sarah panitzke

PRESA LA “REGINA DEL CRIMINE” - ARRESTATA A BARCELLONA SARAH PANITZKE, LA PRIMA DONNA A ESSERE FINITA NELLA LISTA DEI CRIMINALI PIÙ RICERCATI DEL REGNO UNITO – LA 48ENNE AVEVA PRESO PARTE A UNA FRODE DA 1 MILIARDO DI STERLINE ED ERA RIUSCITA SCAPPARE IN SPAGNA, DOVE E' STATA LATITANTE PER NOVE ANNI, CAMBIANDO IL NOME IN “MARIA ANTONIETTA” - ARRESTATE ALTRE 17 PERSONE, CONDANNATE A 135 ANNI DI PRIGIONE IN TOTALE...

Chiara Bruschi per “il Messaggero”

 

SARAH PANITZKE

Ha latitato per nove anni e, forse, pensava di averla fatta franca. E invece mentre portava i suoi amatissimi cani a passeggio tra i campi di una cittadina spagnola, dove si faceva chiamare Maria Antonietta, è stata arrestata dalla Guardia Civil. Finisce così la fuga di Sarah Panitzke, la prima donna a essere finita nella lista dei criminali più ricercati del Regno Unito.

 

 In attesa di essere estradata, nella sua vita precedente la Panitzke (48 anni compiuti in cella) aveva preso parte a una frode da 1 miliardo di sterline (oltre 1,2 miliardi di euro) ed era riuscita a scappare durante il processo, prima che il tribunale le infliggesse la sentenza di otto anni di carcere in contumacia per riciclaggio di denaro. 

 

ARRESTO SARAH PANITZKE

Una pena che ora potrebbe raddoppiare. Originaria di Fulford, nella periferia di York, aveva scelto la Spagna, dove era riuscita a nascondere le sue radici inglesi grazie alla conoscenza della lingua che aveva studiato all'Università di Manchester, prima di conseguire un master in Business management proprio a Barcellona. 

 

Già nel 2015 le forze dell'ordine erano riuscite a trovarla a Olivella, un villaggio a sud est della capitale della Catalogna, ma qualcuno l'aveva avvisata in tempo per permetterle di scappare. Si era quindi rifugiata a Santa Barbara, cittadina di 4mila abitanti tra Tarragona e Valencia. 

 

LA NUOVA IDENTITÀ 

Conduceva una vita ritirata, seguendo una precisa routine: andava a nuotare nella piscina del condominio negli orari meno affollati e portava a passeggio i suoi cani due volte al giorno. Nella sua nuova identità era Maria Antonietta. «Maria era una persona molto riservata ha raccontato al Times Josefina Lopez, 50 anni non aveva profili social e non usava Whatsapp. Negli ultimi tempi, inoltre, si era data al cucito e «cercava di vendere borse fatte a mano». 

ARRESTO SARAH PANITZKE

 

Il suo appartamento era praticamente vuoto, non invitava mai nessuno ed era come se si fosse appena trasferita. Qualcosa però della sua vita precedente era rimasto: amava Louis Vuitton, aveva vestiti molto costosi e gioielli di valore. Nella sua vita precedente Sarah guidava auto di lusso, si concedeva vacanze da sogno e aveva scatenato la furia dei vicini di casa perché non aveva pagato 40mila euro di spese condominiali, l'equivalente di 10 anni. 

 

SARAH PANITZKE

All'inizio degli anni Duemila era riuscita a nascondere la sua attività criminale in Catalogna con impieghi di vario tipo: aveva lavorato per diversi hotel e per una scuola di tennis per poi aprire un'attività in proprio, l'agenzia Investerest Plans a Canyelles. Finché Hrmc il fisco inglese non ha smascherato la frode da 1 miliardo di sterline messa in atto dalla Panitzke con altre 17 persone, che oggi sono state tutte arrestate e condannate a 135 anni di prigione in totale. La Panitzke, secondo Simon York, direttore della Fraud Investigation Service dell'Hmrc, «ha giocato un ruolo centrale nello spostare milioni di sterline su conti offshore». Un'operazione di riciclaggio di denaro condotta tra Dubai, Spagna e Andorra.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...