denis bergamini isabella interno

“DENIS ERA STALKERIZZATO DA ISABELLA INTERNÒ” – LA FIDANZATA SEGRETA DI BERGAMINI, ROBERTA, ACCUSA L’EX DEL CALCIATORE DEL COSENZA, MORTO 32 ANNI FA: “LA LORO STORIA FINÌ PER SFINIMENTO, LEI ERA GELOSISSIMA E NON LO LASCIAVA VIVERE. DUE GIORNI PRIMA DELLA SCOMPARSA PARLAMMO AL TELEFONO. MI CONFESSÒ CHE C’ERA QUALCUNO CHE GLI VOLEVA MALE. CHI CHIESI PERCHÉ E LUI MI RISPOSE…” – DOPO LA RIAPERTURA DELLE INDAGINI, LA INTERNÒ È SUL BANCO DEGLI IMPUTATI, ACCUSATA DI CONCORSO IN OMICIDIO…

Carlo Macrì per il “Corriere della Sera”

 

bergamini

Un'altra donna aveva preso il posto di Isabella Internò nella vita di Denis Bergamini quando l'ex calciatore fu trovato morto la sera del 18 novembre 1989 sulla ex statale 106. È per questa donna, conosciuta nel 1983, quando lei aveva 17 anni, che Denis avrebbe lasciato la Internò, oggi sul banco degli imputati per difendersi dall'accusa di concorso nell'omicidio del calciatore.

 

BERGAMINI

Un delitto per «punirlo» ipotizza la Procura di Castrovillari che esclude l'ipotesi del suicidio. Denis si era innamorato di quella donna, al punto di chiederle di sposarlo. Il giocatore, però, aveva paura di farsi vedere in sua compagnia a Cosenza quelle poche volte che lei riusciva a raggiungerlo.

 

«Ti presenterò come un'amica, perché dobbiamo mantenere il nostro segreto» le diceva. I particolari di quella love story nata quando Bergamini giocava nel Russi, paesino in provincia di Ravenna, sono stati raccontati ieri, per la prima volta, dalla stessa protagonista Roberta Alleati, oggi infermiera del 118 a Canazei, davanti ai giudici della Corte d'Assise di Cosenza.

 

DENIS BERGAMINI ISABELLA INTERNO

«Mi diceva che mi amava moltissimo, come non aveva mai amato nessuna, che ero la donna della sua vita. E quando mi chiese di sposarlo, una sera a cena a Cervia, era fine agosto del 1989, mi lasciò di stucco, anche perché mi aveva annunciato di volere un figlio, il più grande sogno della sua vita».

 

Quel che Roberta ha raccontato ieri è quanto lei stessa scrisse in una lettera inviata qualche giorno dopo la morte di Denis alla sua famiglia. Un passaggio di quella missiva potrebbe essere la chiave per capire chi e perché ha ucciso il calciatore del Cosenza. I due parlano al telefono l'ultima volta il 16 novembre 1989, due giorni prima della morte.

 

ISABELLA INTERNO

«Lo sentii strano e mi disse che non c'era nulla di particolare. Dopo qualche insistenza, mi confessò che c'era qualcuno che gli voleva male». «"La ragione?" chiesi. "L'unico torto che posso aver fatto è quando ho lasciato Isabella. Ricordati che siamo in Meridione e sai come sono! Per qualcuno forse è stato un affronto, lasciarla dopo tre anni" disse. La telefonata si concluse con un "Ti amo tanto"».

 

«Denis era stalkerizzato da Isabella» ha detto Roberta, davanti ai giudici. «La loro storia finì per sfinimento, perché lei era gelosissima e non lo lasciava vivere».

ex fidanzata bergamini e attuale maritobergaminibergamini gialloBERGAMINIBERGAMINI 3

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…