ODO GELLI FAR FESTA - FINISCE IN PRESCRIZIONE L’ACCUSA DI L’EVASIONE FISCALE PER 17 MILIONI DI EURO E IL MAESTRO VENERABILE DELLA P2 OTTIENE LA RESTITUZIONE DI VILLA WANDA - ANCHE SE GELLI NON S’E’ MAI MOSSO DALLA VILLA
Davide Vecchi per il “Fatto quotidiano”
Un’evasione fiscale da 17 milioni di euro finita in prescrizione e così il maestro Venerabile della P2 torna nella piena proprietà della sua villa Wanda. Non che Licio Gelli l’abbia mai lasciata: l’oggi 95enne ha sempre vissuto nella casa di oltre trenta stanze su tre piani, immersa in un parco di tre ettari e situata in una delle zone più esclusive dell’aretino, la collina di Santa Maria delle Grazie.
Ieri il giudice del tribunale di Arezzo, Gianni Fruganti , ha accolto la richiesta di prescrizione dei reati fiscali e stabilito il dissequestro del prestigioso immobile. Il processo era a carico dell’ex venerabile della loggia P2, dei figli Raffaello e Maurizio, della compagna Gabriella Vasile e del nipote Alessandro tutti accusati di frode fiscale.
Il 10 ottobre 2013 le Fiamme Gialle si presentarono all’alba a Villa Wanda per porla sotto sequestro, in base a quanto disposto dal procuratore della Repubblica Roberto Rossi, per evitare che la villa venisse sottratta a un’eventuale esecuzione da parte dello Stato che rivendicava il pagamento del debito fiscale. Secondo l’accusa, la famiglia aveva architettato prima ipoteche e poi una vendita fasulla per evitarlo.
La vicenda risaliva al 1998 - lo stesso anno in cui furono trovati 160 chili in lingotti d’oro nascosti nel parco della villa - quando l’Agenzia delle Entrate aretina entrò in possesso di un testamento olografo di Licio Gelli che portò a una serie di accertamenti fiscali culminati con il sequestro.
VILLA WANDA DI LICIO GELLI
UN GIOVANE LICIO GELLI
Quando i militari della Guardia di Finanza suonarono al campanello per notificargli il sequestro preventivo, Licio Gelli si stava preparando per andare a una visita medica e apparve seccato dall'inconveniente: “È una cosa vecchia, risolverò tutto”, disse. I suoi legali presentarono il ricorso al tribunale del riesame per ottenere il dissequestro della villa, ma al diniego dei giudici i legali di Gelli prospettarono anche l’ipotesi di una trattativa con Equitalia per sanare la situazione debitoria così da ottenere il dissequestro. Che ora invece arriva con la prescrizione dei reati.
Villa Wanda è stata uno dei simboli della prima Repubblica. Il 17 marzo 1981 al suo interno vennero trovate le liste degli affiliati alla loggia massonica P2. Quando Gelli fu messo agli arresti domiciliari, scelse di scontare la propria pena in questa villa.
Nel gennaio del 2006, allo scopo di recuperare 1,5 milioni di euro di le spese processuali relative al processo relativo al crac del Banco Ambrosiano lo Stato mise la villa all’asta. La casa, già pignorata nel corso del procedimento, dopo varie aste andate deserte, venne riacquistata dallo stesso Gelli. A cui ora lo Stato la restituisce definitivamente. Grazie alla prescrizione.