TE FAMO NERO! - IL MUSICISTA DAVID BYRNE SI È SCUSATO SU TWITTER PER UNO SKETCH DEL 1984 GIUDICATO RAZZISTA PER IL “BLACKFACE”: “NEL VIDEO PROMOZIONALE PER IL FILM CONCERTO DEI TALKING HEADS 'STOP MAKING SENSE' VESTO I PANNI DI VARI PERSONAGGI CHE MI INTERVISTANO E ALCUNI DI ESSI SONO DI COLORE. QUEL VIDEO È FRUTTO DI UN ERRORE DI VALUTAZIONE E DI UNA GRAVE MANCANZA DI COMPRENSIONE…” - VIDEO
Recently a journalist pointed out something I did in a promo video skit in 1984 for the Talking Heads concert film Stop Making Sense. In the piece I appear as a number of different characters interviewing myself, and some of the characters portrayed are people of color.
— DavidByrne.com (@DBtodomundo) September 1, 2020
Il musicista David Byrne si è scusato sul proprio profilo Twitter per uno sketch del 1984 giudicato razzista, in cui lo stesso Byrne impersonificava alcuni uomini di colore, dipingendosi la faccia di nero.
«Nel video promozionale nel 1984 per il film concerto dei Talking Heads Stop Making Sense -spiega Byrne su Twitter- vesto i panni di vari personaggi che mi intervistano, e alcuni di essi sono di colore. Mi riguardo mentre interpreto quei personaggi, tra cui alcuni con il volto nero e marrone, e capisco che quel video è frutto di un errore di valutazione e di una grave mancanza di comprensione». L' artista è stato accusato di razzismo, in particolare di «Blackface».
Si tratta di uno stile di makeup che consiste nel truccarsi il volto e la pelle per assumere le sembianze di una persona di colore. Le maggiori critiche sono arrivate dagli esponenti del Black Lives Matter, movimento antirazzista cresciuto dopo la morte di George Floyd, afroamericano ucciso da un agente di polizia.
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