raul esteban calderon diabolik

ECCO COME È MORTO DIABOLIK - LA RICOSTRUZIONE DELL’AGGUATO A FABRIZIO PISCITELLI IN VIA LEMONIA A ROMA. DIABOLIK E’ SEDUTO ACCANTO AL GUARDIASPALLE CUBANO. ALLE SUE SPALLE SI PALESA IL KILLER CHE SPARA. E POI... - IL VIDEO, REALIZZATO DA UN SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA DI UN PALAZZO, È L’ELEMENTO DI PROVA PIU’ SOLIDO NEI CONFRONTI DELL’ARGENTINO RAUL ESTEBAN CALDERON ACCUSATO ANCHE DALL’EX DEL DELITTO..

CAMILLA MOZZETTI PER IL MESSAGGERO

 

DIABOLIK AGGUATO

Chissà dov' è oggi quell'uomo che con una maglietta viola e bianca è passato alle spalle di Fabrizio Piscitelli, vedendolo ancora in piedi, appena sceso dall'auto parcheggiata in via Lemonia, quel pomeriggio del 7 agosto di due anni fa, senza capire chi fosse. Senza sapere quale destino lo attendesse. Lo avrà letto poi sui giornali, sentito alla tv, e magari si sarà anche detto incredulo: «Io ero lì, gli sono passato accanto soltanto una mezz' ora prima».

 

Quella sequenza raccontata per oltre due anni, che ha descritto un efferato omicidio, oggi si vede e dura poco meno di trenta minuti. Tanti sono quelli trascorsi tra l'arrivo di Fabrizio Piscitelli al parco degli Acquedotti e la sua morte decretata da un solo colpo di calibro 9 esploso alla nuca. Il video realizzato da un sistema di videosorveglianza di un palazzo di via Lemonia - divenuto poi dirimente per contestare all'argentino Raul Esteban Calderon l'omicidio del capo ultrà - ha catturato per intero tutta la sequenza del delitto.

 

DIABOLIK AGGUATO

LE IMMAGINI Sono le 18.32 quando Diabolik, in maglietta e calzoncini, arriva al parco degli Acquedotti, con lui c'è l'autista cubano Eliobe Creagh Gomez, uomo corpulento che indossa una camicia celeste e dei pantaloni chiari. I due si incamminano verso quella panchina, trasformata poi in meta di pellegrinaggio per decine e decine di tifosi. Siedono l'uno accanto all'altro: Piscitelli sulla sinistra a occhio di telecamera e l'autista cubano sulla destra. Passano appena dodici minuti e alle 18.44, come segnerà poi il timer del sistema di videosorveglianza, il killer-runner è già alle loro spalle.

 

diabolik

Da lì è questione di attimi: l'uomo estrae l'arma, la indirizza verso Piscitelli, esplode il colpo e scappa. Quando il capo ultrà cade a terra il runner è già lontano: sta fuggendo in direzione di via Lemonia seguendo una direttrice che porta verso la macchina di Piscitelli mentre l'autista cubano scappa dalla parte opposta. In un istante sembra che la scena e i protagonisti formino un triangolo con il cadavere di Diabolik steso in terra e un uomo comune, un anziano, seduto su una panchina non distante che volta lo sguardo da un'altra parte.

 

LE ANALISI Il video, nelle mani della Squadra Mobile già dalla sera del delitto, è stato uno dei componenti che ha permesso di chiudere il cerchio su Raul Esteban Calderon. Per avvalorare le intercettazioni dell'ex compagna, una rapinatrice romana di 47 anni, le sue dichiarazioni al pm prima di essere trasferita in una località protetta, oltre alle parole raccolte dalle ambientali in carcere e pronunciate dai fratelli Bennato, c'è stato quel video su cui il professor Andrea Maria Lingua, ordinario al dipartimento di Ingegneria del politecnico di Torino, ha compiuto un'analisi antropometrica. La perizia - richiesta dalla Mobile e avallata dal Procura - ha dimostrato dopo la comparazione di sei misure antropometriche (altezza, spalle, gamba destra, gamba sinistra braccio destro e braccio sinistro) «Una chiara compatibilità tra l'indagato Raul Calderon - scrive il gip Tamara De Amicis nell'ordinanza di custodia cautelare a carico dell'argentino - e l'omicida».

RAUL ESTEBAN CALDERON KILLER DIABOLIK

 

Su cui gli investigatori lavoravano già da tempo. È tutto scritto nell'ordinanza del gip che mette insieme anche l'attività svolta a tre mesi dal delitto Piscitelli quando Leandro Bennato - accusato di essere il mandante - prova con Calderon a far fuori il suo braccio destro, Fabrizio Fabietti.

 

Ora si attende il Riesame, previsto dopo Natale. La difesa dell'argentino si sta dando da fare per cercare di contestare la tesi dell'accusa. Di contro, l'accusa stessa, sta lavorando per rafforzare il proprio impianto. A partire dalle analisi aggiuntive che in queste ore si stanno eseguendo sul bossolo esploso dalla calibro 9 e rinvenuto al parco degli Acquedotti benché dell'arma non vi sia traccia.

Raul Esteban Calderonraul esteban calderonraul esteban calderon OMICIDIO DI DIABOLIK PISCITELLI

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA