petre rupa nicolas alexander david solomon dimitru luca morisi

"ABBIAMO PORTATO NOI LA DROGA DELLO STUPRO A CASA DI LUCA MORISI" - UNO DEI DUE ESCORT RUMENI, ALEXANDER, SVELA ALTRI DETTAGLI SULLA NOTTE A CASA DEL SOCIAL-GURU: "MORISI SI È COMPORTATO IN MODO CORRETTO, NON HA SBAGLIATO NIENTE. E NOI NON SAPEVAMO CHI FOSSE - E' STATO IL MIO AMICO NICOLAS A CHIAMARE I CARABINIERI PER COLPA DELLA DROGA CHE AVEVAMO PRESO. ERA FUORI, NON RAGIONAVA - TUTTO È SUCCESSO IL 14 DI AGOSTO E NON SIAMO STATI NOI A PARLARNE CON QUALCUNO - DA QUANDO SUL GIORNALE 'LA VERITÀ' HANNO PUBBLICATO IL MIO NOME, LA MIA FACCIA E OGNI COSA DI ME, SONO ALL'INFERNO" - LA DANDOLO ANTICIPAZIONE...

SIAMO SICURI CHE LA DROGA DELLO STUPRO FOSSE DI LUCA MORISI? - ALBERTO DANDOLO: "CHI LA NOTTE LA CONOSCE BENE SA CHE A MILANO CI SONO SOLO 3 O 4 NUMERI A CUI (E CON MOLTO ANTICIPO) CI SI PUÒ RIVOLGERE PER RACCATTARE IL GHB. E GUARDA CASO SONO SOLO NUMERI DI TELEFONO A CUI RISPONDONO VOCI RUMENE - E CON LORO NON SI SCHERZA E BISOGNA RISPETTARE I PATTI PRESI. MAI TENTARE DI FARE I FURBETTI CON LORO. PERCHÉ NON SONO MOLTO DOCILI E SOPRATTUTTO GODONO DI PROTEZIONI AD ALTISSIMI LIVELLI ESSENDO, SI VOCIFERA, FIDATI E STORICI INFORMATORI DI PIÙ DI QUALCHE 'DIVISA'"

https://m.dagospia.com/dandolo-tutto-quello-che-non-torna-nell-affaire-morisi-con-i-romeni-del-ghb-non-si-scherza-284433

 

Grazia Longo Niccolò Zancan per "la Stampa"

 

luca morisi

«Sì, siamo stati noi. Siamo stati io e Nicolas a portare la droga dello stupro a casa di Luca Morisi». Sono le quattro di pomeriggio. Da un appartamento di Milano, zona Milano Centrale, risponde al telefono un ragazzo in lacrime e piangendo, con le sue parole, pone fine al lato giudiziario del caso Morisi. «La mia vita è distrutta, ho pensieri brutti, non reggo, ho bisogno d'aiuto». Lui è Alexander, nome d'arte. È l'escort che ha preso accordi con Luca Morisi per passare insieme la notte del 13 agosto, dopo aver ricevuto queste raccomandazioni: «Basta che siate seri, non mi prendete in giro».

 

CASA DI LUCA MORISI

Ha 21 anni, è arrivato dalla Romania quando era un ragazzino. Ha fatto le scuole in Italia: «Lavoravo in un bar. È stata la pandemia a stravolgere la mia esistenza. Non avevo più soldi per vivere e nemmeno soldi da mandare a casa. Io mantengo tutta la mia famiglia».

 

Conoscevate già Luca Morisi, il responsabile della comunicazione sui social della Lega e l'inventore della «Bestia» al servizio di Matteo Salvini?

«No, era la prima volta che lo vedevamo. E non sapevamo nulla di lui, di quello che faceva, del suo ruolo politico. Niente di niente, né io né Nicolas. Abbiamo capito solo in questi giorni».

 

Con Nicolas siete amici?

«Certo, siamo amici, ci conosciamo da tanto. Eravamo a letto insieme, qui a casa mia, quando Morisi ci ha contattato».

ESCORT ROMENO CHE HA PASSATO LA NOTTE CON LUCA MORISI

 

Voi avete portato la droga dello stupro, lui ha ammesso di avere consumato della cocaina: in casa sono stati sequestrati 0,31 grammi. Perché avete chiamato i carabinieri il pomeriggio del 14 agosto?

«Non sono stato io a chiamarli. Quello che posso dire è che Morisi con noi è stata una brava persona. Si è comportato bene. Non ha sbagliato niente. E neppure noi abbiamo sbagliato niente».

 

E allora perché quella chiamata ai carabinieri, parlando di soldi o forse di un furto?

