sesso al bagno

LA “CAMERA” DEL PIACERE - CHI SONO IL DEPUTATO LEGHISTA E LA COLLEGA GRILLINA BECCATI A FARE SESSO NEI BAGNI DI MONTECITORIO? - ALLA CAMERA NON SI PARLA D’ALTRO: “DUE BEI RAGAZZI ENTRAMBI, MORI, ALTI. TRAVOLTI DA UNA INSOLITA PASSIONE, TANTO DA RIFUGIARSI IN UN BAGNO DEL QUARTO PIANO, DOVE IL RISCHIO È ALTISSIMO PERCHÉ…” - I PIDDINI SPIFFERANO: “CHIEDETE AD ALESSIA MORANI, SA OGNI PARTICOLARE…”

Fosca Bincher per “il Tempo”

 

La bomba era stata tirata qualche giorno fa nella sua rubrica di gossip da Romana Liuzzo, l’affascinante nipote di Guido Carli: “alla toilette si rinsalda il rapporto tra Lega e M5s”. E via a raccontare l’indiscrezione di un momento di passione pizzicato per caso in toilette che vedeva protagonisti un deputato della Lega e una collega dei 5 stelle. Notizia confortante per lo stato di salute  del governo gialloverde, anche se un pizzico imbarazzante peri diretti interessati. Poteva finire lì.

 

montecitorio

Invece fra uno sbuffo e l' altro per la snervante attesa della legge di bilancio che tardava ad arrivare (ancora ieri sera durante la seduta notturna che ne inaugurava la discussione generale il testo non c' era), la caccia ai due amanti focosi del palazzo è diventata il principale sport praticato dai loro colleghi. E si è trasformata in una vicenda seria, serissima.

 

Tanto è che il capogruppo del M5s , il giovane siciliano Francesco D' Uva, ha inviato un sms ai suoi dai toni imperiosi, vietando a chiunque di parlare con i giornalisti della vicenda. Ma ha sbagliato mira, perché non era la stampa ad andare a caccia della notizia che ormai era divenuta pubblica, e non importa chi e come.

 

alessia morani

Ieri all'ora di pranzo sui vari divani di Montecitorio erano i colleghi a non parlare di altro. Tutti conoscevano i nomi della coppia, e ognuno dava giudizi un po' a casaccio fornendo i particolari dell' incontro: «Due bei ragazzi entrambi, mori, alti. Travolti da una insolita passione, tanto da non potere tergiversare rifugiandosi in un bagno del quarto piano, dove il rischio è altissimo perché c' è il continuo viavai delle commissioni...».

 

A rivelare l' identità degli innamorati erano soprattutto i parlamentari del Pd che non vedono l' ora di occuparsi di qualcosa di un pizzico più eccitante delle disavventure del partito. «Chiedete ad Alessia Morani», suggerivano i suoi colleghi, «lei sa ogni particolare».

 

Qualcuno mi dice che il primo a cui lei l' ha confidato è stato il collega siciliano Fausto Raciti, che pert) è timido e assai riserva to: «Vi diffido anche solo ad accostare il mio nome a questo gossip», minacciava ieri lui, «mi occupo di cose più serie e non di affari privati di questo genere». Ne sorrideva invece il vicepresidente della Camera dello stesso partito, Ettore Rosato: «Finalmente un buon modo di esponenti della maggioranza per utilizzare il tempo qui dentro. Ce ne fossero tanti così, farebbero meno guai».

ettore rosato (2)

 

Cascava dal pero pur sorridendo alle indiscrezioni il grillino atipico Emilio Carelli che almeno come ex giornalista un po' di curiosità l' aveva: «Sono sempre l' ultimo ad accorgermi di queste cose. Sto ore in commissione a lavorare e non vedo e non sento nulla anche se avviene a pochi metri da me...».

 

C' è chi rivendica la privacy come è giusto, ma ci si rende conto che il luogo dove la passione ha travolto i due giovani alleati era in qualche modo pubblico. Altri invece vengono fuori da una settimana difficile. Un giovane deputato leghista di primo pelo piuttosto belloccio ed esuberante confida: «Sono venuti in tanti a chiedermi: sei tu? E qualche problema questi sospetti me lo stanno creando.

FAUSTO RACITI

 

Ho una fidanzata nel collegio dove sono stato eletto. Poi non nego che da quando sono qui qualche occasione è capitata e put) essere che non mi sia tirato indietro. Pert) un po' di sale in zucca ce l' ho: mica qui dentro è capitato, fuori.

 

Ho un posto dove dormo non lontano da qui, e in ogni caso uno anche non l' avesse ha a disposizio ne decine di alberghi o bed and breakfast entro poche decine o centinaia di metri da Montecitorio... Si put) resistere senza finire in una situazione così imbarazzante. Dicono pure che chi li ha pizzicati in bagno avrebbe girato un filmato con un telefonino nascosto dentro la toilette: i due non l' avevano notato...».

SESSO IN BAGNO

 

Se non è lui, dove puntano i sospetti? «Il nome poi me lo ha fatto una collega di altro gruppo. E in effetti ho notato che l' indiziato da giorni è nervoso, intrattabile. Non si ferma alle riunioni, parla sempre freneticamente al telefonino con qualcuno, e preferisce stare solo come prima non accadeva». Il palazzo vive di questi episodi.

 

Ce ne fu più di uno nella scorsa legislatura nel gruppo Pd, si vede che stare in maggioranza aiuta gli ardori. Ma anche la storia di quelle mura ne è piena. Perfino quella dei bagni non è una novità assoluta, e aveva fatto il giro del palazzo qualche incontro ravvicinato dei deputati con dipendenti della Camera. Tanto che poi è stato inserita nel regolamento una norma che individua nella relazione affettiva di un dipendente con un parlamentare la giusta causa per il licenziamento...

 

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...