susanna la prostituta in bicicletta

"QUESTI SONO CAPACI DI FARMI FUORI, NON VOGLIO MORIRE" - IL DRAMMA DI SUSANNA, LA PROSTITUTA IN BICICLETTA SULLA SALARIA: “I MAGNACCIA SI SONO ROTTI IL CAZZO DI ME, MI HANNO FATTO CADERE CON LA BICICLETTA E ADESSO SONO TUTTA ROTTA - MI HANNO SPERONATO CON UNA MACCHINA, E ORA AL MIO POSTO SULLA SALARIA È PIENO DI RUMENE - PRIMA HANNO BRUCIATO LA MIA BARACCA, HANNO PROVATO AD AMMAZZARMI, FACCIO PAURA PERCHÉ TUTTI I CLIENTI VENGONO DA ME. QUANDO A UNA PUTTANA PIACE IL SESSO, LAVORA PIÙ DELLE ALTRE” - AUDIO

 

Da “la Zanzara - Radio 24”

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“Sto malissimo, guarda. Ormai ce l’hanno con me. E’ una storia molto brutta. A febbraio mi hanno bruciato la baracca dove lavoro. Adesso se l’è presa una rumena. E’ andata lì e lavora al posto mio. E già questo è un segnale chiaro. Sicuramente si tratta del racket. L’altro giorno ho provato a tornare sulla Salaria a fare un giro con la bicicletta. Era una bella giornata e mi son detta vediamo se capita qualcuno. Stavo pedalando tranquilla e mi arriva una macchina a gran velocità da dietro e mi dà una botta violenta, così mi fa cadere e scappa via avanti. Più chiaro di così…”.

 

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Questo il racconto di Susanna, la famosa prostituta in bicicletta della Salaria, a La Zanzara su Radio 24: “Sicuramente – dice -   si sono rotti il cazzo che vado lì. Perché oramai sono famosa. Voi mi avete fatto diventare una star. Sono venuti tutti qui da me. Poi voi lo sapete, a me piace il sesso, l’ho detto mille volte”. Ma chi è stato?: “Questo qui mi ha buttato per terra e io d’istinto mi sono rotolata fino al marciapiede verso la destra, perché stavo completamente in mezzo alla strada. Avevo il terrore che arrivasse uno da dietro. Mi avrebbe presa in pieno. Sono tutta rovinata, fratture, contusioni. Il piede, la coscia, gomito, mano, polso”.

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Ma sei andata a denunciare?: “Subito dopo si sono fermati i carabinieri e mi hanno detto: Susanna, lo vuoi capire che qua tu rischi di morire. Questi della mala non mi vogliono più là, ho rotto i coglioni. Io sono una che lavora bene e vengono tutti da me, faccio stare bene il cliente e con 50euro vanno in paradiso. Se so’ rotti er cazzo, capito? I miei clienti sono dipendenti dalla mia sessualità, così bella, così vera. Perché a me piace ciò che faccio. Si vede che queste lavorano in altro modo, e non lavora più nessuna. Quello che è successo ieri è chiaro”.

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Dunque chi ti ha colpito con la macchina potrebbe essere il magnaccia di qualche tua collega sulla strada?: “Sì, sicuro. Ma scusate, la domenica pomeriggio alle due non c’è una macchina. Possibile che questi non mi hanno visto che stavo pedalando? Mi sono venuti addosso apposta. Hanno detto: la famo casca’, così questa non viene più, se semo rotti er cazzo. E’ così, è così. Voi non sapete come sto”.

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“Non credo andrò più sulla Salaria – prosegue – perchè rischio la vita. Non sono morta perché sono allenata, faccio cento chilometri al giorno e so cadere. Sono vent’anni che pedalo. Ma questa caduta mi ha rovinato. Non riesco a piegare la gamba. Chissà quando potrò riprendere ad andare in bicicletta. Ho paura a tornare sulla Salaria, penso che non ci tornerò più. Io non voglio morire. Lavorerò in un altro modo. Lì mi sentivo a casa mia”. Ma non bisogna aver paura di questi: “Ma come no? Questi mi ammazzano. Combatterli e denunciarli? Ma che combatti? Questi stanno lì da trenta, quarant’anni. Sono arrivata io a rompere il cazzo. Da otto, dieci anni. Io lavoro, la gente mi cerca in continuazione. Si sono stufati, basta. Quella è la strada loro. Io muoio di paura adesso”

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