tasse

FISCO INFERNO! SE PENSATE CHE IL PROBLEMA SIANO I CENONI E GLI SPOSTAMENTI PER NATALE, NON AVETE CAPITO NULLA: DOPO LE FESTE IN ARRIVO UNA PESANTISSIMA "BOTTA" DALL’ERARIO - ECCO IL NUOVO CALENDARIO PREVISTO PER I CONTRIBUENTI ITALIANI DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE - E PER TUTTI I CONTRIBUENTI CHE AVEVANO CONCORDATO DEI PIANI DI RATEIZZAZIONE DEL DEBITO…

Federico Garau per ilgiornale.it

 

agenzia delle entrate

Arriva il 2021 e riparte, come disposto anche all'interno del decreto Ristori quater (decreto legge 157/2020) l'attività di notifica delle cartelle esattoriali.

 

 

Nello specifico, per quanto riguarda cartelle di pagamento ed avvisi di accertamento e di addebito con scadenza compresa tra l'8 marzo ed il 31 dicembre 2020 resta invariata la data già prevista del prossimo 31 gennaio. Più in avanti, invece (1 marzo 2021), viene spostato il limite di pagamento delle rate relative alle definizioni agevolate ancora in essere.

 

AGENZIA ENTRATE

Ciò che viene introdotto dal Dl Ristori quater si integra con quanto già disposto in materia fiscale e di riscossione che resta ancora in vigore negli altri provvedimenti promulgati durante le fasi acute della pandemia, ovvero il Cura Italia (dl 18/2020) ed il Rilancio (dl 34/2020), che sono stati aggiornati ed integrati con le disposizioni contenute nel dl Agosto (129/2020).

TASSE

 

Come riportato da "ItaliaOggi", quindi, tutti i debiti dovuti a cartelle di pagamento o avvisi di accertamento e addebito che risultano in scadenza nel periodo compreso tra l'8 marzo (21 febbraio, invece, per quanto riguarda coloro che vivono nelle prime "zone rosse" decretate nel nord Italia dal governo) ed il 31 dicembre dell'anno in corso dovranno essere saldati entro e non oltre il mese successivo al termine ultimo del rinvio, vale a dire il 31 gennaio del 2021. Dal primo giorno dello stesso mese potranno inoltre riprendere anche le notifiche dei vari atti di riscossione (a partire dalle cartelle di pagamento) e tutti gli obblighi derivanti dai pignoramenti su stipendi, salari o indennità di altro genere maturati prima dell'entrata in vigore del dl. Rilancio (19/05/2020).

tasse

 

Col Ristori quater viene invece spostato fino all'1 marzo del prossimo anno il limite per saldare il pagamento delle rate di tre distinte tipologie di definizioni agevolate, ovviamente in scadenza nel 2020. Si tratta nello specifico della definizione agevolata delle risorse Ue, della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. Essendo una ulteriore proroga, tuttavia, è bene ricordare che non è contemplata la possibilità dei 5 giorni di tempo solitamente previsti in questi casi (art.3 comma 14-bis del dl 119 – 2018). Un solo giorno di ritardo sarà sufficiente a far decadere tutti i benefici derivati dalle definizioni agevolate.

 

 

Per tutti i contribuenti che avevano concordato dei piani di rateizzazione del debito decaduti prima della sospensione delle riscossioni causa Covid, il Ristori ha concesso tempo fino al 31/12/2021. Nell'arco cronologico individuato fino alla fine del prossimo anno, il debitore potrà concordare un nuovo piano di dilazione, senza doversi occupare di saldare le rate già scadute. Chi presenterà domanda entro i termini previsti dal decreto legge avrà inoltre la possibilità di veder eventualmente decadere i benefici concordati a seguito del mancato pagamento di 10 rate pure se non consecutive, anziché le tradizionali 5 già previste.

 

tasse

Per i piani di dilazione presentati entro il 31/12/2021 è previsto inoltre l'innalzamento della soglia per ottenere la rateizzazione senza l'obbligo di documentare l'impossibilità di saldare il debito in un'unica soluzione: dai 60mila si sale infatti fino ai 100mila euro.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…