atleta russia

FACCIAMO BENE A “SANZIONARE” GLI ATLETI RUSSI, ESCLUDENDOLI DALLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI? – FRANCESCO MERLO: “NO, LE OLIMPIADI SONO, PER ORIGINE E NATURA, PACIFISTE, AL PUNTO CHE PER REALIZZARLE SI FERMAVANO LE GUERRE. LA CACCIA AL RUSSO È UNA TENTAZIONE NELLA QUALE NON DOVREMMO CADERE” – LO SCRITTORE MARCO CIRIELLO: “SE AVESSERO LASCIATO GIOCARE LA NAZIONALE RUSSA DI CALCIO, O GAREGGIARE GLI ALTRI SPORTIVI, FORSE SUCCEDEVA QUALCOSA. FU MUHAMMAD ALI AD ANDARE DA SADDAM HUSSEIN MICA BUSH”

Dalla rubrica della posta di “Repubblica”

 

francesco merlo foto di bacco

Caro Merlo, gli atleti russi e bielorussi, dopo anni di allenamenti e speranze, non potranno partecipare alle paralimpiadi. Pare che altri Paesi abbiano minacciato di non partecipare se loro fossero stati ammessi. Credo poi che la maggior parte degli atleti esclusi sia contro la guerra. Le sembra giusto?

Angelo De Lucia - Caserta

 

Risposta di Francesco Merlo

No. Le olimpiadi sono, per origine e natura, pacifiste, al punto che per realizzarle si fermavano le guerre. Le paralimpiadi lo sono, ça va sans dire , ancora di più. In generale, la caccia al russo è una tentazione nella quale non dovremmo cadere, sia che si tratti di musica, di sport o di letteratura.

 

Alexander Ovechkin

È sbagliata l'idea che dovunque sia coinvolto un russo è coinvolto Putin. Di più: quel che Putin sogna, ma non riesce a ottenere è che la guerra all'Ucraina diventi la guerra del popolo russo. Non aiutiamolo.

 

LOST IN RUSSIAN HOCKEY

Marco Ciriello per https://mexicanjournalist.wordpress.com

 

L’altro giorno ho raccontato l’importanza dello sport e gli errori di chiusura dell’OccideNato. Poi sul Guardian ho letto di Alexander Ovechkin, il più grande giocatore di hockey russo, un putiniano di ferro, che, però, ha detto che sì, Putin è il suo presidente, ma lui è contro la guerra.

 

Vi sembra poco? A me no, perché in Russia la parola guerra non si può dire. Meno ancora si può dissentire dalla decisione. È una piccola cosa? Ma intanto c’è.

VLADIMIR PUTIN

 

Di più ha detto Artemi Panarin, un altro giocatore, ma difende da tempo e con coraggio Alexei Navalny e non è l’eroe di Putin. L’hockey per Putin è fondamentale: propaganda e dimostrazione di forza, e proprio dal suo sport viene la più piccola delle grandi opposizioni. Pensate se avessero lasciato giocare la nazionale russa di calcio, o gareggiare gli altri sportivi, forse non succedeva niente, oppure chissà, cominciava qualcosa. La pace va cercata in ogni modo, soprattutto tra i russi, a cominciare dallo sport. Fu Muhammad Ali ad andare da Saddam Hussein mica Bush.

 

SPORT: UNO SPAZIO PER IL DIALOGO CON LA RUSSIA

Marco Ciriello per https://mexicanjournalist.wordpress.com

 

Artemi Panarin

Quando mi chiedono perché racconto lo sport rispondo sempre perché dentro c’è tutto. Dopo questi giorni penso che non me lo chiederanno più.

 

Senza giri di parole né premesse, le adesioni sono contro l’occidente come lo intendo io, per semplicità in questi giorni mi sembra di stare nel maccartismo, l’ho sperimentato in forma privata con alcuni amici – non servirebbero le premesse con gli amici, ma l’acqua è questa, penso di essere l’unico scrittore italiano che ha in un suo romanzo la soluzione “letteraria” dell’omicidio di Anna Stepanovna Politkovskaja, dopo averne studiato, dinamica libri e contesto, e detesto Putin dagli inizi.

 

Cazzo ho fatto una premessa – appena provi ad articolare il pensiero sulla Russia, diventi putiniano, è successo anche a Canfora e Spinelli per citare due esempi, bisogna aderire, stare con l’Ucraina, scrivere le poesie sull’Ucraina, mettere cuori e bandiere. Io sono sciasciano, come sono tolstojano e salgariano e molte altre cose, e mi viene difficile aderire pure ai club, come all’imperialismo – sia della Nato che della Russia – figuriamoci poi a una nazione, per quanto aggredita, di cui non mi convince il premier, non mi convince il governo, e non mi convincono un mucchio di altre cose. L’invasione russa è sbagliata e non deve morire nessuno, fine delle premesse che sono costretto a fare in questo clima maccartista.

 

MARCO CIRIELLO

Poi ci sono le persone, e tra le persone gli atleti con il loro sport, e ogni giorno il governo di quello sport butta fuori la Russia. Ha cominciato la Fifa, che come la Banca Mondiale è nella parte alta delle cose che detesto, con una semplicità tipica di questi anni: ha cancellato la nazionale di calcio russa, poi l’UEFA con i club, e man mano le varie federazioni sportive agiscono di conseguenza su indicazione del CIO, infliggendo ad atleti che magari non sono putiniani o sono liberi di esserlo – almeno nel mio mondo dove l’esempio è Alex Langer e non Biden o Zelens’kyj – una punizione enorme che li isola, e con loro isola anche chi non sposa la politica del governo russo, alimentando l’odio, l’immobilismo e le divisioni.

medvedev

 

Lo Sport dovrebbe rimanere uno spazio “altro” dove si continua a provare il dialogo, dove il verbo è giocare, anche in luogo del più acceso lottare. Dove gli atleti sono come gli ambasciatori e le squadre e/o federazioni sportive sono ambasciate.

 

E che il paese che è andato a giocare e vincere una Davis in Cile non trovi voci a levarsi in difesa del mondo dello sport russo: è vigliacco prima che stupido. In questo momento in cima alla classifica ATP c’è un tennista russo, Daniil Sergeevic Medvedev, al quale nessuno si deve sognare di chiedere niente, è libero di giocare a tennis, di essere putiniano o anti putiniano, questo è l’Occidente, altrimenti non ha senso più giocare e nemmeno discutere.

 

Ultimi Dagoreport

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…