modelle anoressiche

GIRO DI VITE SUL GIROVITA - UN DEPUTATO FRANCESE PROPONE DI RENDERE OBBLIGATORI I CONTROLLI MEDICI SULLE MODELLE E INTRODURRE IL REATO DI “APOLOGIA DI ANORESSIA” - L’IDEA E’ EVITARE CHE LE INDOSSATRICI DIMAGRISCANO TROPPO

Anais Ginori per “la Repubblica”

 

ANORESSIAANORESSIA

In una delle capitali mondiali della moda, nel paese dove, secondo le statistiche, più donne seguono diete, il governo vuole bandire da pubblicità e sfilate le modelle troppo magre. Nonostante un’industria che vale decine di milioni di euro, Parigi vuole mettere fine a patinate icone femminili che diventano poi punto di riferimento per migliaia di adolescenti a rischio anoressia. Un deputato socialista, Olivier Véran, ha inserito due emendamenti in un più ampio disegno di legge in materia sanitaria. Il testo di Véran, che il governo sosterrà, prevede controlli medici regolari del peso alle mannequin.

 

no anoressia retrono anoressia retro

Ma cos’è oggi la magrezza? I canoni estetici mutano con le epoche e persino da un paese all’altro. Ma per il deputato socialista prima di poter firmare un contratto in Francia, le modelle dovranno presentare un certificato medico che dimostri che il loro Bmi, l’indice di massa corporea, è superiore a 18: nel caso di un’indossatrice alta 1.75, che pesi non meno di 55 chilogrammi. Per i titolari di agenzie che trasgrediscono ci potrà essere una multa fino a 75mila euro e fino a 6 mesi di carcere.

 

OLIVIER VERANOLIVIER VERAN

Un diktat che non tutti condividono, e che può sembrare persino contrario al libero uso del proprio corpo. «È importante che le modelle sappiano che devono mangiare bene e aver cura della propria salute, anche perché le ragazze guardano a loro come ideale estetico», risponde il ministro della Salute, Marisol Touraine. Il governo ha deciso di appoggiare gli emendamenti di Véran. Il deputato socialista, che è anche medico, vorrebbe addirittura che venisse istituito un nuovo reato: “Apologia di anoressia”.

 

«È intollerabile che si possa fare apologia della denutrizione, e che si possano sfruttare a fini commerciali delle persone che si trovano in situazioni di pericolo per la loro salute», ha detto ancora Véran, ricordando che in Francia sono tra 30 e 40mila le persone che soffrono di anoressia, in gran parte adolescenti.

MARISOL TOURAINE MARISOL TOURAINE

 

Per il sindacato nazionale delle agenzie di modelle (Synam) si tratta di una misura che rischia di mettere in pericolo l’industria della moda. «Non si può legiferare solo pensando alla Francia», ha detto in un comunicato l’organismo che rappresenta una quarantina di società di reclutamento. «Siamo costantemente in concorrenza con altre agenzie internazionali. Serve una normativa a livello europeo».

 

Se gli emendamenti verranno approvati nei prossimi giorni, come sembra probabile, la Francia diventerà uno dei paesi con la normativa più severa sulle misure delle mannequin. Il primo paese a varare una legge simile è stato Israele, due anni fa: le modelle di pubblicità e sfilate non devono avere un indice di massa corporea inferiore a 18,5.

modelle anoressiche 3modelle anoressiche 3

 

SFILATA PACO RABANNE ALLA SETTIMANA DELLA MODA DI PARIGI SFILATA PACO RABANNE ALLA SETTIMANA DELLA MODA DI PARIGI

Anche in Italia, nel 2007 era stata lanciata un carta di “buona condotta”, firmata da governo e Camera Nazionale della Moda Italiana, così com’è accaduto in Spagna o in Cile. Ma in questi ultimi casi tutto avviene su base volontaria da parte di agenzie pubblicitarie e stilisti. Il progetto di legge francese è invece obbligatorio: si promuove così l’idea di un corpo femminile che non può scendere sotto certi parametri fisici.

 

SFILATA MANISH ARORA ALLA SETTIMANA DELLA MODA DI PARIGI SFILATA MANISH ARORA ALLA SETTIMANA DELLA MODA DI PARIGI modelle anoressiche 4modelle anoressiche 4modelle anoressiche 6modelle anoressiche 6modelle anoressiche 2modelle anoressiche 2modelle anoressiche 5modelle anoressiche 5

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA RESA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SONO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI DI DOLLARI, E IL PIANO DI TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. INOLTRE ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ PER QUELLO CHE È: UN INGOMBRANTE ALLEATO CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON BRUXELLES O CON I SINGOLI PAESI?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…