CRIPTO-WAR! I DURI E PURI DEL MONDO DELLE CRIPTOVALUTE SI RIBELLANO CONTRO I "MEMECOIN" (SOPRANNOMINATI "SHITCOIN"; "MONETE DI MERDA"), COME QUELLI CREATI DA DONALD E MELANIA TRUMP ALLA VIGILIA DELL'INSEDIAMENTO ALLA CASA BIANCA - IL MOTIVO DEL MALCONTENTO? I "MEMECOIN", CHE CHIUNQUE PUO' CREARE A COSTO ZERO, MINANO LA CREDIBILITÀ DEI "BITCOIN": IL GRANDE PUBBLICO NON NE CAPISCE LA DIFFERENZA E CREDE CHE TUTTO IL MONDO DELLE CRIPTO SIA UN PERICOLOSO GIOCO D'AZZARDO...
Estratto dell'articolo di Barbara Carfagna per "Il Sole 24 Ore"
La mossa di Trump e, a seguire, Melania di creare le loro criptovalute $Trump e $Melania alla vigilia dell’insediamento del neoPresidente degli Stati Uniti ha smorzato non poco gli entusiasmi della comunità Bitcoin che erano seguiti alle prime dichiarazioni. [...]
I duri e puri del mondo crypto considerano i memecoin (nati da un meme: un’immagine o una tendenza che si diffonde rapidamente sui socialmedia) come i due presidenziali, “shitcoin” laddove “shit” è proprio quello che state pensando.
Tanti investimenti che nelle ore precedenti l’Inauguration Day potevano essere fatti nella madre delle blockchain (Bitcoin) sono stati dirottati verso due crypto volatili e inaffidabili che porteranno giù con loro anche la reputazione del Bitcoin, visto che né la stampa né la gente comune è ancora in grado di scindere tra i meme e il Bitcoin.
MELANIA TRUMP ANNUNCIA LA SUA CRIPTOVALUTA
Saranno gli stessi supporter di Trump ad essere delusi e a vedere oscillare e poi crollare a picco il valore dei loro investimenti e la fiducia. Avviene molto spesso nel caso di chi, copiando la blockchain originale, lancia dei competitor del Bitcoin.
Il protocollo di Satoshi Nakamoto nasce nel 2008 da un’ideologia opposta a quella speculativa: creare una “internet del denaro” che rimanga libera e aperta a tutti. Le banche centrali stampano moneta alla bisogna mentre servono enormi quantitativi di energia per creare un Bitcoin.
Nel memecoin invece una società o fondazione emette a costo zero una crypto distribuita gratuitamente dai suoi creatori ed estrae valore da chi la acquista successivamente con i propri soldi. Si parla di decine di migliaia di “altcoin” (cloni del Bitcoin) che salgono di valore grazie a narrative accattivanti e, ancor più rapidamente, finiscono nel dimenticatoio.
Il termine si chiama “rug pull” (tirare via il tappeto) e viene effettuato coordinando il trading su piattaforme con il cosiddetto “pump and dump” (pompare e gettare via), ovvero comprare in massa, a pochi centesimi, la cryptovaluta da pompare, creare un’onda di entusiasmo che ne fa salire in modo vertiginoso e artificiale il tasso di cambio e poi vendere il più rapidamente possibile quando arrivano i soldi dei novellini e di chi è convinto che sarà la volta buona.
Fregare insomma chi è lento a tirare via i propri risparmi. La questione sarebbe finita qui se non fosse che il primo crypto-presidente americano, Donald Trump, ha lanciato la sua memecoin innescando il 17 gennaio scorso un “pump and dump” che ha fatto salire il token da 0,18 a 71 dollari, per poi crollare del 60% a 30 dollari, lasciando a mani vuote chi non è stato abbastanza veloce a riprendersi quanto scommesso.
DONALD TRUMP - THE DEFIANT ONES
Molti bitcoiner sono insorti contro questa iniziativa che ha lanciato il segnale che le cryptovalute siano un gioco d’azzardo e non quello che solidamente Bitcoin sta costruendo lentamente ma inesorabilmente in finanza e perfino in Stati come El Salvador che dal 2021 mantiene il primato di Nazione Bitcoin con un fondo sovrano che, disinteressandosi di ogni altra criptovaluta, ha raggiunto un profitto di circa 350 milioni di valore in dollari. [...]
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