yannick agnel

AGNEL FAMELICO – LA FRANCIA È SCOSSA DALL’ARRESTO DELL’OLIMPIONICO YANNICK AGNEL, ACCUSATO DI AVER VIOLENTATO LA FIGLIA 13ENNE DEL SUO EX ALLENATORE NEL 2016 – A DENUNCIARLO SAREBBE STATA PROPRIO LA RAGAZZA, APPENA DIVENTATA MAGGIORENNE – CONSIDERATO IL MIGLIOR NUOTATORE CHE IL PAESE ABBIA MANDATO ALLE OLIMPIADI, CON DUE ORI OLIMPICI, TRE MONDIALI E TRE EUROPEI, SI ERA RITIRATO NEL 2016 DOPO ESSERE CACCIATO SENZA SPIEGAZIONI NOTE DAL CLUB DOVE ALLENAVA GIOVANI ATLETI, TRA CUI LA VITTIMA…

yannick agnel 1

Irene Soave per il “Corriere della Sera”

 

Franceinfo, la radio dov'era opinionista, ha sospeso il suo contratto «finché ci sarà chiarezza». La Federazione nazionale di nuoto pesa le parole in una nota: «Non abbiamo competenze per pronunciarci». Sui social del «Mon Club d'e-Sports», il club di e-sport che lui stesso ha fondato, tre anni fa, non c'è per lui una riga di sostegno né di biasimo. 

 

La Francia è incredula di fronte all'arresto di Yannick Agnel: il miglior nuotatore che il Paese abbia mandato alle Olimpiadi, due ori olimpici, tre mondiali e tre europei, è ora accusato di avere violentato la figlia del suo ex allenatore, Lionel Horter, quando lei aveva appena tredici anni. Alto due metri, 50 di piede, soprannominato «lo Squalo» per la sua ferocia in vasca, il campione è stato arrestato giovedì, a Parigi. 

yannick agnel 2

 

La denuncia è stata depositata quest' estate, ha fatto sapere la procuratrice Edwige Roux-Morizot, e nelle scorse settimane sono stati sentiti diversi compagni di squadra e giovani nuotatori che Agnel allenava. Nelle prime ore dopo l'arresto, la notizia che circolava era che la presunta vittima di Agnel fosse un ragazzino: il capo di imputazione è «violenza sessuale su un minore». La notizia che a denunciarlo sia stata invece una ragazza, oggi appena maggiorenne, è stata rivelata ieri dal quotidiano sportivo «L'Equipe». 

 

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I fatti che si contestano ad Agnel risalgono al 2016: proprio in quel periodo Agnel, che oggi ha 29 anni, veniva cacciato senza spiegazioni note dal Mulhouse Olympic Natation, il club di nuoto alsaziano dove allenava giovanissimi campioni, tra cui la sua supposta vittima. Il presidente del club era il suo allenatore, Horter. Il declino di Agnel, iniziato l'anno precedente per una pleurite, era inesorabile, e ad agosto 2016, dopo una delusione alle Olimpiadi di Rio, il campione si sarebbe ritirato dal nuoto per sempre. 

 

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Ma alcune vicende relative a quei mesi restano da chiarire. Il club Mulhouse Olympic Natation, allora presieduto dall'allenatore di Agnel e già sulla strada di campioni come Laure Manaudou (che detestò i suoi mesi a Mulhouse), è stato commissariato nel 2020 per frode fiscale, malversazione e ottenimento illecito di fondi pubblici: sotto accusa c'è la malagestione da parte della famiglia Horter, dinastia storica del nuoto francese, che è stata condannata a erogare a Yannick Agnel lo stipendio del suo ultimo anno da allenatore di giovani, 60mila euro mai saldati. 

 

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Per ora però è la breve parabola agonistica del campione che sembra concludersi nel disdoro: «lo Squalo», che in patria era stato un eroe sportivo anche per essere l'unico rimasto fedele al costume classico, al posto delle tute tech dei suoi avversari, ora è definito sui media solo un «ancien nageur», «ex» (ma anche «vecchio») nuotatore. E il soprannome da predatore ha assunto un'ombra sinistra.

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