alberto genovese

DENTRO LE FESTE DI GENOVESE - LE REGOLE STANDARD: NO UOMINI AFFASCINANTI, ZERO INUTILI COPPIE, CALCIATORI PLAYBOY ALLA LARGA. AVANTI GIOVANI DONNE SINGLE, PRESE DAI BOOK DELLE AGENZIE DI MODELLE. L'UNICO PROTAGONISTA DOVEVA ESSERE LUI, CHE A UN CERTO PUNTO LASCIAVA LA FESTA CON LA FIDANZATA, LA RAGAZZA DI TURNO O TUTTE E DUE. E A QUEL PUNTO INIZIAVA UN VIAGGIO DI ''CHEM SEX'' CHE NEL CASO DELLA POVERA 18ENNE È DIVENTATO UNA TORTURA CON SEVIZIE LUNGA 24 ORE

Massimo De Angelis per ''Libero Quotidiano''

 

genovese 4

Si sono scritti fiumi d'inchiostro sui festeggiamenti, un po' sopra le righe, nella ormai nefasta Terrazza Sentimento con piscina vista guglie del Duomo. Numerosi i party, diurni e notturni, nella lussuosa dimora milanese in un crescendo di partecipanti, sound musicale, disperazione dei vicini e attenzione mediatica, fino a giungere al fatto di cronaca nera avvenuto lo scorso 10 ottobre. Ma in realtà le celebrazioni border line di Alberto Genovese non erano sempre uguali, a volte più intime per una ventina di persone a lui note e ogni tanto allargate per un centinaio abbondante di adepti non tutti ben conosciuti dal padrone di casa.

 

ALBERTO GENOVESE

I ritrovi per pochi, e scelti, individui iniziavano di pomeriggio con musica, barbecue, tuffi nell'acqua climatizzata e discinte fanciulle a bagno maria (se il tempo lo permetteva) ma difficilmente duravano fino all'alba, poiché Genovese ad un certo punto della serata abbandona i commensali per dirigersi nel suo appartamento "blindato" al piano inferiore con la fidanzata, la ragazza di turno o tutte e due insieme. E il resto della ciurma scioglieva le righe, terminando la serata in un locale della città, magari in attesa dell'arrivo last minute dell'ex re delle start up, buon frequentatore dei club meneghini con sonorità elettroniche.

 

ALBERTO GENOVESE

Ma la curiosità è che quando venivano organizzate le feste serie notturne nell'attico di piazza Santa Maria Beltrade le modalità di ingresso replicavano quelle delle più famose discoteche, ovvero l'entrata con liste. Gli ospiti infatti venivano scelti per lo più dai pierre sodali di Genovese, ognuno dei quali lasciava al buttafuori un proprio elenco di invitati, ovviamente con l'obbligo di privilegiare modelle, signorine immagine e vivaci cubiste. Diciamo che l'età media delle ragazze era decisamente giovane, mentre gli uomini, quasi sempre in minoranza, viaggiavano sulla trentina.

genovese

 

SELEZIONE RIGOROSA

Le regole standard dicevamo: no uomini affascinanti, zero inutili coppie, calciatori playboy alla larga e belle donne senza compagni appiccicosi attorno.

 

Tutti questi party avevano però una caratteristica comune, cioè che l'unico protagonista risultasse Alberto Genovese, con gli altri a fare da simpatica scenografia. Per questo risulta difficile pensare alla presenza in Terrazza di un imprenditore di livello, di una star della finanza, di un vip dello spettacolo, poiché a loro non piace fare da comparsa e a Genovese non interessa avere pari grado in circolazione.

 

La sua generosità in casse di champagne, bottiglie di pregiato alcool o piatti con sostanze rientrava nel progetto mentale di avere intorno a sé una corte di adulatori, nani e ballerine, yes man pronti sempre e comunque a riconoscere il capo banda. Lasciava a disposizione del pubblico adorante l'ultimo livello dell'abitazione, quello della baraonda, dei deejay in consolle, del catering stellato, delle urla effimere, mentre teneva nascosta la sua alcova al piano di sotto, nella quale poteva accedere solo il re con la preda di turno.

 

IL PADRONE DI CASA

E a quel punto salta fuori il peggior istinto famelico e distruttivo di Genovese, grazie all'uso esagerato di varie tipologie di droghe, più o meno sintetiche, ma di sicuro assai pericolose. Il padrone di casa normalmente arrivava in Terrazza verso le 22.30, cominciando a girare in mezzo alla gente, osservava ancora lucido i volti delle allegre donzelle, scrutava i fisici e dopo un drink, due chiacchiere e forse un accenno di danza sceglie nel gruppo il trofeo per le successive, agitate, ore.

alberto genovese

 

Così da raggiungere il vero scopo dei suoi party, nuove conquiste femminili in un bulimico susseguirsi. Mentre nel salone la rumba continuava, la moltitudine vociante ballava e beveva, il Dottor Jekyll e Mister Hyde delle start up si rintanava nella sua stanza per cominciare il rito di iniziazione, dalle conseguenze imprevedibili. Sopra il popolino gozzovigliava ignaro, sotto veniva portato ormai a compimento il rituale appuntamento con il sesso estremo.

 

Dal mese di settembre Alberto Genovese, e i fidi scudieri, avevano deciso di impedire la circolazione di cellulari durante le feste, per togliersi magari da qualche impiccio sgradito. I telefonini dovevano essere abbandonati in una grande cesta all'ingresso, per poi recuperarli prima di uscire, come si usava la scorsa estate nelle ville ibizenche, in modo da evitare che tramite la localizzazione degli smartphone potessero infilarsi persone non gradite ai clandestini party.

alberto genovese

 

Una tendenza partita dall'isola regina delle Baleari e riproposta poco dopo nel centro storico del capoluogo lombardo, un po' per fare i fenomeni e un po' per immaginabili esigenze di privacy. Sarebbe bello spiegare al resto d'Italia che questa di Genovese non è la Milano bene, o meglio da bere, bensì un triste spaccato di chi ha deciso, dopo aver raggiunto la ricchezza, di comprarsi tutto e tutti, dagli amici alla riverenza dei leccapiedi, dalla compagnia alle più o meno ingenue diciottenni...

AUDIO DELLA RAGAZZA VIOLENTATA DA ALBERTO GENOVESE INVIATO A DANIELE LEALIAUDIO DELLA RAGAZZA VIOLENTATA DA ALBERTO GENOVESE INVIATO A DANIELE LEALI

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…