«È stato Nicolas a telefonare. Per colpa della droga che avevamo preso. Non ragionava bene, era fuori. Diceva cose assurde».

 

Vi siete più cercati con Morisi?

«No, mai. Ma lo ripeto: Morisi non ha fatto niente di male nei nostri confronti».

 

luca morisi e matteo salvini

Perché sta piangendo?

«Perché sto male, sono senza una lira e nessuno mi vuole più incontrare. Non lavoro. È tutto finito. La mia vita è distrutta. Da quando sul giornale La Verità hanno pubblicato il mio nome, la mia faccia e ogni cosa di me, io sono all'inferno. Prima quei giornalisti si erano finti clienti e mi hanno chiesto anche il codice fiscale per il pagamento, e poi».

 

Poi cosa?

«Quando mi hanno detto chi erano davvero, io li ho richiamati in lacrime. Li ho pregati di non mettere il mio nome, li ho scongiurati di non mettere la foto con la mia faccia. Ho detto che mi sarei ammazzato. Ma loro se ne sono fregati. Adesso non mi chiama più nessuno. Non ho manco i soldi per fare la spesa».

petre rupa solomon dimitru

 

La riconoscono?

«Anche dieci minuti fa, qui sotto al bar. Tutti mi chiedono di Morisi. Scherzano, ma è una tragedia. Nessuno si fida più di me. Il telefono non squilla più. Mi chiamano solo giornalisti che si fingono clienti. Ma fate caso: noi non avevamo detto nulla di quella serata, non eravamo andati noi in giro a raccontare. Quella cosa è successa il 14 di agosto e non siamo stati noi a parlarne con qualcuno: né io né Nicolas».

 

La notizia non è uscita da voi. Perché vuole rimarcarlo?

ESCORT ROMENO CHE HA PASSATO LA NOTTE CON LUCA MORISI

«Perché hanno scritto cose troppo brutte, hanno scritto cose false e tremende. Il nostro lavoro si basa sulla discrezione. Ora siamo distrutti».

 

Ha parlato con il suo avvocato?

«Ne sto cercando uno. Ma sono senza soldi anche per avere un avvocato, spero di poterlo avere gratuitamente per confrontarmi e capire come uscire da questo incubo».

 

Come si sente?

«Malissimo. Penso alla morte, ho bisogno di uno psicologo. Questo è un lavoro brutto e difficile, non è che uno lo fa per per comprarsi la roba di Louis Vuitton».

LUCA MORISI

 

Lei perché lo fa?

«Per soldi. Per necessità. Io lo faccio per vivere e per mantenere tutta la mia famiglia».

 

Dove avete comprato la droga dello stupro?

«Di questa parlerò con il mio avvocato, se ne troverò uno».

 

Ha bisogno d'aiuto?

LA CASA DI LUCA MORISI

«Ho bisogno di fare la spesa».

 

Non ha niente da parte?

«Zero. Tutto quello che ho guadagnato è stato per vivere. Vivere qui a Milano e fare vivere la mia famiglia in Romania».

 

Alexander ci congeda con una frase di questo tipo: «Per favore, mi sono fidato di voi». In procura, a Verona, presto sarà chiamato anche lui. Anche se ufficialmente non risulta fra gli indagati. Perché quella mattina del 14 agosto aveva tenuto un ruolo defilato. Lo stesso che avrebbe voluto tenere sempre. La droga dello stupro era nella bottiglietta di succo di frutta infilata nello zaino di Nicolas, la cocaina su un ripiano della libreria al secondo piano dell'appartamento di Luca Morisi. Così come Morisi stesso ha indicato ai carabinieri.

 

luca morisi

Entrambi i quantitativi sono minimi. Non tali da presupporre il reato di spaccio e probabilmente neanche quello di cessione di sostanze stupefacenti. La procuratrice di Verona, Angela Barbaglio, non vuole commentare questa inchiesta: «Non intendo alimentare con pezzi e bocconi questioni di altro genere. L'incarico è affidato al pm Stefano Aresu. Farà tutti gli accertamenti del caso, su cui noi non diremo neanche una parola. Tireremo le somme alla fine». Un vicenda privata divenuta pubblica per il ruolo politico ricoperto da uno dei suoi protagonisti. Tre vite messe a nudo per un reato minimo o forse inesistente.

matteo salvini e luca morisi 3LUCA MORISImatteo salvini e luca morisi 1LA CASA DI VILLEGGIATURA DI LUCA MORISILUCA MORISI E MATTEO SALVINIPERQUISIZIONE A CASA DI LUCA MORISIluca morisimatteo salvini e luca morisi 5

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…