era entrato in contatto con Mattia, il paziente 1 di Codogno. Domenica pomeriggio il reparto di infettivologia si riempie. Ma è solo tanta gente con tampone positivo».

 

Quando capisce che è un disastro?

«Precipita tutto domenica primo marzo. Al mattino presto entro al Pronto soccorso.

fabiano di marco

Non dimenticherò mai. La guerra. Non trovo altra definizione. Pazienti ovunque con polmoniti gravi, che rantolavano. Sulle barelle, nei corridoi. Avevano aperto la sala maxi-afflusso, e anche quella era strapiena. Mentre l' Italia voleva riaprire le sue città, in 24 ore abbiamo consumato 5.000 mascherine filtranti. C' era un panico generale».

 

Lei come reagisce?

«Alle 8.30 mando un sms sul nostro gruppo, infermieri e medici. Chi può venga qui di corsa. Alle nove abbiamo portato su il primo paziente. La mia caposala era stravolta. Nessuno di noi ha mangiato. Quel giorno è cambiato qualcosa anche nelle nostre vite».

bare a bergamo

 

Quando il primo morto?

«Due giorni dopo. Molto anziano, malato. Ma non dovrebbe significare niente».

 

Eravate già in emergenza?

«La rianimazione Covid-19 che avevamo creato si era riempita. Ma quelle di altre città prendevano pazienti. Solo che chiedevano la positività del tampone. E il San Matteo di Pavia, uno dei tre centri lombardi autorizzati a esaminarli, era sommerso dal lavoro. Così si è creato l' ingorgo».

coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop

 

Come ne siete usciti?

«C' era una parte del blocco centrale dell' ospedale mai aperta e adibita a magazzino.

Non chieda a me come hanno fatto. Alle 13 c' erano ancora i pallet e i pannelli abbandonati. Alle 19.20 ho portato giù il primo paziente da intubare. I bergamaschi, gente tostissima e coraggiosa».

 

Quanti posti avete creato?

PRONTO SOCCORSO POLICLINICO ZINGONIA BERGAMO

«Martedì scorso i pazienti Covid-19 hanno superato quelli con altre patologie. Sono oltre cinquecento, ormai».

 

Per i caschi respiratori come avete fatto?

«All' inizio ne avevamo 20. Abbiamo cominciato a cercare. Niente, finito tutto. Sabato 7 marzo mi ricordo che 15 anni fa avevo conosciuto il titolare di una piccola azienda familiare di Levate, che faceva impianti ad ossigeno. Gli telefono: siamo disperati».

 

Risposta?

fabiano di marco 1atalanta valencia

«Ne ho dieci, li sistemo e ve li porto lunedì. Lunedì è tardi, lo supplico. Mi faccia chiamare i miei ragazzi, li monto e arriviamo subito, dice. Vergognandomi, gli dico che me ne servono ancora. Lui: mi dia tre ore e gliene faccio altri nove».

 

E oggi?

«Ne abbiamo 139, siamo l' ospedale più fornito d' Europa. Grazie a lui. Dice che fa solo quel che gli hanno insegnato i suoi genitori. Gente così».

 

Quanti decessi al giorno?

ospedale papa giovanni bergamo

«Ormai tra 15 e 20. Venerdì 13 marzo il peggiore, finora».

 

Come è potuto accadere?

«Ne sento tante, dico la mia. Diciannove febbraio, 40 mila bergamaschi a San Siro per Atalanta-Valencia. In pullman, auto, treno. Una bomba biologica, purtroppo».

 

Ce la fate a reggere?

ospedale papa giovanni bergamo

«All' inizio di questa settimana è venuto l' ingegnere. Ragazzi l' impianto a ossigeno non ce la fa. È progettato per consumare massimo 8.000 litri al minuto. Voi con le terapie intensive ne fate fuori 8.600. Al minuto, ripeto».

 

Avete trovato la soluzione?

«Lavorando di notte hanno costruito un altro silos che ci fa arrivare a 10.000 litri».

 

C' è abbastanza personale?

ospedale bergamo coronavirus

«Abbiamo fatto corsi di formazione. Tremila operatori. Un' ora per spiegare la malattia, un' altra sul casco di rianimazione. E poi in corsia».

 

La riconversione umana funziona?

«Mi rendo conto che non è facile. Tu sei anatomopatologo oppure un chirurgo, e da un momento all' altro ti viene detto che devi gestire pazienti con una infettività altissima».

 

papa giovanni di bergamo

Quanti contagi tra voi?

«Siamo a 400 su 1.600».

 

È così difficile far capire la situazione?

«Sì, anche in ospedale. Ogni reparto è un mondo a sé. Pochi giorni fa mi telefona un medico, caro amico. Sono qui al "tuo" Pronto soccorso con mio padre che ha 88 anni. Ha il coronavirus. Lo raggiungo, tra barelle e confusione. Mi guarda con le lacrime agli occhi: non avevo capito, dice».

 

coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 1

Come sta il padre del suo collega?

«È morto».

esercito porta via le bare da bergamoesercito a bergamo per portare via le bare 4esercito a bergamo per portare via le barecoronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 3coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stopesercito porta via le bare da bergamocoronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 4

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…