rave party a mezzano

LO STATO ARRIVA A BUOI SCAPPATI - DOPO UN MORTO, QUATTRO PERSONE IN COMA ETILICO E DECINE DI INTERVENTI DELLE AMBULANZE, FINALMENTE ARRIVA L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE NELL'AREA DEL RAVE DI MEZZANO, NEL VITERBESE - NELLA NOTTE MOLTI PARTECIPANTI SE NE SONO ANDATI - DIECIMILA STRONZI CHE HANNO OCCUPATO UN TERRENO PRIVATO PER FARNE CARNE DI PORCO - IL PROPRIETARIO DEL CAMPO: “HANNO ROTTO UN CANCELLO PER ENTRARE, RUBATO IL GASOLIO, PEZZI DI TRATTORE, I CANI DI CHI STA PARTECIPANDO AL RAVE PARTY HANNO UCCISO LE MIE PECORE. VENDONO EROINA E COCAINA E..."

RAVE: INTERVENTO FORZE DELL'ORDINE IN AREA RADUNO

RAVE PARTY A MEZZANO

(ANSA) - Intervento delle forze dell'ordine nell'area del rave di Mezzano, nel Viterbese. Secondo quanto si è appreso, nella notte si è registrato un forte deflusso di partecipanti. Gli agenti si stanno avvicinando nell'area del terreno per monitorare la situazione e stabilire quante sono le persone ancora presenti all'interno.

 

CINQUE GIORNI OSTAGGI DEL RAVE PARTY "HANNO ANCHE UCCISO LE MIE PECORE"

Flavia Amabile per “la Stampa”

 

rave party al lago di mezzano 9

La musica pompa a tutto volume. Alle dieci del mattino, le quattro del pomeriggio, le tre di notte. Non si ferma mai. Intorno alle casse a migliaia ballano, si abbracciano, bevono, fumano, tirano, riempiono siringhe. E' il grande rave-party di Ferragosto, l'appuntamento condiviso su migliaia di profili e canali in tutt' Europa che da cinque giorni tiene in ostaggio Valentano, comune di circa tremila abitanti in provincia di Viterbo. Lo Stato, infatti, ha scelto di non intervenire, di lasciare che diecimila persone di varie nazionalità occupassero un terreno privato, un'azienda agricola al centro di un'area protetta dove vivono cormorani fagiani e caprioli, e ne facessero quello che volevano.

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Un morto per annegamento, quattro persone in coma etilico ricoverate in ospedale, decine di interventi delle ambulanze che percorrono di continuo la strada che porta al rave-party mentre ancora si continua a ballare e in tanti si chiedono come sia possibile. «E' accaduto tutto in una notte, li abbiamo trovati con i miei operai al mattino. Abbiamo denunciato ma non è accaduto nulla», racconta Piero Camilli, proprietario del terreno che la mattina della vigilia di Ferragosto ha trovato diverse installazioni sonore con casse potenti e tende, furgoni, auto e persone a girare liberamente nella sua proprietà .

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Come siano arrivati e come abbiano scelto il suo terreno nessuno è in grado di dirlo. I rave-party funzionano attraverso canali lontani dall'ufficialità. «Sono stato invitato», dice un ragazzo toscano che ieri stava andando a piedi dal grande spiazzo adibito a discoteca permanente al lago di Mezzano, lo specchio d'acqua posto al centro della riserva, una delle attrattive di quest' area. «Chi mi ha invitato? Amici».

 

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«Sono arrivato con il passaparola», risponde un altro. «Ci sono delle app, c'è Telegram, c'è Signal, ognuno ha il suo modo di essere informato», risponde Filippo, barba, capelli ricci, occhiali scuri e marcato accento romano. Oppure c'è Wickr me, ma va bene qualunque tipo di canale in grado di offrire sicurezza e anonimato a chi lo usa. La notizia del rave ha iniziato a circolare e si è sparsa rapidamente.

 

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«Promettevano un luogo unico, immerso nella natura, con possibilità di fare il bagno. Ci è sembrata un'occasione per una bella vacanza e per conoscere altre persone», racconta Andrea, arrivata dalla Francia con il fidanzato. Non sapeva che avrebbe violato una proprietà privata. «L'abbiamo capito in questi giorni ma ormai eravamo qui, non volevamo fare di nuovo tutti i chilometri per tornare indietro, abbiamo preferito restare». Più diretto Filippo: «Proprietà privata? Ma era inutilizzata! E poi si è creata una mini cittadina autogestita. Non abbiamo fatto male a nessuno».

 

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Inutilizzata non è il termine che userebbe Piero Camilli per definire il suo terreno, un'azienda che ha creato 40 anni fa e dove ha duemila pecore e 500 bovini, produce latte e carni cercando di essere attento alla qualità del suo prodotto, al rispetto della natura. «Hanno rotto un cancello per entrare, rubato il gasolio, pezzi di trattore, i cani di chi sta partecipando al rave party hanno ucciso le mie pecore. Vendono eroina e cocaina sul mio terreno e lo Stato ha deciso di trattare? Perdonatemi ma mi vergogno di essere italiano». E' proprio la strategia decisa dalle forze di sicurezza a suscitare forti dubbi nella zona. Gli abitanti di Valentano da giorni denunciano di essere invasi da persone che entrano nei negozi e prendono merci senza pagare, sporcano.

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E non capiscono perché non si prendano provvedimenti. Ieri mattina il sindaco Stefano Bigiotti, giovane, eletto a capo di una lista civica di professionisti e persone della società civile, non sapeva più che fare. «Dov' è la ministra? Siamo costretti a essere spettatori di diecimila persone che fanno scempio del nostro territorio. Mi chiedo a questo punto se il nostro Paese sia in Italia».

 

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Nel pomeriggio, dopo la telefonata della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, il sindaco ha ammorbidito i toni «Mi ha rassicurato sul fatto che il rave è una priorità del Viminale. Una dimostrazione di attenzione che mi spinge a essere fiducioso nell'azione del governo». La strategia adottata dalla Prefettura è di non voler arrivare a uno scontro. Si tiene sotto controllo la zona dove non è possibile accedere né uscire senza essere identificati e vanno avanti i contatti con i gruppi organizzatori del rave per convincerli a andare via.

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Nelle ultime ore diversi partecipanti stanno caricando le auto e i furgoni e stanno partendo ma rimangono ancora diverse migliaia nella grande radura dove le casse continuano a pompare musica. E la questione è ormai un caso politico con attacchi che arrivano sia dalla maggioranza che dall'opposizione. Per l'assessore regionale alla Salute del Lazio Alessio D'Amato la situazione è «fuori controllo».

 

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«Nessuna trattativa è possibile. Va ripristinato il corretto ordine pubblico, identificate le persone e individuate le responsabilità di un simile assembramento». Per il leader della Lega, Matteo Salvini, «è uno schiaffo al buonsenso e agli italiani che rispettano le regole, eppure il Viminale è immobile. La Lega presenterà una interrogazione». Attacca anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: «Nessuno è ancora intervenuto a sgomberare il campo. Lamorgese, ma dove sei?». -

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